Atteggiamento nei confronti della gravidanza
Buonasera,
Scrivo perché non so rendermi conto se il mio atteggiamento nei confronti della gravidanza sia normale o meno.
Sono alla 10 settimana, premetto che non é stata una gravidanza programmata, anche se per il nostro futuro avevamo programmato una famiglia. Convivo da diverso tempo con il mio compagno di 5 anni più grande di me.
Fin dal primo momento non ho mai fatto salti di gioia, e quindi già mi sono sentita "diversa" dal resto delle donne che solitamente sono felici di una gravidanza. Pensavo fosse questione di tempo. Di tempo ne é passato ma io mi sento come se non riuscissi a realizzare la cosa, é come se non riuscissi a concretizzare il pensiero che dentro di me cresca un bambino. La vedo astratta. L'unico momento in cui sento un emozione e sento un minimo di consapevolezza verso quello che mi sta succedendo é quando faccio L'ecografia e vedo quel cuore pulsare. Solo in quei momenti é come se mi rendessi realmente conto, poi ritorno a casa ed é tutto come prima. Sembro fredda, distante, gelida nei confronti del bambino quando a sentire altre mamma alla stessa settimane esprimono emozioni e gioie che io non sento, tutto questo mi fa sentire anomala, strana. Si sente sempre dire che la gravidanza é un momento unico nella vita di una donna, che sono tutte felici e spensierate e tante belle cose e io in confronto sembro un extraterrestre. A tutto questo si aggiunge il senso di colpa di non sentire tutto questo affetto, tutte queste attenzioni nei confronti del bambino. Ho anche il timore che continuerò ad essere così indifferente alla cosa anche dopo che sará nato. Non è ancora nato e già mi sento inadatta.
Cosa ne pensate?
Scrivo perché non so rendermi conto se il mio atteggiamento nei confronti della gravidanza sia normale o meno.
Sono alla 10 settimana, premetto che non é stata una gravidanza programmata, anche se per il nostro futuro avevamo programmato una famiglia. Convivo da diverso tempo con il mio compagno di 5 anni più grande di me.
Fin dal primo momento non ho mai fatto salti di gioia, e quindi già mi sono sentita "diversa" dal resto delle donne che solitamente sono felici di una gravidanza. Pensavo fosse questione di tempo. Di tempo ne é passato ma io mi sento come se non riuscissi a realizzare la cosa, é come se non riuscissi a concretizzare il pensiero che dentro di me cresca un bambino. La vedo astratta. L'unico momento in cui sento un emozione e sento un minimo di consapevolezza verso quello che mi sta succedendo é quando faccio L'ecografia e vedo quel cuore pulsare. Solo in quei momenti é come se mi rendessi realmente conto, poi ritorno a casa ed é tutto come prima. Sembro fredda, distante, gelida nei confronti del bambino quando a sentire altre mamma alla stessa settimane esprimono emozioni e gioie che io non sento, tutto questo mi fa sentire anomala, strana. Si sente sempre dire che la gravidanza é un momento unico nella vita di una donna, che sono tutte felici e spensierate e tante belle cose e io in confronto sembro un extraterrestre. A tutto questo si aggiunge il senso di colpa di non sentire tutto questo affetto, tutte queste attenzioni nei confronti del bambino. Ho anche il timore che continuerò ad essere così indifferente alla cosa anche dopo che sará nato. Non è ancora nato e già mi sento inadatta.
Cosa ne pensate?
[#1]
Buona sera,
è normale che la gravidanza, ancor di più se non programmata, lasci spiazzati.
Cambia il corpo
Cambia la psiche
Cambiano gli equilibri nella coppia
Il bagno ormonale stravolge e non sempre aiuta a sentirsi bene, e belle.
Si faccia aiutare da un nostro collega per mettere a fuoco cosa la preoccupa, per godersi questa fase della vita.
Posso chiederle come è stata figlia?
Che rapporto ha con sua madre?
è normale che la gravidanza, ancor di più se non programmata, lasci spiazzati.
Cambia il corpo
Cambia la psiche
Cambiano gli equilibri nella coppia
Il bagno ormonale stravolge e non sempre aiuta a sentirsi bene, e belle.
Si faccia aiutare da un nostro collega per mettere a fuoco cosa la preoccupa, per godersi questa fase della vita.
Posso chiederle come è stata figlia?
