Coppia e dubbi
Salve,
io e la mia ragazza stiamo insieme da circa un anno ed è stato tutto magnifico. Incontrati per caso è nato un interesse graduale che nel giro di poco tempo ha fatto crescere i sentimenti ed è nata una storia intensa, appassionata, in cui era forte la voglia di stare insieme e condividere le nostre vite, tanto da farci credere e sentire che, finalmente, avevamo trovato entrambi la nostra metà.
Io ho avuto una visione un po' pessimistica per mia natura, era tutto talmente bello da essere troppo per essere vero e ho iniziato quasi fin da subito a dubitare che sarebbe durata, che mi sarei innamorato finalmente dopo tanto tempo per poi soffrire come è capitato in una vecchia storia importante. Un fuoco di paglia, insomma, tanto a volte da dirglielo per scherzo. Sono stato molto geloso (come a volte è stata gelosa lei, anche se in maniera più leggera) anche se non l'ho mai limitata in niente, ma a volte con frasi fastidiose. Però, qualche litigata più o meno intensa a parte, tutto scorreva bene, mi ha sempre accettato per quello che ero, anche quando ho più volte stupidamente instillato dubbi sulla nostra relazione (a volte me li sono creati per cercare di essere più distaccato e meno coinvolto, quasi a evitare di soffrire). Ma ha sempre sostenuto che mi amava così com'ero, anche nei difetti. In alcune occasioni mi sono reso conto di essermi comportato in maniera cattiva (sempre a parole ovviamente e sempre per gelosia, ma chi non litiga mai?), ma in linea di massima il rapporto è stato sereno, disteso, ci siamo riempiti di attenzioni, a livello sessuale è sempre andato tutto benissimo e ci siamo sempre detti, con sincerità, che eravamo le nostre reciproche metà e non eravamo mai stati così bene, tanto che stavamo pensando già, dopo pochi mesi, a cercare casa, a fantasticare e scherzare sul futuro.
Recentemente e piuttosto all'improvviso l'ho sentita allontanarsi, le cose si erano un po' stabilizzate da qualche tempo come nella norma, ma la vedo più spenta, ha dei pensieri suoi che si ripercuotono sulla nostra storia, che è un problema principalmente suo e non sa come andrà finire e le dispiacerebbe se finisse perché è stata la storia che le ha dato di più, che forse abbiamo bruciato le tappe e ha bisogno di spazio (mai negato). Crede di essere innamorata, ma in maniera diversa.
Non ci siamo lasciati, anche se ci sentiamo di meno e in maniera più fredda, anche se dopo il dialogo non sono mancati baci e carezze. Io vorrei correggere i miei errori, per la parte che mi riguarda, sono convinto che col dialogo e l'impegno si possa superare questa fase e riprendere anche in modo più "tranquillo", facendo un passo indietro e rifiatando, senza metterci fretta o pressioni, perché comunque ci piacciamo, ci attraiamo e stiamo bene insieme. Non snaturandoci, ma smussando gli spigoli per "crescere". Ma non so in che modo farlo. Non so se è normale continuare a "far finta di niente", se dobbiamo prenderci del tempo o altro. Che fare quando qualcuno vacilla?
io e la mia ragazza stiamo insieme da circa un anno ed è stato tutto magnifico. Incontrati per caso è nato un interesse graduale che nel giro di poco tempo ha fatto crescere i sentimenti ed è nata una storia intensa, appassionata, in cui era forte la voglia di stare insieme e condividere le nostre vite, tanto da farci credere e sentire che, finalmente, avevamo trovato entrambi la nostra metà.
Io ho avuto una visione un po' pessimistica per mia natura, era tutto talmente bello da essere troppo per essere vero e ho iniziato quasi fin da subito a dubitare che sarebbe durata, che mi sarei innamorato finalmente dopo tanto tempo per poi soffrire come è capitato in una vecchia storia importante. Un fuoco di paglia, insomma, tanto a volte da dirglielo per scherzo. Sono stato molto geloso (come a volte è stata gelosa lei, anche se in maniera più leggera) anche se non l'ho mai limitata in niente, ma a volte con frasi fastidiose. Però, qualche litigata più o meno intensa a parte, tutto scorreva bene, mi ha sempre accettato per quello che ero, anche quando ho più volte stupidamente instillato dubbi sulla nostra relazione (a volte me li sono creati per cercare di essere più distaccato e meno coinvolto, quasi a evitare di soffrire). Ma ha sempre sostenuto che mi amava così com'ero, anche nei difetti. In alcune occasioni mi sono reso conto di essermi comportato in maniera cattiva (sempre a parole ovviamente e sempre per gelosia, ma chi non litiga mai?), ma in linea di massima il rapporto è stato sereno, disteso, ci siamo riempiti di attenzioni, a livello sessuale è sempre andato tutto benissimo e ci siamo sempre detti, con sincerità, che eravamo le nostre reciproche metà e non eravamo mai stati così bene, tanto che stavamo pensando già, dopo pochi mesi, a cercare casa, a fantasticare e scherzare sul futuro.
