Attratto da mia cugina
Buonasera Dottori, ho un grosso problema che mi attanaglia da qualche anno. Non so bene il motivo ma mi sento sessualmente attratto da mia cugina. Premetto che ho quasi 32 anni e lei invece 22, e questa attrazione è nata non appena ha iniziato a superare la maggiore età.
Prima era un semplice affetto, ma con il passare del tempo è aumentato ed ho paura delle mie emozioni.
Forse tutto questo è nato perché non ho una grande attività sessuale, ed ho sempre avuto problemi a relazionarmi con il sesso opposto.
Purtroppo questo blocco è nato a causa di un abuso all'età di 8/10 anni che ho ri-scoperto andando dalla mia psicologa.
Ho sempre avuto difficoltà ad avere rapporti con le persone, anche i gesti affettuosi sono sempre stati difficili e fastidiosi da dare e ricevere.
Recentemente una ragazza che conosco mi ha definito "un iceberg".
Non sono vergine ma l'unico mio rapporto sessuale è stato "quasi obbligato" da dei miei amici con una prostituta. Non riesco ad avere rapporti con le donne poiché mi vedo brutto, poco interessante e patetico, questo è dovuto anche da un operazione al cuore subita a 3 anni che mi ha sempre fatto sentire inferiore a tutti.
Ora sono disperato, più cerco di non pensare a mia cugina e più ci penso, più voglio evitare di avere qualsiasi contatto e più il mio cuore, il mio istinto fa il contrario. La cosa che ancora più mi spaventa è che lei mi sembra anche lievemente interessata, perché tiene molto a me ed ha sempre tentato nel tempo di avere dei contatti fisici. Oltretutto al matrimonio di mio cugino ho notato che mi osservava spesso, ed anche io la guardavo !
Vorrei parlarne con il mio psicologo ( che mi sta curando per degli attacchi di panico e depressione da quasi 2 anni) ma ho paura di essere preso per pazzo o per depravato.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio possiate darmi.
Giovanni.
Prima era un semplice affetto, ma con il passare del tempo è aumentato ed ho paura delle mie emozioni.
Forse tutto questo è nato perché non ho una grande attività sessuale, ed ho sempre avuto problemi a relazionarmi con il sesso opposto.
Purtroppo questo blocco è nato a causa di un abuso all'età di 8/10 anni che ho ri-scoperto andando dalla mia psicologa.
Ho sempre avuto difficoltà ad avere rapporti con le persone, anche i gesti affettuosi sono sempre stati difficili e fastidiosi da dare e ricevere.
Recentemente una ragazza che conosco mi ha definito "un iceberg".
Non sono vergine ma l'unico mio rapporto sessuale è stato "quasi obbligato" da dei miei amici con una prostituta. Non riesco ad avere rapporti con le donne poiché mi vedo brutto, poco interessante e patetico, questo è dovuto anche da un operazione al cuore subita a 3 anni che mi ha sempre fatto sentire inferiore a tutti.
Ora sono disperato, più cerco di non pensare a mia cugina e più ci penso, più voglio evitare di avere qualsiasi contatto e più il mio cuore, il mio istinto fa il contrario. La cosa che ancora più mi spaventa è che lei mi sembra anche lievemente interessata, perché tiene molto a me ed ha sempre tentato nel tempo di avere dei contatti fisici. Oltretutto al matrimonio di mio cugino ho notato che mi osservava spesso, ed anche io la guardavo !
Vorrei parlarne con il mio psicologo ( che mi sta curando per degli attacchi di panico e depressione da quasi 2 anni) ma ho paura di essere preso per pazzo o per depravato.
Vi ringrazio per qualsiasi consiglio possiate darmi.
Giovanni.
[#1]
Gentile utente,
lei porta un vissuto molto ricco di eventi e situazioni particolari, sicuramente legati al al panico e alla depressione che dice di vivere e che sta trattando con il suo psicologo; e probabilmente anche l'attrazione che dice di avere per sua cugina ha dei collegamenti con le sue esperienze relazionali ed il suo approccio al mondo della sessualità.
Parlarne con il suo psicologo è una buona decisione, non penso che lui potrebbe esprimere un qualche giudizio di sorta e/o considerarla un depravato. E' un professionista e mi sembra di capire che la sta aiutando, quindi stia sereno al riguardo, fa tutto parte del suo percorso.
Cordialmente,
lei porta un vissuto molto ricco di eventi e situazioni particolari, sicuramente legati al al panico e alla depressione che dice di vivere e che sta trattando con il suo psicologo; e probabilmente anche l'attrazione che dice di avere per sua cugina ha dei collegamenti con le sue esperienze relazionali ed il suo approccio al mondo della sessualità.
