I soggetti ansiosi hanno terribilmente terrore dei sintomi

Salve la domanda sembra sin troppo banale....
Come mai tutti i soggetti ansiosi hanno terribilmente terrore dei sintomi di ansia acuta e panico pur sapendo che non si rischia nulla?
Da 5 anni ormai ci convivo e ogni volta è come se fosse la prima.....

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Perché l'ansioso è intanto un timoroso e quindi si circonda di persone che possono permettergli una certa protezione e tranquillità.

Inoltre, l'ansioso non è molto abile a leggere correttamente i sintomi di uno stato ansioso, pertanto ne è molto spaventato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

chi ha sperimentato momenti di intenso malessere provocato dall'ansia ne è naturalmente impaurito e teme che tali momenti si ripropongano di nuovo.
Questo accade con qualsiasi brutta esperienza, se ci pensa bene.

Banalmente, per fare un esempio, chi ha avuto un'indigestione mangiando un certo alimento non vi si accosterà più serenamente, pur sapendo che nella peggiore delle ipotesi potrà stare male, ma non morire.

La stessa cosa accade con l'ansia e gli attacchi di panico: chi ha sperimentato momenti molto brutti a causa dell'ansia teme naturalmente di trovarsi di nuovo in quella stessa situazione pur sapendo - sul piano razionale - che non vi è pericolo di morte.
La sensazione di essere sul punto di morire che compare nel corso dell'attacco di panico è però reale e lascia spesso un segno indelebile in chi l'ha provata.

Ci vuole raccontare qualcosa in più di sé e della sua storia?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Non sempre....
Nel mio caso specifico, dopo anni di psicoterapia senza successo sul problema, L ansia e il panico è comparso nel momento in cui nel corso degli anni avevo sviluppato la certezza di non provare nessun timore è insicurezza nella vita privata e lavorativa.Ora invece L ansia mi rende insicuro quasi su tutto....
Certo la paura per le malattie è sempre stata una mia caratteristica.....
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quali sono gli obiettivi terapeutici di questa psicoterapia che sta facendo o che ha fatto?
[#5]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
È stata non lo è più dopo quasi 3 anni. Più che altro di tipo analitico scovando sul passato e lutto familiari in giovane età, training autogeno senA successo. Un espeeienza sicuramente che mi arricchito ma non ha risolto il problema principale quindi i farmaci sono quelli che in questo momento aiutano di più seguito da specialisti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Attualmente quindi Lei è seguita da uno psichiatra?
[#7]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Sì certo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha apprezzato dei miglioramenti con la terapia impostata dallo psichiatra?
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Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
La sintomatologia negli anni è cambiata, curato inizialmente per attacco di panico e poi ad oggi per ansia generalizzata, non ho ancora raggiunto la tranquillità voluta.
Avevo anche iniziato la terapia breve strategica di Nardone ma troppo paradossale che mal si addice al mio carattere e quindi abbandonata.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In che senso? Quali prescrizioni aveva ricevuto?
[#11]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Puntare L orologio ogni ora e controllare se c era ansia, tachicardia, mal di testa, ECC. O annotare a inizio giornata cosa mi sarei aspettato ipotizzando tutte le scene più ansiose possibili
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In effetti, tornando alla Sua domanda inziale, è indispensabile imparare a "leggere" correttamente la sintomatologia e a comportarsi di conseguenza.

In linea generale, nei disturbi d'ansia non è necessario andare a scavare nel passato del pz alla ricerca di cause che potrebbero aver determinato l'attuale disagio; molto spesso il problema è nelle convinzioni del pz e nelle strategie disfunzionali che il pz stesso tenta di mettere in atto per cercare di tenere a bada il problema. In questo modo, infatti, il pz non fa altro che peggiorare la situazione. Quindi bisogna lavorare sulle convinzioni e sul riconoscimento delle emozioni, in modo da leggerle bene e non spaventarsi.

Cordiali saluti,
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non tutti i casi sono uguali e molte volte le terapie (tutte, senza eccezione) non durano poco perché le cause dei problemi risalgono a decenni prima (come il lutto al quale accenna) e la personalità si è strutturata nel tempo "attorno" ad esse.

Magari lei ha interrotto prematuramente la terapia, magari la frequenza delle sedute era troppo scarsa, magari quello psicoterapeuta non era giusto per lei.

Da quanto dice suppongo che abbia già all'epoca consultato più di uno psicologo, dal momento che risulta difficile pensare che nel corso di una psicoterapia che lei definisce "analitica" le sia stato insegnato il Training Autogeno.
Anche riguardo a quest'ultimo, se i problemi sono radicati e risalenti a decenni prima non fa miracoli, ma se è eseguito correttamente e quotidianamente (almeno 2 volte al giorno, meglio 3) dà in genere buoni risultati non certo sulle cause, ma almeno sulle conseguenze (i sintomi).

Francamente le suggerirei di scegliere la psicoterapia che preferisce e di portarla avanti per tutto il tempo necessario e con la frequenza necessaria, se è quello che occorre ora e la via farmacologica non le sta dando risultati soddisfacenti.

Se fosse stato aiutato da piccolo (mi riferisco sempre al lutto, non sapendo altro di lei) ora non sarebbe a questo punto, ma bisogna fare i conti con quella che è la realtà di oggi.
[#14]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Quello che ho potuto apprendere in questi anni è il modo in cui ci poniamo le domande sui disturbi psicosomatici.
Tralasciando L infanzia, la vera domanda è: cosa mi vuole comunicare il panico e L ansia?
Sicuramente qualcosa di me che non viene espressa pienamente.
Su quello ci lavoro da anni ormai con buoni risultati sono cambiato tanto in meglio grazie alla psicoterapia e alle cure.Sono sempre stato un tipo ansioso ma ormAi da anni la valvola dell ansia è incontrollabile.
Il vero problema sono i sintomi....spaventosi.se non accetti la paura dei sintomi ansiosi la paura cresce. Ma ad oggi non ci riesco.A primo accenno cado nello sconforto e mi abbatto.
Da sempre perfezionista sull alimentazione , sport, ECC.. ma oggi sono diventato più insicuro del mio corpo non riesco a fare una corsa per paura della tachicardia.
[#15]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Chiaramente la sola terapia farmacologica non le serve a stare meglio.
Per questo le suggerisco di tornare in psicoterapia e magari anche di riparlare dei farmaci con il suo psichiatra, visto che quello che sta assumendo non sembra esserle d'aiuto.
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