Recentemente e piuttosto all'improvviso l'ho sentita allontanarsi, le cose si erano un po' stabilizzate da qualche tempo come nella norma, ma la vedo più spenta, ha dei pensieri suoi che si ripercuotono sulla nostra storia, che è un problema principalmente suo e non sa come andrà finire e le dispiacerebbe se finisse perché è stata la storia che le ha dato di più, che forse abbiamo bruciato le tappe e ha bisogno di spazio (mai negato). Crede di essere innamorata, ma in maniera diversa.
Non ci siamo lasciati, anche se ci sentiamo di meno e in maniera più fredda, anche se dopo il dialogo non sono mancati baci e carezze. Io vorrei correggere i miei errori, per la parte che mi riguarda, sono convinto che col dialogo e l'impegno si possa superare questa fase e riprendere anche in modo più "tranquillo", facendo un passo indietro e rifiatando, senza metterci fretta o pressioni, perché comunque ci piacciamo, ci attraiamo e stiamo bene insieme. Non snaturandoci, ma smussando gli spigoli per "crescere". Ma non so in che modo farlo. Non so se è normale continuare a "far finta di niente", se dobbiamo prenderci del tempo o altro. Che fare quando qualcuno vacilla?
[#1]
La prima parte della sua descrizione sembra un quadro di rapporto di coppia quasi perfetto, persino per la presenza delle piccole "controfiatate" (se è di Firenze capirà cosa intendo) che scherzosamente vi siete tirati, anticipando la fine della vostra storia.
Tuttavia non è chiaro il peso che eventuali suoi/vostri comportamenti possano aver avuto sul cambiamento di clima.
Ma se ora vi trovate in una fase di stallo non sarebbe probabilmente utile insistere e cercare di stringere di più le briglie. Semmai potrebbe servire continuare a vivere il vostro rapporto in modo rilassato, senza ansie, e stare a vedere che succede.
A volte l'amore semplicemente finisce e non c'è molto da fare. Ma non è detto che questo sia il vostro caso e inoltre, come dicevo, non è chiaro se lei o l'altra abbiate avuto delle responsabilità attive nel causare il peggioramento del clima relazionale.
Tuttavia non è chiaro il peso che eventuali suoi/vostri comportamenti possano aver avuto sul cambiamento di clima.
Ma se ora vi trovate in una fase di stallo non sarebbe probabilmente utile insistere e cercare di stringere di più le briglie. Semmai potrebbe servire continuare a vivere il vostro rapporto in modo rilassato, senza ansie, e stare a vedere che succede.
A volte l'amore semplicemente finisce e non c'è molto da fare. Ma non è detto che questo sia il vostro caso e inoltre, come dicevo, non è chiaro se lei o l'altra abbiate avuto delle responsabilità attive nel causare il peggioramento del clima relazionale.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Salve,
in realtà non ho ben capito il termine "controfiatate" e "anticipando la fine della vostra storia".
Sicuramente io sono stato molto più opprimente, a volte anche solo per scherzo, ma ho capito i miei errori e vorrei cambiare, in primis per me stesso, ma certo non posso imporre di essere amato.
Lei ha diversi pensieri che le attanagliano la testa e che non la fanno stare tranquilla e in parte influiscono sul nostro rapporto, in parte a quanto ho capito ha anche dubbi che i sentimenti siano ancora genuini.
Non capisco come dal niente e in così poco possa scoppiare tutto e, se uno comunque sa di star bene con l'altra persona e crede di esserne innamorato, non riesca a credere nella forza della coppia e nella volontà di rinnovamento dell'altra persona per costruire e reimpostare il rapporto in modo più maturo e con i propri tempi.
in realtà non ho ben capito il termine "controfiatate" e "anticipando la fine della vostra storia".
Sicuramente io sono stato molto più opprimente, a volte anche solo per scherzo, ma ho capito i miei errori e vorrei cambiare, in primis per me stesso, ma certo non posso imporre di essere amato.
Lei ha diversi pensieri che le attanagliano la testa e che non la fanno stare tranquilla e in parte influiscono sul nostro rapporto, in parte a quanto ho capito ha anche dubbi che i sentimenti siano ancora genuini.
