Ansia, sessuologia, insicurezza

Buongiorno

Volevo chiedere consulto in merito ad una situazione di coppia. Sto con un ragazza da circa 5 mesi, lei ha 25 anni e un'infanzia fatta di abbandoni da persone molto vicine a lei, dal canto mio ne ho passate tante, decesso di mio padre (avevo 13 anni) tossicodipendenza dei miei fratelli. L'inizio della relazione è andato benissimo fin quando, dopo un periodo personale di forte stress, lei inizia a cambiare atteggiamento dicendomi di essere una persona flemmatica senza positività e con mancanza di iniziativa. Dato il mio essere ansioso e lei molto aggressiva ed insicura ho preso queste critiche molto male fin quando abbiamo avuto un rapporto dove ho avuto problemi di erezione. Lei mi ha accusato violentemente ma ci siamo chiariti, vedevo però in lei una chiara insoddisfazione che ha portato a lasciarmi per i motivi indicati sopra. Dopo un mese è ritornata e abbiamo passato settimane di passione quasi ogni giorno per più volte. In questo periodo però dovevo sempre impegnarmi a trovare il luogo e il tempo giusto, era insomma una cosa programmata e non proprio spontanea.
Una sera dopo una giornata stressante e la ricerca di un ennesimo spazio per noi, ho avuto un nuovo problema di erezione che ha portato di nuovamente a critiche e pensieri ossessionanti da parte sua. "Ma non mi desideri?" "Non riesco a capire" "siamo tornati al punto di partenza" tutto questo in maniera aggressiva e accusatoria. Abbiamo parlato, ma io sono sempre in perenne stato di ansia anche se lei sembra essere tranquilla, ma soprattutto sembro non avere alcun istinto sessuale anche se lo desidero molto. Io non so cosa mi sta succedendo poiché era tutto perfetto due giorni prima della sciagurata sera. Questa situazione mi ha portato a pensare a problemi di tutti i tipi ( anche organici ) oltre al fatto che posso aver avuto un disinnamoramento. È come se fossi entrato in un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire. Come posso fare per allontanare questi pensieri? Riuscirò poi con la giusta calma a trovare un equilibrio nella relazione oppure dato il carattere della mia partner, per un soggetto ansioso come me sarebbe meglio chiudere i rapporti?
Aspetto una vostra risposta. Grazie mille
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


Gentile utente,

"....È come se fossi entrato in un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire. .."

E' proprio così.
Una défaillance non è poi così strana o grave.
Ma l'atteggiamento della partner è molto importante.
Accuse, dubbi, svalutazione, servono solo ad accrescere l'ansia e la sfiducia in sè,
a perdere la spontaneità,
a creare pensieri e preoccupazioni,
a porre le premesse - dunque - perchè l'evento si ripeta.

Un consulto psico-sessuologico di persona, prima individuale e poi in coppia, potrebbe essere molto utile.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Salve, innanzitutto grazie per la risposta.

Seguirò senza dubbio il suo consiglio in merito alla visita da uno specialista.
Quindi, pensare in maniera incessante alla cosa può portare allo sviluppo di pensieri fuorvianti?
Comunque in merito all'atteggiamento della partner, in questo caso è come se mi trovassi da solo nel risolvere la situazione e questo mi provoca una profonda insicurezza durante l'approccio, poiché è come se fosse un esame da cui può dipendere l'evoluzione della relazione. È una situazione dalla quale posso uscire anche da solo?
Un saluto
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

".. in questo caso è come se mi trovassi da solo...",
no, é peggio, perchè all'esame NON si è da soli,
bensì con l'esaminatore che poi darà un voto.
Perciò in tali situazioni si lavora anche con la partner, affinchè non rivesta questo ruolo.

Mi sembra improbabile poter uscire da solo da questa situazione. La orienterei piuttosto a chiedere aiuto al più presto, in modo da affrontare fin da subito la difficoltà; attendere non La aiuta.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Buona sera,
La sua sessualità sembra essere diventata un compito in classe!

Il pensiero che l'acconpagna si chiama spectatoring, lo troverà nelle letture che le sto allegando

Il primo step è una diagnosi andrò-sessuologica di cui troverà ragguagli in questa lettura

https://www.valeriarandone.it/disfunzioni-sessuali-maschili/sessuologia-andrologia/

Questo è un canale salute, con video intervista tutto sul d.e

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Questo le dovrebbe interessare molto, perché tratta il ruolo della partner ed il suo vissuto

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

È questi trattano la problematica da svariati punti di vista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html-

Ha parecchio materiale per decidere consapevolmente come curarsi.

Auguri per tutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è comprensibile che Lei che scrive sia preoccupato della situazione, ma di solito le problematiche di questo tipo sono problematiche di coppia e non individuali.

Posso chiederLe come mai preferirebbe affrontare da solo il problema? A parte questa problematica, ci sono altre tensioni nella coppia?

Per quanto riguarda l'atteggiamento della Sua ragazza, in terapia di solito aiuta di più una compagna arrabbiata che una rassicurante!

Ha proposto alla Sua ragazza di risolvere la problematica grazie all'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Utente
Utente
Buonasera
Purtroppo lei non verrebbe mai in terapia. Per questo mi sento sopraffatto dall'ansia di non poter fare quello che desidero fortemente e di conseguenza dar spazio s scenari negativi. Vorrei affrontare tutto con più leggerezza come sempre in passato, ma vedo anche questo desiderio scemare e la cosa mi tocca profondamente.

Saluti
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Vada da solo, è già un primo passso.
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