Padre assente, madre narcisista
Mio padre da quando sono bambina non c'è mai stato, sta per dei periodi, finge di andare d'accordo con mia madre fino a quando non combina qualcosa, litigano e le alza le mani. In altri periodi sparisce per mesi.
Mia madre è, finalmente dopo anni ho trovato il termine, una narcisista.
Nonostante tutto, sono giunta a 25 anni. Studio, sto per finire. Dopodiché ho intenzione di cercarmi un lavoro e scappare di casa anche se prospetto innumerevoli litigate anche su questo punto perché sono figlia unica e i miei vorrebbero tenermi intrappolata per sempre, ma ci riuscirò.
Se vi scrivo è perché ho spesso la sgradevole sensazione che ci sia qualcosa di irrisolto nella mia vita. Quando sono a casa e c'è anche mia madre (se sono da sola sto bene) non riesco neppure a concentrarmi nello studio, devo sempre andare a studiare fuori casa perché mi sento sempre controllata (e lo fa, apre porte per vedere che faccio, controlla portafogli, borse ecc). Ho sempre finto con lei, ho cercato di farla contenta, e tuttora fingo, magari fingo di fare cose che lei vorrebbe ma in realtà faccio o vado da tutt'altra parte. Questa situazione mi ha sempre fatto vacillare, perché richiede una grande forza fisica e mentale, e anche memoria per ricordarmi cosa le ho detto che facevo/andavo, ho sofferto anche di attacchi di panico e non sono mai stata in grado di trovare un punto di incontro perché non è stabile, prima dice una cosa, poi ne fa un'altra. Ieri ad esempio siamo uscite, diceva che voleva accompagnarmi in un posto in cui volevo andare e alla fine mi ha portata in un posto che piaceva a lei, quando mi sono irritata e gliel'ho detto, ha preso e se n'è andata mollandomi in mezzo alla strada. Non ho punti di riferimento come potrebbero esserlo degli amici fidati o un ragazzo. I miei pensano che un fidanzato sì devi averlo perché se sei donna sei incapace di vivere da sola, ma il sesso è possibile solo dopo il matrimonio e quindi sono possibili solo uscite pomeridiane (la sera già non va bene perché c'è gente cattiva e strana in giro e un ragazzo serio di notte non ti porta in giro). Se ti opponi, sono capaci di alzarti le mani entrambi (è successo, purtroppo, contemporaneamente, tra l'altro). Tutto sta nelle mie mani, però, ci sono volte in cui per quanto possa fregarmene, non è facile, si tratta soprattutto di irritazione mentale, soprattutto quando è in ferie e me la ritrovo in casa per giorni perché inizia a insultarmi, ad alzarmi le mani se la sfido, a controllarmi. Io dal canto mio so che se fossi aggressiva l'avrei in pugno, ma posseggo, a differenza sua, un cuore, allora non lo faccio e mi lascio insultare o che sfoghi le sue frustazioni su di me.
Che cosa posso fare? Vorrei trovare delle strategie per riuscire a difendermi. Ho provato con l'ironia, con l'indifferenza, con l'aggressività e niente, niente mi fa riuscire a superare questa situazione anche se sono convinta che ci vorrebbe soltanto un po' di astuzia o di sicurezza in me stessa.
Grazie.
Mia madre è, finalmente dopo anni ho trovato il termine, una narcisista.
Nonostante tutto, sono giunta a 25 anni. Studio, sto per finire. Dopodiché ho intenzione di cercarmi un lavoro e scappare di casa anche se prospetto innumerevoli litigate anche su questo punto perché sono figlia unica e i miei vorrebbero tenermi intrappolata per sempre, ma ci riuscirò.