Non capisco come dal niente e in così poco possa scoppiare tutto e, se uno comunque sa di star bene con l'altra persona e crede di esserne innamorato, non riesca a credere nella forza della coppia e nella volontà di rinnovamento dell'altra persona per costruire e reimpostare il rapporto in modo più maturo e con i propri tempi.
[#3]
Controfiatata, altrimenti detta "controgufata". Anticipazione disillusa e a mo' di scherno che, tanto, le cose andranno male (in realtà volendo che vadano bene). Questo si capiva dalla tua descrizione e, come dicevo, se si trattasse di questo sarebbe un atteggiamento salutare, SE adottato nel modo giusto. Serve a tenere basse le aspettative e a lenire l'ansia.
Ancora però non è chiaro in che modo, secondo te, specificamente, saresti stato così opprimente tanto da far demotivare la ragazza. E in che modo eventualmente lo possa essere stata anche lei.
Ancora però non è chiaro in che modo, secondo te, specificamente, saresti stato così opprimente tanto da far demotivare la ragazza. E in che modo eventualmente lo possa essere stata anche lei.
[#4]
Gentilissimo,
lei non si spiega come mai la sua ragazza sia cambiata più o meno all'improvviso, e vorrebbe fare qualcosa per recuperare. Ma non sa in che modo farlo.
Il cambiamento di lei potrebbe essere dovuto a tanti fattori: probabilmente nel tempo ha accumulato le sue gelosie e le sue provocazioni, anche se fatte in modo bonario e dettate dalla paura di essere lasciato da quella che sembrava la donna della sua vita.
Forse non sembrava aver accusato il colpo, ma un accumulo c'è stato, portandola ad esplodere tutto insieme.
Ma la ragione potrebbe anche risiedere in un cambiamento della sua ragazza, in cui lei non c'entra: forse sono mutati i suoi sentimenti, le sue aspettative, la sua vita.
Chi può saperlo? Ora come ora, si possono fare solo ipotesi.
Come ci si muove in questi casi?
Intanto, fa bene a non volerle mettere pressioni e viversi le cose con una maggiore tranquillità, perché è realmente l'unica cosa sensata da poter fare. Lasciarle tempo per riflettere e per osservare l'andamento delle cose, dimostrandole di aver fatto un passo indietro per far prendere una boccata d'aria fresca alla vostra storia.
Non basta "credere nella forza della coppia e nella volontà di rinnovamento dell'altra persona" per far andare avanti una storia e/o darle una nuova vita: ci sono molti fattori in gioco, anche intimi e personali, dai quali non si può prescindere.
Inoltre, potrebbe prendersi del tempo per chiarire a se stesso in che modo, secondo lei, ha potuto contribuire al cambiamento di questa storia. Quali sono stati, nello specifico, gli "errori" che crede di aver fatto?
lei non si spiega come mai la sua ragazza sia cambiata più o meno all'improvviso, e vorrebbe fare qualcosa per recuperare. Ma non sa in che modo farlo.
Il cambiamento di lei potrebbe essere dovuto a tanti fattori: probabilmente nel tempo ha accumulato le sue gelosie e le sue provocazioni, anche se fatte in modo bonario e dettate dalla paura di essere lasciato da quella che sembrava la donna della sua vita.
Forse non sembrava aver accusato il colpo, ma un accumulo c'è stato, portandola ad esplodere tutto insieme.
Ma la ragione potrebbe anche risiedere in un cambiamento della sua ragazza, in cui lei non c'entra: forse sono mutati i suoi sentimenti, le sue aspettative, la sua vita.
Chi può saperlo? Ora come ora, si possono fare solo ipotesi.
Come ci si muove in questi casi?
Intanto, fa bene a non volerle mettere pressioni e viversi le cose con una maggiore tranquillità, perché è realmente l'unica cosa sensata da poter fare. Lasciarle tempo per riflettere e per osservare l'andamento delle cose, dimostrandole di aver fatto un passo indietro per far prendere una boccata d'aria fresca alla vostra storia.
Non basta "credere nella forza della coppia e nella volontà di rinnovamento dell'altra persona" per far andare avanti una storia e/o darle una nuova vita: ci sono molti fattori in gioco, anche intimi e personali, dai quali non si può prescindere.
Inoltre, potrebbe prendersi del tempo per chiarire a se stesso in che modo, secondo lei, ha potuto contribuire al cambiamento di questa storia. Quali sono stati, nello specifico, gli "errori" che crede di aver fatto?
Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com
[#5]
Utente
Per lei probabilmente abbiamo bruciato le tappe (ma è stata lei a bruciarle quasi sempre) e ci siamo dedicati troppo a noi tralasciando i propri interessi e trascurando un po' le nostre amicizie, con meno momenti in cui stare ognuno con le rispettive compagnie.
Forse lo stare troppo insieme ha portato anche a qualche momento di noia (che ho provato anch'io) e io sicuramente ho analizzato e riportato, infastidendola, i piccoli cambiamenti nel rapporto, come un'attenzione in meno, scherzando anche con qualche frecciata se il nostro rapporto si stesse spegnendo, forse così tanto da farcela riflettere sul serio.
In realtà, però, anche se non come all'inizio, non sono mai mancate attenzioni, coccole, fisicità (forse qualcosa meno per motivi "logistici", ma niente di allarmante), sorrisi e sguardi gioiosi.
Tutto sembra cominciato da quando sembrava che finalmente avessimo trovato un appartamento per noi, da lì i dubbi, più che altro di lei (io li avevo prima, mi sembrava presto, ma alla fine ero convinto a buttarmi in questa avventura, visto che alla fin fine è giusto cogliere il momento), lo smettere di parlarne. Inizialmente abbiamo tacitamente sorvolato la cosa e tutto sembrava piuttosto normale, forse da lì ho iniziato a metterle più pressione sul come mani questo dietro front, se fosse dipeso da un calo dei sentimenti, se fossimo veramente compatibili e la mia tensione per questi dubbi (che lei prima non aveva mai ravvisato, anzi, era lei ad essere certa e sognante circa il nostro futuro insieme e ancor prima di me ad essere sicura di che fossimo fatti l'uno per l'altra) sicuramente è sfociata in episodi di gelosia o di rabbia (ripeto, ovviamente solo a parole), di frecciate per cercare di tirar fuori quello che lei pensava sul serio, non so se al punto tale da instillarle dubbi che, magari, erano solo transitori.
Prima ci scherzavo abbastanza sulla "gelosia", cioè, era quasi un "gioco" e lo sapevamo, ma tutto d'un tratto pare che il gioco sia bello quando dura poco.
In più sostiene di aver paura di ripetere l'errore che ha avuto anche in altre storie, di concedersi anima e corpo sacrificandosi, in qualche modo, anche quando non le è richiesto, per poi pian piano spegnersi... e la vedo sincera quando dice che non vorrebbe che accadesse questo a questa storia che è la più bella che abbia mai avuto.
Detto questo, ha anche avuto, purtroppo, un paio di recenti episodi di salute in famiglia gravi, ma risolti, che l'hanno sicuramente destabilizzata (tra l'altro mentre cercavamo casa). Mi dice anche che non sa quanto questi pensieri influiscano sul rapporto di conseguenza e quanto sia il rapporto stesso il problema.
Da quando si sente "soffocare" abbiamo fatto soltanto una volta l'amore, senza problemi, e poi dopo l'ultima litigata in cui ho sentito veramente un cambiamento da parte sua (e un'esagerazione da parte mia) non più, la parte fisica sembra essersi un po' "spenta" e non so neanche quanto sia il caso di cercare un contatto più intimo.
La cosa "buffa" è che in tutto questo mi dice che con me sta bene, che le piaccio e che la attraggo. Ma ormai è anche passato qualche giorno dall'ultimo "ti amo" e l'ultimo mi è sembrato fosse quasi forzato da parte sua, seppur partito da lei (e seppur quando era già in confusione).
Dalla chiacchierata che abbiamo avuto ci siamo visti un paio di volte con evidente, secondo me, imbarazzo, visto che io le ho confermato i miei sentimenti e lei crede, ma non è certa di provarli come prima. Mi sembra quasi che sia un po' forzata e ho paura che mi veda come un "cucciolo impaurito", quando in realtà io le voglio solo dimostrare che mi sto impegnando a correggere le mie stupidità (che tali erano) perché veramente non avevano senso, ma non per questo cambiare la mia personalità o essere il "cagnolino" che le dà sempre ragione, non è da me. Non so, quindi, come lei analizzi la cosa, se pensa che la stia "assecondando" pur di rimanere insieme o se capisce che veramente sono cambiato.
D'altronde non saprei neanche quanto "forzare" la mano rinnovandole un "ti amo" o qualcosa del genere per il timore di farle capire che lei non contraccambia, ma non vorrei neanche trascurarla.
