Rapporti interpersonali
Salve,
vorrei capire perché quando si manifestano gentilezza e disponibilità alcune persone ti considerano "ritardato" e ti guardano come se non fossi normale, quando poi prendi una certa distanza emotiva xche comunque stupidi non si è ci rimangono pure male o pensano : " ecco non è cosi gentile e sincera come vuole farti credere" come se l essere gentili e disponibile dovesse x forza di cose andare di pari passo con l essere stupidi ..
mi chiedo xche nonostante non sia una bellezza invidiabile, il gentil sesso, salvo alcune persone intelligenti, manifestino una forma di astio nel modo di fare o di parlare, anche se mi pongo in maniera discreta e non invadente, mentre così mai non è con gli uomini, manifestano gentilezza e rispetto e simpatia.
molte volte mi sento un po triste, perché mi reputo nonostante i miei difetti, una persona comunque rispettosa nei confronti degli altri, senza mai far " pesare " i miei successi, le gioie e altre cose belle della mia vita, soprattutto se davanti a me c è una persona che non li vive..
mi reputo una persona sensibile ed intelligente per cui non capisco proprio questi atteggiamenti, che a volte riesco a ignorare altre volte mi pesano e non sopporto più l inadeguatezza assurda manifesta in questi individui...
sono io sbagliata?
Grazie a chi vorrà rispondermi
vorrei capire perché quando si manifestano gentilezza e disponibilità alcune persone ti considerano "ritardato" e ti guardano come se non fossi normale, quando poi prendi una certa distanza emotiva xche comunque stupidi non si è ci rimangono pure male o pensano : " ecco non è cosi gentile e sincera come vuole farti credere" come se l essere gentili e disponibile dovesse x forza di cose andare di pari passo con l essere stupidi ..
mi chiedo xche nonostante non sia una bellezza invidiabile, il gentil sesso, salvo alcune persone intelligenti, manifestino una forma di astio nel modo di fare o di parlare, anche se mi pongo in maniera discreta e non invadente, mentre così mai non è con gli uomini, manifestano gentilezza e rispetto e simpatia.
molte volte mi sento un po triste, perché mi reputo nonostante i miei difetti, una persona comunque rispettosa nei confronti degli altri, senza mai far " pesare " i miei successi, le gioie e altre cose belle della mia vita, soprattutto se davanti a me c è una persona che non li vive..
mi reputo una persona sensibile ed intelligente per cui non capisco proprio questi atteggiamenti, che a volte riesco a ignorare altre volte mi pesano e non sopporto più l inadeguatezza assurda manifesta in questi individui...
sono io sbagliata?
Grazie a chi vorrà rispondermi
[#1]
Gentile Utente,
comprenderà che una domanda formulata in modo molto generico non può che ricevere una risposta molto generica: sarebbe gentile da voler raccontare che cosa Le è successo e con chi, perché quello che Lei descrive non è una regola che vale sempre...
Cordiali saluti,
comprenderà che una domanda formulata in modo molto generico non può che ricevere una risposta molto generica: sarebbe gentile da voler raccontare che cosa Le è successo e con chi, perché quello che Lei descrive non è una regola che vale sempre...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa
è vero non è una regola che vale sempre, ma non avevo in mente una situazione particolare che mi è successa, ma a piccoli gesti nel quotidiano che vivo spesso.
La persona gentile e disponibile viene vista con sospetto, perché non può essere tale senza un doppio fine.
Oppure viene cercata solo in caso di necessità.
Quando mi relazione con persone che x me godono di una buona autostima osservo sorrisi, gentilezza, sguardi sinceri e serenita, in effetti sono alla ricerca di questo tipo di persone di cui circondarmi, che mi facciano stare bene con me stessa, che mi diano stimoli x imparare da loro e che non mi snaturino nel mio essere.
Al corso di danza che frequento ad esempio mi sono posta sin da subito in maniera amichevole e solare, con tanta voglia di cominciare e imparare, sono sempre allegra e gioisa dentro (non casinara), ma serena, all'inizio tutte sembrano amiche, regna l'entusiasmo, poi passano i mesi arrivano i risultati e anche gli sguardi storti, i gruppetti, e guarda caso le più scarse sono sempre più simpatiche, più incluse, più tutto.
Personalmente non sono li x fare circolo, ma x imparare, ma osservo alcune dinamiche che si ripetono: gentilezza vista come secondo fine, allegria e solarità invidiate. .
Questo era solo un esempio.
Non sono una persona che fa paragoni con altri cerco di raggiungere i miei risultati concentrandomi sui miei punti forti.
