Come comportarsi con un ex fidanzato?

Buonasera a tutti, ringrazio in anticipo quanti coloro mi risponderanno.. Sono circa 9 mesi che non riesco più a condurre una vita serena. Tutto è iniziato quando 9 mesi fa, il mio ex ragazzo, mi ha lasciato,per telefono, dopo una relazione durata 6 anni. Non vorrei dilungarmi troppo, cercherò di individuare i punti fondamentali della vicenda per farvi comprendere cosa può essere successo. Parto col mettere in chiaro che da circa 4 mesi lui era in uno stato di insoddisfazione, in quanto era rimasto deluso dall'esito di un lungo percorso lavorativo per il quale ha dovuto sopportare tante ingiustizie, fare tantissimi sacrifici, nonostante la sua giovane età..A parer mio, la nostra era una bella storia d'amore, avevamo un bellissimo rapporto,di profondo rispetto, questo però ci portava a litigare di rado. Di base siamo due persone abbastanza tranquille e il troppo rispetto, secondo me, ci portava a non litigare per le stupidaggini, ma forse, a 25 anni serve anche quello in una coppia. Lui si è giustificato dicendo di non avere la testa per mettersi anima e corpo in una relazione, che lui vorrebbe che gli battesse il cuore, che deve ritrovare dentro di se la motivazione, che spera di ritrovarmi in futuro, di tornare da me con la mente più serena; ha anche aggiunto nel corso dei mesi precedenti che se immagina una persona con la quale crescere i propri figli, pensa che io sia quella giusta. Durante questi mesi, a cadenza quasi mensile,lui si faceva sentire, mai per telefono, solo per messaggio. Conversazioni lunghissime nelle quali diceva di volermi ma che al momento non ci troviamo, perchè lui è sempre nervoso e questo non è modo di stare con una persona. Peraltro non viviamo neanche nella stessa città, quindi le probabilità di vederci sono pari a 0. Aggiungo che al mio compleanno mi ha fatto gli auguri a mezzanotte, e per me questo è un gesto senza senso, perchè dovrebbe avere questo pensiero? Io ho cercato in tutti i modi di risolvere la cosa, ma lui mi alza proprio dei muri. Mi sono presentata da lui, ogni volta che parlavamo, lo facevocol cuore in mano, ho alternatomomenti in cui ero comprensiva a momenti in cui ero cosiì arrabbiata da prenderlo a parole e mandarlo a F*******. Veramente non so più come comportarmi. L'ultima volta gli ho chiesto di dimenticarsi di me. Io lo penso tutti i giorni, non mi capacito di come non abbia voluto vedermi nè sentire la mia voce in tutti questi mesi, non so se posso fare qualcosa per dargli una scossa o se semplicemente devo rassegnarmi e accettare che lui non mi ami più, perchè succede, le storie d'amore finiscono. Fatto sta, che non riesco più a godermi la vita, penso sempre alla stessa cosa,mi sento attaccata ad un filo..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

sono trascorsi ormai 9 mesi,
e ancora Lei è attaccata a questa storia
in maniera - sembra, a quanto ci dice - unilaterale.

Forse
"... semplicemente devo rassegnarmi e accettare che lui non mi ami più, perchè succede, le storie d'amore finiscono. .." . Ed effettivamente ci sono tutti i "sintomi".

E dunque non rimane che spegnere il cuore, la mente, il cervello, come in
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html ,
gradualmente
ma nell'inevitabilità di quanto succede.

Quindi il titolo
"Come comportarsi con un ex fidanzato?"
potrebbe essere modificato in:
"Come spegnersi con un ex fidanzato?"

Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> mi sento attaccata ad un filo
>>>

Più che un filo sembra una robusta catena, a giudicare dal suo racconto.

Ma lei è stata lasciata da una persona confusa, cambiata e che probabilmente non la ama più. E il passo che probabilmente le manca ancora da fare è appropriarsi del detto "chi non mi vuole non mi merita".

In questi casi il tempo è la miglior medicina e alcuni colleghi parlano di lutto complicato (vale anche per la fine delle relazioni importanti) quando dopo due anni ancora non si è riusciti a farsi una ragione della perdita. Ma a mio modo di vedere 9 mesi sono già più che sufficienti per aver voglia di smettere di soffrire.

Perciò, se non riesce da sola a superare questa fase, può sempre farsi aiutare di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com