Da parte sua vedo un comportamento strano, da un lato mi cerca come "prima" ma molto meno, altalenando messaggi più "carini" (ma molto meno di prima) ad altri più freddi.
Forse lo stare troppo insieme ha portato anche a qualche momento di noia (che ho provato anch'io) e io sicuramente ho analizzato e riportato, infastidendola, i piccoli cambiamenti nel rapporto, come un'attenzione in meno, scherzando anche con qualche frecciata se il nostro rapporto si stesse spegnendo, forse così tanto da farcela riflettere sul serio.
In realtà, però, anche se non come all'inizio, non sono mai mancate attenzioni, coccole, fisicità (forse qualcosa meno per motivi "logistici", ma niente di allarmante), sorrisi e sguardi gioiosi.
Tutto sembra cominciato da quando sembrava che finalmente avessimo trovato un appartamento per noi, da lì i dubbi, più che altro di lei (io li avevo prima, mi sembrava presto, ma alla fine ero convinto a buttarmi in questa avventura, visto che alla fin fine è giusto cogliere il momento), lo smettere di parlarne. Inizialmente abbiamo tacitamente sorvolato la cosa e tutto sembrava piuttosto normale, forse da lì ho iniziato a metterle più pressione sul come mani questo dietro front, se fosse dipeso da un calo dei sentimenti, se fossimo veramente compatibili e la mia tensione per questi dubbi (che lei prima non aveva mai ravvisato, anzi, era lei ad essere certa e sognante circa il nostro futuro insieme e ancor prima di me ad essere sicura di che fossimo fatti l'uno per l'altra) sicuramente è sfociata in episodi di gelosia o di rabbia (ripeto, ovviamente solo a parole), di frecciate per cercare di tirar fuori quello che lei pensava sul serio, non so se al punto tale da instillarle dubbi che, magari, erano solo transitori.
Prima ci scherzavo abbastanza sulla "gelosia", cioè, era quasi un "gioco" e lo sapevamo, ma tutto d'un tratto pare che il gioco sia bello quando dura poco.
In più sostiene di aver paura di ripetere l'errore che ha avuto anche in altre storie, di concedersi anima e corpo sacrificandosi, in qualche modo, anche quando non le è richiesto, per poi pian piano spegnersi... e la vedo sincera quando dice che non vorrebbe che accadesse questo a questa storia che è la più bella che abbia mai avuto.
Detto questo, ha anche avuto, purtroppo, un paio di recenti episodi di salute in famiglia gravi, ma risolti, che l'hanno sicuramente destabilizzata (tra l'altro mentre cercavamo casa). Mi dice anche che non sa quanto questi pensieri influiscano sul rapporto di conseguenza e quanto sia il rapporto stesso il problema.
Da quando si sente "soffocare" abbiamo fatto soltanto una volta l'amore, senza problemi, e poi dopo l'ultima litigata in cui ho sentito veramente un cambiamento da parte sua (e un'esagerazione da parte mia) non più, la parte fisica sembra essersi un po' "spenta" e non so neanche quanto sia il caso di cercare un contatto più intimo.
La cosa "buffa" è che in tutto questo mi dice che con me sta bene, che le piaccio e che la attraggo. Ma ormai è anche passato qualche giorno dall'ultimo "ti amo" e l'ultimo mi è sembrato fosse quasi forzato da parte sua, seppur partito da lei (e seppur quando era già in confusione).
Dalla chiacchierata che abbiamo avuto ci siamo visti un paio di volte con evidente, secondo me, imbarazzo, visto che io le ho confermato i miei sentimenti e lei crede, ma non è certa di provarli come prima. Mi sembra quasi che sia un po' forzata e ho paura che mi veda come un "cucciolo impaurito", quando in realtà io le voglio solo dimostrare che mi sto impegnando a correggere le mie stupidità (che tali erano) perché veramente non avevano senso, ma non per questo cambiare la mia personalità o essere il "cagnolino" che le dà sempre ragione, non è da me. Non so, quindi, come lei analizzi la cosa, se pensa che la stia "assecondando" pur di rimanere insieme o se capisce che veramente sono cambiato.
D'altronde non saprei neanche quanto "forzare" la mano rinnovandole un "ti amo" o qualcosa del genere per il timore di farle capire che lei non contraccambia, ma non vorrei neanche trascurarla.
Da parte sua vedo un comportamento strano, da un lato mi cerca come "prima" ma molto meno, altalenando messaggi più "carini" (ma molto meno di prima) ad altri più freddi.