Che rapporto ha con sua madre?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
La gravidanza è un momento della vita personalissimo e intimo.
E' vero che rappresenta un momento unico nella vita di una donna, ma è anche vero che ogni donna la vive a modo suo.
Ciò che si sente dire (e che anche molte donne dicono) è che questo periodo è costellato di belle sensazioni ed emozioni positive, ma nessuno parla di come ci si sente quando ci si vede cambiare fisicamente, psicologicamente, a livello ormonale ed emotivo e delle emozioni negative associate a queste cose.
E' un po' un tabù parlare anche dell'altra faccia della medaglia, dei vissuti non propriamente belli e felici della gravidanza: per molte persone è inaccettabile che ci si possa sentire male o che si possa provare uno stato differente dalla felicità ed euforia incondizionate. Ma la realtà vuole che sia così; la gravidanza non è per tutte rose e fiori, o comunque non è solo quello.
Gravidanza significa anche non sentirsi pronte, faticare a realizzare la cosa, fare i conti con dei cambiamenti non graditi e con lo stupore e lo shock di una notizia inaspettata.
Provi a parlarne con uno psicologo, la aiuterebbe a vedere le sue emozioni e dargli un senso, spogliandole dalla "negatività" che lei ora percepisce.
Cordialmente
E' vero che rappresenta un momento unico nella vita di una donna, ma è anche vero che ogni donna la vive a modo suo.
Ciò che si sente dire (e che anche molte donne dicono) è che questo periodo è costellato di belle sensazioni ed emozioni positive, ma nessuno parla di come ci si sente quando ci si vede cambiare fisicamente, psicologicamente, a livello ormonale ed emotivo e delle emozioni negative associate a queste cose.
E' un po' un tabù parlare anche dell'altra faccia della medaglia, dei vissuti non propriamente belli e felici della gravidanza: per molte persone è inaccettabile che ci si possa sentire male o che si possa provare uno stato differente dalla felicità ed euforia incondizionate. Ma la realtà vuole che sia così; la gravidanza non è per tutte rose e fiori, o comunque non è solo quello.
Gravidanza significa anche non sentirsi pronte, faticare a realizzare la cosa, fare i conti con dei cambiamenti non graditi e con lo stupore e lo shock di una notizia inaspettata.
Provi a parlarne con uno psicologo, la aiuterebbe a vedere le sue emozioni e dargli un senso, spogliandole dalla "negatività" che lei ora percepisce.
Cordialmente
Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com
[#3]
"...tutto questo mi fa sentire anomala, strana. Si sente sempre dire che la gravidanza é un momento unico nella vita di una donna, che sono tutte felici e spensierate e tante belle cose e io in confronto sembro un extraterrestre. "
Gentile signora,
credo dovrebbe normalizzare quello che prova, imparando a confrontarsi con altre persone sincere come Lei.
Tante donne ritengono sia poco rispettoso ammettere che la gravidanza possa anche essere vissuta male, almeno all'inizio, a causa delle nausee e stanchezza, o al termine, a causa del peso, gonfiore, fastidi vari.
Tutte le donne hanno paure e difficoltà e sinceramente non trovo nulla di anomalo in quel che dice.
Semplicemente Lei sta vivendo in modo personalissimo e unico questo momento: si conceda il tempo per abituarsi alla nuova condizione e a godersi questo momento.
Il Suo compagno di che parere è, è felice per l'arrivo del bimbo?
Gentile signora,
credo dovrebbe normalizzare quello che prova, imparando a confrontarsi con altre persone sincere come Lei.
Tante donne ritengono sia poco rispettoso ammettere che la gravidanza possa anche essere vissuta male, almeno all'inizio, a causa delle nausee e stanchezza, o al termine, a causa del peso, gonfiore, fastidi vari.
Tutte le donne hanno paure e difficoltà e sinceramente non trovo nulla di anomalo in quel che dice.
Semplicemente Lei sta vivendo in modo personalissimo e unico questo momento: si conceda il tempo per abituarsi alla nuova condizione e a godersi questo momento.
Il Suo compagno di che parere è, è felice per l'arrivo del bimbo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Grazie a tutti per la risposta, vi ho letto attentamente e un po' mi sento rincuorata dal fatto che Non sono l'unica a sentirmi così. Provo a rispondere alle vostre domande.
