Sono andato con una donna sposata
[#1]
Gentile utente,
i comportamenti sessuali alla Sua età sono individuali, non ricadono sotto la competenza genitoriale.
Come mai dunque è ".. costretto a dirglielo, son sempre stato un tipo onesto, non ce la farei a tenermelo per me stesso." ?
Forse non riesce a sopportarne il peso da solo,
forse dipende da loro affettivamente,
o che altro?
i comportamenti sessuali alla Sua età sono individuali, non ricadono sotto la competenza genitoriale.
Come mai dunque è ".. costretto a dirglielo, son sempre stato un tipo onesto, non ce la farei a tenermelo per me stesso." ?
Forse non riesce a sopportarne il peso da solo,
forse dipende da loro affettivamente,
o che altro?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
E' la sua "coscienza" infantile a spingerLa;
da adulti il proprio comportamento sessuale non va comunicato ai genitori, e l'onesà non c'entra.
C'è un confine genitori/figli che non va violato, una volta divenuti adulti.
Adulto: forse qui sta il problema.
da adulti il proprio comportamento sessuale non va comunicato ai genitori, e l'onesà non c'entra.
C'è un confine genitori/figli che non va violato, una volta divenuti adulti.
Adulto: forse qui sta il problema.
[#5]
Quello di scaricare lo schifo è un problema Suo,
di sovraccarico emotivo che in qualche modo sente di dover evacuare.
Ma non lo confonda con un obbligo di onestà verso i genitori; loro non c'entrano.
Tenga conto che ogni "rivelazione" al momento alleggerisce,
ma poi deve fare i conti
con i giudizi che gli altri daranno nel tempo a seguire (non sempre benevoli e accettanti) e
con il controllo eventuale che possono esercitare: domande, raccomandazioni, ecc.
Con questi strumenti,
Lei è in grado ora di fare la scelta:
"confessare"?
"tenersi dentro il peso e rifletterci?"
Saluti cordiali.
di sovraccarico emotivo che in qualche modo sente di dover evacuare.
Ma non lo confonda con un obbligo di onestà verso i genitori; loro non c'entrano.
Tenga conto che ogni "rivelazione" al momento alleggerisce,
ma poi deve fare i conti
con i giudizi che gli altri daranno nel tempo a seguire (non sempre benevoli e accettanti) e
con il controllo eventuale che possono esercitare: domande, raccomandazioni, ecc.
Con questi strumenti,
Lei è in grado ora di fare la scelta:
"confessare"?
"tenersi dentro il peso e rifletterci?"
Saluti cordiali.
[#9]
Attribuire la causa ad altri (la ragazza) non Le servirà.
"..Qualche consiglio per come pormi con loro ?.."
Loro, intende i genitori?
Il problema con loro non è "come porsi",
bensì decidere dove sta il confine della privacy tra genitori e figli ultra-ventenni.
E' sufficiente che rilegga quanto ho già espresso precedentemente.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.7k visite dal 23/04/2017.
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