Travisamento di fatti, racconti e affermazioni
Spettacoli dottori,
vi chiedo un'opinione su alcuni comportamenti notati in un minore mio parente. Vi spiego cursoriamente alcuni di questi fatti. Innanzitutto ha la tendenza ad interpretare in maniera distorta quanto gli accade attorno, addossando responsabilità di atti, risultati inesistenti o totalmente differenti dalla sua narrazione, ad altri ragazzi o compagni di classe, talvolta ad adulti. Altre volte capta dei discorsi altrui e su di essi ricama dei racconti completamente inventati, che in molti casi risultano dannosi per i suoi rapporti interpersonali.
Per venire a capo della faccenda ci siamo rivolti ad uno specialista. Vi chiederei, se possibile, qualche consiglio su come affrontare il problema.
Vi ringrazio per la cortesia e la disponibilità.
vi chiedo un'opinione su alcuni comportamenti notati in un minore mio parente. Vi spiego cursoriamente alcuni di questi fatti. Innanzitutto ha la tendenza ad interpretare in maniera distorta quanto gli accade attorno, addossando responsabilità di atti, risultati inesistenti o totalmente differenti dalla sua narrazione, ad altri ragazzi o compagni di classe, talvolta ad adulti. Altre volte capta dei discorsi altrui e su di essi ricama dei racconti completamente inventati, che in molti casi risultano dannosi per i suoi rapporti interpersonali.
Per venire a capo della faccenda ci siamo rivolti ad uno specialista. Vi chiederei, se possibile, qualche consiglio su come affrontare il problema.
Vi ringrazio per la cortesia e la disponibilità.
[#1]
Avete fatto benissimo a rivolgervi ad un esperto, ma tenga presente che da qui non è molto chiara la situazione...
Tutti noi tendiamo a raccontare la realtà non per com'è davvero oggettivamente, ma riusciamo a coglierla soggettivamente.
Ci sono infatti tante realtà quanti sono gli osservatori...
In ogni caso, è bene valutare la situazione direttamente.
Vuole aggiungere qualche altro dettaglio o raccontare un episodio specifico per farci capire meglio?
Tutti noi tendiamo a raccontare la realtà non per com'è davvero oggettivamente, ma riusciamo a coglierla soggettivamente.
Ci sono infatti tante realtà quanti sono gli osservatori...
In ogni caso, è bene valutare la situazione direttamente.
Vuole aggiungere qualche altro dettaglio o raccontare un episodio specifico per farci capire meglio?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima Dottoressa,
cercherò di esemplificare qualcuno di questi comportamenti.
Concordo con la sua affermazione concernente la percezione soggettiva della realtà, ognuno di noi ha un suo punto di vista, tuttavia, di solito, almeno i tratti determinanti di un fatto non vengono alterati, a meno che non vi siano altri fini; ovviamente qui mi riferisco soprattutto agli adulti.
Dunque, qualche tempo addietro il ragazzo ci ha raccontato alcuni eventi che ci hanno preoccupato perchè sembravano essere realistici e non riguardavano direttamente lui, ma conoscenti o appunto compagni di classe. Premetto che viviamo in una realtà piccola e abbastanza tranquilla, in cui quasi tutti siamo al corrente anche delle marachelle commesse dai ragazzi.
Partirò con alcuni fatti e le ricostruzioni che poi abbiamo potuto fare.
Un giorno ci raccontò che un suo compagno di classe era uscito dalla finestra e gli insegnanti non avevano fatto nulla per sanzionarne la condotta.
Una sua compagna avrebbe tirato i capelli all'insegnante di francese.
Un'amica avrebbe, per disprezzo, sputato addosso ad un'altra conoscente, senza che questa dicesse nulla ai propri genitori.
Dei primi sappiamo la notizia originale sulla quale si basano, del terzo abbiamo le ricostruzioni della presunta vittima e dell'accusata, le quali non hanno preso bene di essere protagoniste inconsapevoli di questo racconto.
Nei primi due casi lui ha sentito il racconto dei compagni: il primo relativo ad un ragazzo che anni prima scavalcò effettivamente la finestra, al piano terra, per recuparare un oggetto che gli era cascato fuori, venendo tuttavia scoperto e sanzionato dai docenti, nel secondo caso si tratta di un evento accaduto a lezione di catechismo, quando, qualche anno fa, una bambina, per gioco, tirò i capelli alla maestra, versione riferita dall'interessata.
Nel terzo caso, la versione è smentita dalle protagoniste, che hanno negato recisamente un caso del genere, oltre che nessuno ne ha notizia.
Ci sarebbero anche diversi altri fatti i cui contorni reali sono risultati ben diversi dal resoconto fornito dal ragazzo.
Il quale messo alle strette ha ammesso di aver "ingigantito" o inventato, soprattutto quando gli si contrapponeva una diversa lettura dei fatti.
La ringrazio, saluti.
cercherò di esemplificare qualcuno di questi comportamenti.
Concordo con la sua affermazione concernente la percezione soggettiva della realtà, ognuno di noi ha un suo punto di vista, tuttavia, di solito, almeno i tratti determinanti di un fatto non vengono alterati, a meno che non vi siano altri fini; ovviamente qui mi riferisco soprattutto agli adulti.
Dunque, qualche tempo addietro il ragazzo ci ha raccontato alcuni eventi che ci hanno preoccupato perchè sembravano essere realistici e non riguardavano direttamente lui, ma conoscenti o appunto compagni di classe. Premetto che viviamo in una realtà piccola e abbastanza tranquilla, in cui quasi tutti siamo al corrente anche delle marachelle commesse dai ragazzi.
Partirò con alcuni fatti e le ricostruzioni che poi abbiamo potuto fare.
Un giorno ci raccontò che un suo compagno di classe era uscito dalla finestra e gli insegnanti non avevano fatto nulla per sanzionarne la condotta.
Una sua compagna avrebbe tirato i capelli all'insegnante di francese.
Un'amica avrebbe, per disprezzo, sputato addosso ad un'altra conoscente, senza che questa dicesse nulla ai propri genitori.
Dei primi sappiamo la notizia originale sulla quale si basano, del terzo abbiamo le ricostruzioni della presunta vittima e dell'accusata, le quali non hanno preso bene di essere protagoniste inconsapevoli di questo racconto.
Nei primi due casi lui ha sentito il racconto dei compagni: il primo relativo ad un ragazzo che anni prima scavalcò effettivamente la finestra, al piano terra, per recuparare un oggetto che gli era cascato fuori, venendo tuttavia scoperto e sanzionato dai docenti, nel secondo caso si tratta di un evento accaduto a lezione di catechismo, quando, qualche anno fa, una bambina, per gioco, tirò i capelli alla maestra, versione riferita dall'interessata.
Nel terzo caso, la versione è smentita dalle protagoniste, che hanno negato recisamente un caso del genere, oltre che nessuno ne ha notizia.
Ci sarebbero anche diversi altri fatti i cui contorni reali sono risultati ben diversi dal resoconto fornito dal ragazzo.
Il quale messo alle strette ha ammesso di aver "ingigantito" o inventato, soprattutto quando gli si contrapponeva una diversa lettura dei fatti.
La ringrazio, saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 25/04/2017.
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