Sento che qualcosa non va nella mia testa.

Salve, scrivo perché sono in un periodo della mia vita che pensavo di aver passato con l'adolescenza, ma ora a 22 anni, succede di nuovo. Premetto che non ho avuto una delle infanzie più semplici del mondo (mamma depressa ed ipocondriaca, papà assente, alcolista e tossico) questi problemi però con l'avanzare della mia età non mi sono sembrati veri problemi. Mi spiego meglio, se dovessero chiedermi "hai avuto una bella infanzia?" Risponderei "certo", nonostante vicende che mi hamno segnato (come polizia in casa, o l'essere cacciati di casa da mio padre a giorni alterni). Ora qualsiasi cosa succede di brutto nella mia vita tendo ad ignorarla, la sminuisco, diventa un salto all'ostacolo, il problema per quanto grande sia, soprattutto se in famiglia, lo vedo tramite una lente mentale che lo rende opaco, e quindi poco reale. È come se lo metabolizzassi senza però esaminarlo. Per esempio ho sempre avuto paura della solitudine, una paura folle che ora ignoro, tranne qualche volta al mese che si rovescia in tutta la sua forza e mi fa chiudere in casa, scoppio in un pianto dirotto ed isterico mentre nel cervello urla solo la frase "Sei sola", ma poi passa. Dura dai 10 minuti a 1 massimo due ore, è un appuntamento fisso di 2 volte al mese circa questo crollo mentale, ma subito riesco a ritornare ad ignorare il problema, inoltre una cosa grave che mi sta rovinando la vita è la mia incapacità di portare a termine le cose. Ho lasciato l'università due volte, due volte il lavoro, ho cambiato città 3 volte, ho iniziato un percorso di terapia ma è durato una seduta, ho un vuoto dentro, non capisco chi sono e cosa voglio ne da me ne dalle persone. A volte amo chi mi circonda a volte mi sforzo di farmeli piacere perché non voglio restare da sola, e allo stesso tempo faccio di tutto per allontanarle. Quello che mi chiedo è soprattutto come possa io trovare pace nella mia testa, perché mi sento totalmente stravolta dalle emoZioni contrastanti e dalla ricerca spasmodica di un percorso che non trovo. Distruggo realmente tutto ciò che la vita mi offre, relazioni, amicizia, lavoro. Mi sento in balia degli eventi che mi accadono, ho ripreso a modermi le braccia fino ai lividi, lo facevo a 17 anni, mi aiuta quando sento che i pensieri vanno per conto loro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

purtroppo lei ha avuto una vita difficile e i segni di quello che ha passato si concretizzano nel suo malessere e nei segni che lei si lascia fisicamente, mordendosi, come se fosse colpa sua questo sentimento di solitudine e il sentirsi non desiderabile e non amabile dagli altri.

Ha cercato di difendersi come ha potuto, mettendo da parte le emozioni che quello che ha vissuto le provoca e sminuendone la portata, ma tutto ciò che non è stato risolto ritorna ed è per questo motivo che lei ora ha l'impressione di essere tornata indietro di anni.

Dal punto di vista psicodinamico si può dire che la sua mente inconscia le stia urlando che è il momento di fare qualcosa per sé stessa e di farsi aiutare, perché ha un passato pesante e non può superarlo semplicemente mettendolo da parte.
L'instabilità che riscontra in ogni ambito può essere risolta, ma solo lavorando adeguatamente su ciò che provoca i suoi problemi.
Ci pensi!

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Rosalba Valenza Psicologo 21
Buongiorno,
concordo con la collega, lei ha avuto una vita difficile, in cui le persone che dovevano aiutarla a crescere, a diventare capace di gestire le emozioni, ad imparare ad affrontare i problemi della vita non hanno potuto farlo, a causa di debolezze e fragilità loro.
Lei ha trovato delle strategie per andare avanti, come l'evitamento del problema, la messa da parte delle situazioni difficili, il non pensare, il mordersi le braccia che è un modo per nascondere un dolore interiore con uno fisico, ma è anche un modo per uscire da quel sentirsi anestetizzata che a volte si può sperimentare. Un modo per riprendere contatto con se stessi, però è un modo che fa male.
Le sue difficoltà a mantenere gli studi o il lavoro, potrebbero indicare una certa difficoltà a mantenre relazioni e responsabilità sul lungo periodo.
Lei non ha avuto una vita stabile, e forse per questo è difficile sperimentare la stabilità oggi.
Quello che mi sento di consigliarle è di farsi aiutare da un collega, per gestire questo senso di vuoto che ha dentro, ha bisogno di qualcuno che stia con lei e che la sostenga.
Un caro saluto

Dr. Rosalba Valenza
psicologa-psicoterapeuta