Sono stata una figlia ribelle e vendicativa. I miei genitori litigavano molto spesso ed io mi sentivo messa da parte. Reagivo non seguendo le loro regole per vendetta. Il mio rapporto con loro é stato sempre così purtroppo, e infatti a 20 anni sono andata a vivere da sola. Solo dopo la separazione i rapporti sono migliorati.
Per quanto riguarda mia mamma, io ammiro tantissimo il suo essere mamma ma non il suo essere donna. infatti ho sempre seguito il modello opposto. Ad oggi siamo due donne completamente diverse ma ho costruito con lei negli anni un buon rapporto.
Per quanto riguarda il mio compagno, lui anche all'inizio era un po' pensieroso ma più per le responsabilità che avrebbe dovuto prendersi. Dopo due settimane invece é diventato più consapevole rispetto a me, più dolce, é come se lui ci fosse entrato dentro molto meglio di me. É pratico, é più per "serve questo o quello mi organizzo per farlo avere" è anche fastidioso per quanto rende tutto facile mentre io vedo le cose un po' più complicate.
Quello che mi turba é il fatto che lui ancora non lo abbia detto ai suoi genitori, ha paura che si arrabbieranno. Questo perché i suoi sono molto legati al lavoro, ai soldi, e ha paura che l'arrivo di un bambino possa farli pensare di metterci bastoni tra le ruote in questo senso. A me questa cosa fa davvero molta rabbia, il suo "glielo diremo la settimana prossima" e poi puntualmente non glielo diciamo, sembra come se avessimo ucciso qualcuno! Abbiamo 29 e 35 anni ed io non posso credere che i suoi genitori possano arrabbiarsi come se avessimo 16 anni. É vero non siamo sposati, ma abbiamo una casa, un lavoro, non moriamo di fame e non ci siamo mai fatti mancare nulla, non capisco e non voglio accettare nessuna arrabbiatura da nessuno.
Sono stata una figlia ribelle e vendicativa. I miei genitori litigavano molto spesso ed io mi sentivo messa da parte. Reagivo non seguendo le loro regole per vendetta. Il mio rapporto con loro é stato sempre così purtroppo, e infatti a 20 anni sono andata a vivere da sola. Solo dopo la separazione i rapporti sono migliorati.
Per quanto riguarda mia mamma, io ammiro tantissimo il suo essere mamma ma non il suo essere donna. infatti ho sempre seguito il modello opposto. Ad oggi siamo due donne completamente diverse ma ho costruito con lei negli anni un buon rapporto.
Per quanto riguarda il mio compagno, lui anche all'inizio era un po' pensieroso ma più per le responsabilità che avrebbe dovuto prendersi. Dopo due settimane invece é diventato più consapevole rispetto a me, più dolce, é come se lui ci fosse entrato dentro molto meglio di me. É pratico, é più per "serve questo o quello mi organizzo per farlo avere" è anche fastidioso per quanto rende tutto facile mentre io vedo le cose un po' più complicate.
Quello che mi turba é il fatto che lui ancora non lo abbia detto ai suoi genitori, ha paura che si arrabbieranno. Questo perché i suoi sono molto legati al lavoro, ai soldi, e ha paura che l'arrivo di un bambino possa farli pensare di metterci bastoni tra le ruote in questo senso. A me questa cosa fa davvero molta rabbia, il suo "glielo diremo la settimana prossima" e poi puntualmente non glielo diciamo, sembra come se avessimo ucciso qualcuno! Abbiamo 29 e 35 anni ed io non posso credere che i suoi genitori possano arrabbiarsi come se avessimo 16 anni. É vero non siamo sposati, ma abbiamo una casa, un lavoro, non moriamo di fame e non ci siamo mai fatti mancare nulla, non capisco e non voglio accettare nessuna arrabbiatura da nessuno.
[#6]
Come siamo stati figli si ripercuoterà su come immaginiamo di diventare genitori.
Le allego una lettura dove troverà parecchi spunti di riflessione anche sul trigenerazionale
https://www.valeriarandone.it/articoli/primo-figlio/
Auguri per la sua gravidanza, e ci aggiorni in seguito se le fa piacere.
Le allego una lettura dove troverà parecchi spunti di riflessione anche sul trigenerazionale
https://www.valeriarandone.it/articoli/primo-figlio/
Auguri per la sua gravidanza, e ci aggiorni in seguito se le fa piacere.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 24/04/2017.
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