[#6]
>>> scherzando anche con qualche frecciata se il nostro rapporto si stesse spegnendo, forse così tanto da farcela riflettere sul serio
>>>
Non credo si sia trattato di questo. Piuttosto gli elementi cardine mi sembrano i seguenti:
>>> Tutto sembra cominciato da quando sembrava che finalmente avessimo trovato un appartamento per noi
>>>
>>> ha anche avuto, purtroppo, un paio di recenti episodi di salute in famiglia gravi, ma risolti, che l'hanno sicuramente destabilizzata
>>>
Andare a convivere è un impegno importante, impegno che probabilmente la ragazza non si è sentita di prendersi, specialmente dopo gli episodi gravi vissuti in famiglia. Come ipotizzato da lei stessa, infatti, episodi di questo tipo ti costringono quasi sempre a un riesame della tua lista di priorità e ciò può avere effetti deleteri sulla relazione di coppia.
>>> non saprei neanche quanto "forzare" la mano
>>>
Non c'è da forzare granché. Non si possono "convincere" le persone a (re)innamorarsi. Dia tempo al tempo e la lasci libera. Tornare o meno dev'essere una decisione che spetta solo a lei, perché se allora tornerà, vorrà dire che si sarà convinta da sola.
>>>
Non credo si sia trattato di questo. Piuttosto gli elementi cardine mi sembrano i seguenti:
>>> Tutto sembra cominciato da quando sembrava che finalmente avessimo trovato un appartamento per noi
>>>
>>> ha anche avuto, purtroppo, un paio di recenti episodi di salute in famiglia gravi, ma risolti, che l'hanno sicuramente destabilizzata
>>>
Andare a convivere è un impegno importante, impegno che probabilmente la ragazza non si è sentita di prendersi, specialmente dopo gli episodi gravi vissuti in famiglia. Come ipotizzato da lei stessa, infatti, episodi di questo tipo ti costringono quasi sempre a un riesame della tua lista di priorità e ciò può avere effetti deleteri sulla relazione di coppia.
>>> non saprei neanche quanto "forzare" la mano
>>>
Non c'è da forzare granché. Non si possono "convincere" le persone a (re)innamorarsi. Dia tempo al tempo e la lasci libera. Tornare o meno dev'essere una decisione che spetta solo a lei, perché se allora tornerà, vorrà dire che si sarà convinta da sola.
[#7]
Utente
Quando abbiamo parlato lei mi ha detto di essere innamorata di me, anche se forse in maniera diversa, che altrimenti me lo direbbe e che non ha bisogno di tempo.
Di fatto ancora stiamo insieme.
Quando sono successi i suoi problemi le sono stato vicino ma lasciandole spazio, le ho anche detto che potevamo lasciar perdere e rimandare a un futuro le ricerche e tutto, ho solo forzato la mano per avere delle risposte sincere perché non capivo. Purtroppo anche sbottando una volta circa la sua famiglia, anche se caricato un po' da lei, cosa di cui mi sono subito pentito e della quale mi sono scusato. Sapevo che stavo per commettere un errore, perché è molto attaccata alla famiglia, ma in quel frangente è stata lei per prima a criticare la cosa e io mi sono accodato, stupidamente.
Come stupidamente e in cerca di conferme sono sempre stato abbastanza geloso, punzecchiandola spesso anche sugli ex, ecc.
Poi dei suoi comportamenti più distaccati, ma alla fine neanche tanto, mi hanno fatto esplodere nel momento in cui forse lei aveva più bisogno di tranquillità e mi sono ostinato in modo stupido e immaturo per cercare di capire se qualcosa fosse cambiato tra noi.
Neanche ho risposto al suo ultimo "ti amo" scherzandoci su con una battuta, ma era un nostro "gioco" alla fin fine... solo che non sapevo che sarebbe stato l'ultimo ricevuto e ora ho il timore di dirglielo. Vorrei anche starle vicino, fare qualcosa per lei, una delle "attenzioni" che ha sempre apprezzato in me senza esagerare, come una serenata o un picnic, ma non vorrei metterla ancor più sottopressione o instillarle ancora più il pensiero di una "differenza" di amore. E un po', ovviamente, sono frenato dall'orgoglio.
E' una situazione in cui anch'io in alcuni frangenti inizio ad avere dei dubbi, perché non riconosco più l'altra persona.
Il fatto è che ha questi problemi "suoi" che di rimando non la fanno stare serena, che ha paura di essere tornata a compiere lo stesso sbaglio che ha fatto con gli altri, che senza rendersene conto si annulla troppo, che sta male per quello che sta vivendo perché non vorrebbe buttare via questa storia, che non dice di non essere innamorata perché sa di essere innamorata... in questo cavolo di modo "diverso". Ok, anche per me è diverso, non è più tutto "ciccipicci" come i primi mesi, ma ne sono consapevole. Noto più i difetti, ma li accetto perché tutto sommato c'è la complicità e la stabilità, c'è l'attrazione e tutto il resto.