Parlarne con il suo psicologo è una buona decisione, non penso che lui potrebbe esprimere un qualche giudizio di sorta e/o considerarla un depravato. E' un professionista e mi sembra di capire che la sta aiutando, quindi stia sereno al riguardo, fa tutto parte del suo percorso.
Cordialmente,
Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com
[#2]
Concordo con il Collega, parli col suo psicoterapeuta col quale certamente avrà anche analizzato le cause di questo suo sentirsi inferiore, poco valutato, l'operazione al cuore avuta a tre anni , mi pare ampiamente superata, non le ha impedito di crescere , studiare, avere amici, mi pare che Lei è il più attivo critico di sè stesso.. quanto all'attrazione per la cugina, non è così drammatica, nè infrequente questa cosa.. non precipiti, anticipatamente nei sensi di colpa , ne' nell'autosqualifica.. è tutto in fieri, a livello di pensiero, emozioni, può darsi che ne nasca una storia, ma anche no, intanto calma e vediamo di dare alla vita il tempo di far accadere delle cose.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio dottori per le cortesi risposte. Purtroppo sono abbastanza abbattuto da questo mio stato d'animo. Il non relazionarmi per colpa di questa sensazione di diversità oramai pluriventennale. Il mio attuale psicologo mi sta aiutando ma delle volte ho come l'impressione di non superare mai questi ostacoli. Ad esempio il mio relazionarmi con le donne che non riesco a superare, non ho mai avuto una ragazza, si ho avuto ed ho delle conoscenze ma ho dovuto sempre mascherare tutto per non far intravedere questa mia problematica. Lo stupro purtroppo credo abbia inciso tantissimo anche perché era stata mia sorella, la cosa naturalmente non ho mai avuto il coraggio di dirlo alla mia famiglia per paura di creare ulteriori danni.
[#4]
L'abuso che ha subito può aver inciso o meno, non è detto. Questo dovrebbe essere lo psicologo a valutarlo e, nel caso, fornire aiuto in tal senso. Forse il problema nell'immediato è rappresentato dagli attacchi di panico, ma forse nella sua terapia c'è bisogno anche di altro.
Per acquisire maggiore abilità dal punto di vista sociale il suo psicologo dovrebbe fornirle degli strumenti pratici per la vita di tutti i giorni, delle indicazioni su cosa fare. Non si possono superare l'essere impacciati e la timidezza solo riflettendo e parlandone in seduta.
Alla luce di tutto ciò il problema di sua cugina lo vedrei come conseguente e di portata minore rispetto al resto. Credo cioè sia corretta la sua riflessione:
>>> Forse tutto questo è nato perché non ho una grande attività sessuale, ed ho sempre avuto problemi a relazionarmi con il sesso opposto
>>>
Quando il "materiale da relazione" scarseggia, si può rivolgere lo sguardo entro le mura domestiche.. ma è chiaro che si tratta di un ripiego, di un maladattamento.
Riassumendo questi sono i passi che potrebbero essere necessari:
1) Parlare al dottore dei suoi sentimenti, senza timore dato che lo psicologo è preparato per accogliere qualunque sofferenza o difficoltà di tipo emotivo.
2) Stabilire se l'abuso stia causando effettivamente un dolore nel presente (tipo disturbo da stress post-traumatico). In tal caso, lavorare per risolvere ed elaborarlo.
3) Insistere sull'apprendimento di abilità sociali pratiche.
4) Curare il disturbo da panico parallelamente.
Per acquisire maggiore abilità dal punto di vista sociale il suo psicologo dovrebbe fornirle degli strumenti pratici per la vita di tutti i giorni, delle indicazioni su cosa fare. Non si possono superare l'essere impacciati e la timidezza solo riflettendo e parlandone in seduta.
Alla luce di tutto ciò il problema di sua cugina lo vedrei come conseguente e di portata minore rispetto al resto. Credo cioè sia corretta la sua riflessione:
>>> Forse tutto questo è nato perché non ho una grande attività sessuale, ed ho sempre avuto problemi a relazionarmi con il sesso opposto
>>>
Quando il "materiale da relazione" scarseggia, si può rivolgere lo sguardo entro le mura domestiche.. ma è chiaro che si tratta di un ripiego, di un maladattamento.
Riassumendo questi sono i passi che potrebbero essere necessari:
1) Parlare al dottore dei suoi sentimenti, senza timore dato che lo psicologo è preparato per accogliere qualunque sofferenza o difficoltà di tipo emotivo.
2) Stabilire se l'abuso stia causando effettivamente un dolore nel presente (tipo disturbo da stress post-traumatico). In tal caso, lavorare per risolvere ed elaborarlo.
3) Insistere sull'apprendimento di abilità sociali pratiche.
4) Curare il disturbo da panico parallelamente.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.5k visite dal 13/04/2017.
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