Se vi scrivo è perché ho spesso la sgradevole sensazione che ci sia qualcosa di irrisolto nella mia vita. Quando sono a casa e c'è anche mia madre (se sono da sola sto bene) non riesco neppure a concentrarmi nello studio, devo sempre andare a studiare fuori casa perché mi sento sempre controllata (e lo fa, apre porte per vedere che faccio, controlla portafogli, borse ecc). Ho sempre finto con lei, ho cercato di farla contenta, e tuttora fingo, magari fingo di fare cose che lei vorrebbe ma in realtà faccio o vado da tutt'altra parte. Questa situazione mi ha sempre fatto vacillare, perché richiede una grande forza fisica e mentale, e anche memoria per ricordarmi cosa le ho detto che facevo/andavo, ho sofferto anche di attacchi di panico e non sono mai stata in grado di trovare un punto di incontro perché non è stabile, prima dice una cosa, poi ne fa un'altra. Ieri ad esempio siamo uscite, diceva che voleva accompagnarmi in un posto in cui volevo andare e alla fine mi ha portata in un posto che piaceva a lei, quando mi sono irritata e gliel'ho detto, ha preso e se n'è andata mollandomi in mezzo alla strada. Non ho punti di riferimento come potrebbero esserlo degli amici fidati o un ragazzo. I miei pensano che un fidanzato sì devi averlo perché se sei donna sei incapace di vivere da sola, ma il sesso è possibile solo dopo il matrimonio e quindi sono possibili solo uscite pomeridiane (la sera già non va bene perché c'è gente cattiva e strana in giro e un ragazzo serio di notte non ti porta in giro). Se ti opponi, sono capaci di alzarti le mani entrambi (è successo, purtroppo, contemporaneamente, tra l'altro). Tutto sta nelle mie mani, però, ci sono volte in cui per quanto possa fregarmene, non è facile, si tratta soprattutto di irritazione mentale, soprattutto quando è in ferie e me la ritrovo in casa per giorni perché inizia a insultarmi, ad alzarmi le mani se la sfido, a controllarmi. Io dal canto mio so che se fossi aggressiva l'avrei in pugno, ma posseggo, a differenza sua, un cuore, allora non lo faccio e mi lascio insultare o che sfoghi le sue frustazioni su di me.
Che cosa posso fare? Vorrei trovare delle strategie per riuscire a difendermi. Ho provato con l'ironia, con l'indifferenza, con l'aggressività e niente, niente mi fa riuscire a superare questa situazione anche se sono convinta che ci vorrebbe soltanto un po' di astuzia o di sicurezza in me stessa.
Grazie.
[#1]
Gentile ragazza,
fai bene a pensare di andare via dopo la laurea, ma un conto è scappare, ben altra cosa è andare e guadagnare la propria autonomia e indipendenza, staccandosi in modo più morbido dalla propria famiglia.
Tuttavia, per affrontare e risolvere le questioni che senti irrisolte e che ti hanno portata ad avere attacchi d'ansia e disagi, perché non provi a rivolgerti al Consultorio della zona, dove potrai incontrare uno psicologo psicoterapeuta?
fai bene a pensare di andare via dopo la laurea, ma un conto è scappare, ben altra cosa è andare e guadagnare la propria autonomia e indipendenza, staccandosi in modo più morbido dalla propria famiglia.
Tuttavia, per affrontare e risolvere le questioni che senti irrisolte e che ti hanno portata ad avere attacchi d'ansia e disagi, perché non provi a rivolgerti al Consultorio della zona, dove potrai incontrare uno psicologo psicoterapeuta?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
".. ma posseggo, a differenza sua, un cuore, allora non lo faccio e mi lascio insultare o che sfoghi le sue frustazioni su di me. .."
Non sempre tutto ciò fa bene a se stessi, se non si individua una differente strategia di fronteggiamento.
Concordo proprio con l'indicazione della Collega verso il Consultorio, di persona.
".. ma posseggo, a differenza sua, un cuore, allora non lo faccio e mi lascio insultare o che sfoghi le sue frustazioni su di me. .."
Non sempre tutto ciò fa bene a se stessi, se non si individua una differente strategia di fronteggiamento.
Concordo proprio con l'indicazione della Collega verso il Consultorio, di persona.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.3k visite dal 30/04/2017.
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