Le piaccio e si sente attratta, anch'io, e dovrebbe essere questo ciò che conta, sapere che c'è qualcosa e che l'amore matura. Che forse abbiamo corso troppo ed è ora di correggere il tiro e smussare gli angoli. Che se prima, pur con fiducia, ero geloso ora capisco che lo sono stato troppo e per niente e quindi non ho più di questi problemi.
In ogni caso, allora perché continua a restare con me, anche se in modo più distaccato? Perché continua, anche se meno, a cercare una carezza o un bacio, dal vivo o al telefono? Perché, seppur molto meno, ancora usa qualche nomignolo o la parola "amore" (sempre più spesso senza la "a" iniziale), per abitudine? Sembra quasi che stia cercando anche lei conferme in quello che prova senza sbilanciarsi troppo, ma così facendo danneggia anche la mia voglia di esprimermi.
Perché una volta mi manda un messaggio dolce o ha un tono dolce al telefono e altre volte freddo?
Sono piuttosto consapevole che sia ormai questione di (poco) tempo prima che la nostra storia sia finita, diciamocelo, realisticamente quante coppie superano i dubbi sui sentimenti?
Dal mio lato ho paura di aver distrutto questa cosa, per la parte che mi riguarda, partendo già con l'ansia che sarebbe andata male, con una troppa ricerca di conferme che, però, non sono mai mancate anche nelle piccole cose.
Forse è anche questo il vero problema, mi sento la causa principale di questa crisi, nelle cose che ho detto, fatto, nelle volte in cui ho tentato "prove di forza" stupide per avere conferma che sarebbe stata ancora lì, quando dopo forse mi sono mostrato più debole.
Forse a volte non capisco ancora la differenza tra essere un uomo con un carattere deciso e cercare di "fare il duro" quando non ha senso farlo, per il timore di essere troppo disponibile.
Ultimamente mi ha rimproverato anche di essere troppo traccheggiante nelle cose e questo un po' la stanca, se per zelo insisto a chiederle cosa le va di fare e se ha voglia di fare una tal cosa. Ma un eccesso di zelo, in alcune occasioni, non capisco come possa tradursi in un fastidio, neanche fosse ripetuto sempre.
E, in tutto questo, continuo a non capire, la cosa che ho ripetuto già cento volte: se è vero che con me sta bene, che è la storia più bella avuta finora, ecc., che dubbi ci sono?
Quando ho forzato un po' la mano per avere onestà e spiegazioni, mi ha detto che ha anche il timore che averne parlato apertamente ci possa allontanare maggiormente. Da un lato credo di no, dall'altro... forse. Che ne pensate? A volte meglio "sapere meno"?
Di fatto ancora stiamo insieme.
Quando sono successi i suoi problemi le sono stato vicino ma lasciandole spazio, le ho anche detto che potevamo lasciar perdere e rimandare a un futuro le ricerche e tutto, ho solo forzato la mano per avere delle risposte sincere perché non capivo. Purtroppo anche sbottando una volta circa la sua famiglia, anche se caricato un po' da lei, cosa di cui mi sono subito pentito e della quale mi sono scusato. Sapevo che stavo per commettere un errore, perché è molto attaccata alla famiglia, ma in quel frangente è stata lei per prima a criticare la cosa e io mi sono accodato, stupidamente.
Come stupidamente e in cerca di conferme sono sempre stato abbastanza geloso, punzecchiandola spesso anche sugli ex, ecc.
Poi dei suoi comportamenti più distaccati, ma alla fine neanche tanto, mi hanno fatto esplodere nel momento in cui forse lei aveva più bisogno di tranquillità e mi sono ostinato in modo stupido e immaturo per cercare di capire se qualcosa fosse cambiato tra noi.
Neanche ho risposto al suo ultimo "ti amo" scherzandoci su con una battuta, ma era un nostro "gioco" alla fin fine... solo che non sapevo che sarebbe stato l'ultimo ricevuto e ora ho il timore di dirglielo. Vorrei anche starle vicino, fare qualcosa per lei, una delle "attenzioni" che ha sempre apprezzato in me senza esagerare, come una serenata o un picnic, ma non vorrei metterla ancor più sottopressione o instillarle ancora più il pensiero di una "differenza" di amore. E un po', ovviamente, sono frenato dall'orgoglio.
