Doc omosessuale : precisazione

Gentili Medici,
scrivo per richiedere una precisazione che probabilmente fa parte del quadro del mio DOC, di cui soffro a tempi alterni da anni (e diagnosticatomi da due diversi psicologi). Uno dei vostro professionisti, per distinguere il DOC a tematica omosessuale dal processo di coming out tipico delle persone omosessuali, afferma che:
Chi ha tendenze omosessuali:
- non si pone dubbi ossessivi sul proprio orientamento sessuale;
- non c'è ansia;
Ora, io sono un povero profano che non conosce la vostra arte e che la rispetta moltissimo per tutti i benefici che gli ha apportato negli anni. Come molti utenti, sono in possesso di una mole di informazioni, a volte contrastanti, accumulate sondando in maniera spesso compulsiva il web. Non ho alcuna pretesa di avere informazioni particolarmente corrette e accurate, ma ho comunque almeno una domanda: in tali ricerche mi pare di aver compreso che un approccio ossessivo alla propria identità sessuale può riscontrarsi anche in persone omosessuali, che poi "superano" l'ossessione identificandosi con l'opzione omosessuale (se intendo bene, questo è il percorso del loro coming out). Mi fa riflettere quindi la vostra affermazione sul fatto che l'omosessuale in fase di (difficoltoso e doloroso) coming out non provi ossessione o ansia. Ovviamente, voi che siete abituati a essere sommersi di richieste di rassicurazione, capite che la mia domanda è motivata dalla mia volontà di assicurarmi che la presenza dell'ansia in qualche modo rinforzi la diagnosi di DOC che mi è stata fatta e mi aiuti ad escludere l' "altra" possibilità, cioè di essere un omosessuale represso o latente, come si suol dire. Nondimeno, mi farebbe piacere sentire la vostra opinione a questo riguardo, sapendo che non sarà risolutiva per il mio problema, che ha di certo bisogno di essere trattato di persona con uno psicologo (come infatti avviene).

Vi ringrazio profondamente per il servizio che svolgete,

cordialmente

Sergio M.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"..un approccio ossessivo alla propria identità sessuale può riscontrarsi anche in persone omosessuali.."
la problematica sta in quell'aggettivo "ossessivo",
che può essere usato come termine del linguaggio comune
oppure il senso clinico.
Noi lo utilizziamo in senso clinico. E' dunque lo/la Psicoterapeuta a diagnosticare e a distinguere il pensiero ossessivo dalla omosessualità.
( https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html )

"..la mia domanda ..mi aiuti ad escludere l' "altra" possibilità, cioè di essere un omosessuale represso o latente .. "
Non sarà certo la nostra risposta online a risolvere il Suo dubbio, non abbiamo tanto potere; bensì la richiesta di persona ad uno Psicologo in carne ed ossa.

Saluti cordiali.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dott.ssa,
La ringrazio per la risposta. Ben sapendo che la mia situazione non si risolverà così banalmente, volevo più che altro capire se nella vostra esperienza clinica o in letteratura la presenza di ansia e un approccio ossessivo alla tematica omosessuale si rivela utile nel discernimento di un DOC a tematica omosessuale e se ciò aiuta ad escludere una omosessualità repressa.
In ogni caso, certamente riproporrò la domanda precisa al mio psicologo.
Vi ringrazio ancora e porgo cordiali saluti,

[#3]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile Sergio,

il professionista a cui si riferisce che le ha risposto qualche settimana fa, in proposito alla sua problematica, sono io.

come giustamente le ha detto la Collega Brunialti: "Non sarà certo la nostra risposta online a risolvere il Suo dubbio".

Ora le darò il mio parere da cognitivista rispetto a questo nuovo consulto:
1) entrambi i suoi scritti denotano rimuginazione continua tipiche di chi soffre di questo disturbo. Lei non è alla ricerca di riflessioni ma esprime i suoi dubbi sgradevoli e ossessivi in questi consulti. Cerca risposte rassicuranti fine a se stesse, ma la soluzione avverrà quando, con lavoro terapeutico, smetterà di farsi domande.
2) Riferisca a chi la segue, che utilizza il canale online Medicitalia per cercare rassicurazioni e chiarimenti ai suoi dubbi, perché queste potrebbero essere delle compulsioni che lei mette in atto per far calare il suo livello di ansia quando si innescano le ossessioni. Quindi è preferibile che segua questo suggerimento più che scrivere qui. Ovviamente, se queste siano o meno compulsioni, dovrà essere valutato in sede specialistica. Di persona.

In bocca al lupo

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#4]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dott. Pizzoleo,
La ringrazio per la risposta. Vorrei chiedere altro, ma sarebbe intuile, come Lei stesso dice e sa bene. Ebbene, lo so bene anch'io, quindi torno al mio lavoro (concreto, quello che mi dà da vivere, non il delirio immaginario in cui spesso mi trovo) e attendo di parlare con il mio terapeuta.

A presto
[#5]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Bene!

Le auguro il meglio

Cari saluti