Sono anche io a tratti molto insicura, ma non scarico le mie insicurezze o le mie negativita sugli altri, semplicemente mi metto in disparte e non impongono la mia persona, faccio la mia vita e basta e forse è questo che da fastidio?
Grazie
è vero non è una regola che vale sempre, ma non avevo in mente una situazione particolare che mi è successa, ma a piccoli gesti nel quotidiano che vivo spesso.
La persona gentile e disponibile viene vista con sospetto, perché non può essere tale senza un doppio fine.
Oppure viene cercata solo in caso di necessità.
Quando mi relazione con persone che x me godono di una buona autostima osservo sorrisi, gentilezza, sguardi sinceri e serenita, in effetti sono alla ricerca di questo tipo di persone di cui circondarmi, che mi facciano stare bene con me stessa, che mi diano stimoli x imparare da loro e che non mi snaturino nel mio essere.
Al corso di danza che frequento ad esempio mi sono posta sin da subito in maniera amichevole e solare, con tanta voglia di cominciare e imparare, sono sempre allegra e gioisa dentro (non casinara), ma serena, all'inizio tutte sembrano amiche, regna l'entusiasmo, poi passano i mesi arrivano i risultati e anche gli sguardi storti, i gruppetti, e guarda caso le più scarse sono sempre più simpatiche, più incluse, più tutto.
Personalmente non sono li x fare circolo, ma x imparare, ma osservo alcune dinamiche che si ripetono: gentilezza vista come secondo fine, allegria e solarità invidiate. .
Questo era solo un esempio.
Non sono una persona che fa paragoni con altri cerco di raggiungere i miei risultati concentrandomi sui miei punti forti.
Sono anche io a tratti molto insicura, ma non scarico le mie insicurezze o le mie negativita sugli altri, semplicemente mi metto in disparte e non impongono la mia persona, faccio la mia vita e basta e forse è questo che da fastidio?
Grazie
[#3]
"faccio la mia vita e basta e forse è questo che da fastidio?"
Potrebbe. C'è modo e modo di entrare in relazione con gli altri e, se Lei ad esempio talvolta è un po' insicura, potrebbe essere fraintesa dagli altri e sembrare un po' distaccata o scocciata di stare con gli altri.
Le viene anche rimandato da altre persone che fa la Sua vita e basta e arreca fastidio in questo modo?
Potrebbe. C'è modo e modo di entrare in relazione con gli altri e, se Lei ad esempio talvolta è un po' insicura, potrebbe essere fraintesa dagli altri e sembrare un po' distaccata o scocciata di stare con gli altri.
Le viene anche rimandato da altre persone che fa la Sua vita e basta e arreca fastidio in questo modo?
[#4]
Utente
Qual è allora il modo più positivo e vantaggioso di relazionarsi con gli altri in questi casi?
Non mi piace snaturarmi x elemosinare attenzioni di cui posso fare benissimo a meno, ne tanto meno impormi a tutti i costi, sto imparando a non farmi scalfire dalle negatività altrui, perché sto imparando ad amarmi e a considerarmi degna di rispetto e amore quanto gli altri, sto imparando ad accrecere la mia autostima, con questo non intendo dire che mi comporto da stronza perche non è nella mia natura, non amo gli scontri, ma questa consapevolezza interiore emerge, e ha un prezzo da pagare evidentemente... prezzo che devo imparare a gestire meglio?
Alla sua domanda non saprei rispondere, nessuno direttamente me lo dice, mia sorella mi diceva :" si vede che tu sei felice serena fai la tua vita...", ma non in tono critico, parlando della sua di vita in generale, poco soddisfacente dal lato affettivo.
Non saprei..
Non mi piace snaturarmi x elemosinare attenzioni di cui posso fare benissimo a meno, ne tanto meno impormi a tutti i costi, sto imparando a non farmi scalfire dalle negatività altrui, perché sto imparando ad amarmi e a considerarmi degna di rispetto e amore quanto gli altri, sto imparando ad accrecere la mia autostima, con questo non intendo dire che mi comporto da stronza perche non è nella mia natura, non amo gli scontri, ma questa consapevolezza interiore emerge, e ha un prezzo da pagare evidentemente... prezzo che devo imparare a gestire meglio?
Alla sua domanda non saprei rispondere, nessuno direttamente me lo dice, mia sorella mi diceva :" si vede che tu sei felice serena fai la tua vita...", ma non in tono critico, parlando della sua di vita in generale, poco soddisfacente dal lato affettivo.
Non saprei..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 16/04/2017.
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