E' una situazione in cui anch'io in alcuni frangenti inizio ad avere dei dubbi, perché non riconosco più l'altra persona.
Il fatto è che ha questi problemi "suoi" che di rimando non la fanno stare serena, che ha paura di essere tornata a compiere lo stesso sbaglio che ha fatto con gli altri, che senza rendersene conto si annulla troppo, che sta male per quello che sta vivendo perché non vorrebbe buttare via questa storia, che non dice di non essere innamorata perché sa di essere innamorata... in questo cavolo di modo "diverso". Ok, anche per me è diverso, non è più tutto "ciccipicci" come i primi mesi, ma ne sono consapevole. Noto più i difetti, ma li accetto perché tutto sommato c'è la complicità e la stabilità, c'è l'attrazione e tutto il resto.
Le piaccio e si sente attratta, anch'io, e dovrebbe essere questo ciò che conta, sapere che c'è qualcosa e che l'amore matura. Che forse abbiamo corso troppo ed è ora di correggere il tiro e smussare gli angoli. Che se prima, pur con fiducia, ero geloso ora capisco che lo sono stato troppo e per niente e quindi non ho più di questi problemi.
In ogni caso, allora perché continua a restare con me, anche se in modo più distaccato? Perché continua, anche se meno, a cercare una carezza o un bacio, dal vivo o al telefono? Perché, seppur molto meno, ancora usa qualche nomignolo o la parola "amore" (sempre più spesso senza la "a" iniziale), per abitudine? Sembra quasi che stia cercando anche lei conferme in quello che prova senza sbilanciarsi troppo, ma così facendo danneggia anche la mia voglia di esprimermi.
Perché una volta mi manda un messaggio dolce o ha un tono dolce al telefono e altre volte freddo?
Sono piuttosto consapevole che sia ormai questione di (poco) tempo prima che la nostra storia sia finita, diciamocelo, realisticamente quante coppie superano i dubbi sui sentimenti?
Dal mio lato ho paura di aver distrutto questa cosa, per la parte che mi riguarda, partendo già con l'ansia che sarebbe andata male, con una troppa ricerca di conferme che, però, non sono mai mancate anche nelle piccole cose.
Forse è anche questo il vero problema, mi sento la causa principale di questa crisi, nelle cose che ho detto, fatto, nelle volte in cui ho tentato "prove di forza" stupide per avere conferma che sarebbe stata ancora lì, quando dopo forse mi sono mostrato più debole.
Forse a volte non capisco ancora la differenza tra essere un uomo con un carattere deciso e cercare di "fare il duro" quando non ha senso farlo, per il timore di essere troppo disponibile.
Ultimamente mi ha rimproverato anche di essere troppo traccheggiante nelle cose e questo un po' la stanca, se per zelo insisto a chiederle cosa le va di fare e se ha voglia di fare una tal cosa. Ma un eccesso di zelo, in alcune occasioni, non capisco come possa tradursi in un fastidio, neanche fosse ripetuto sempre.
E, in tutto questo, continuo a non capire, la cosa che ho ripetuto già cento volte: se è vero che con me sta bene, che è la storia più bella avuta finora, ecc., che dubbi ci sono?
Quando ho forzato un po' la mano per avere onestà e spiegazioni, mi ha detto che ha anche il timore che averne parlato apertamente ci possa allontanare maggiormente. Da un lato credo di no, dall'altro... forse. Che ne pensate? A volte meglio "sapere meno"?
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Direi che ciò che in questo consulto poteva essere detto è stato detto. Elaborare ulteriormente potrebbe dare l'illusione di capire di più, ma in realtà confondere ancor più le idee. Perciò sarebbe poco opportuno continuare a interrogarsi, almeno in questa sede. Entrambi avete avuto questioni personali e comportamenti che possono aver inciso negativamente sul vostro rapporto, che potrebbe ora essere destinato a finire oppure no. Non è detto.
Ma se riconosce di avere lati del suo carattere un po' spigolosi e scostanti, suggerisco che chieda un parere a un collega, di persona, per aiutarla a non ripetere più gli stessi errori. In questo rapporto o in un altro futuro. Di persona lo psicologo può vedere e capire molto di più in dieci minuti che in cento consulti online.
Ma se riconosce di avere lati del suo carattere un po' spigolosi e scostanti, suggerisco che chieda un parere a un collega, di persona, per aiutarla a non ripetere più gli stessi errori. In questo rapporto o in un altro futuro. Di persona lo psicologo può vedere e capire molto di più in dieci minuti che in cento consulti online.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 03/05/2017.
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