Crisi di pianto

Buongiorno dottori,sono una ragazza di 30 anni fidanzata da 9 anni a distanza.Con lui ci vediamo spesso, circa una volta al mese per 10 gg. Quest'anno ci dovevamo sposare ma a causa del lavoro precario lui il giorno dopo che avevamo bloccato la data era strano e gli sono venute delle crisi di pianto,non riposava più la notte,era nervoso...e cosi io ho deciso di non farlo stare male e di non sposarci,ma cosi mi sono rovinata io..da quando ha avuto quel comportamento non sono più la stessa con lui,sono sempre affettuosa e dolce..ma dentro al mio cuore si è spezzato qualcosa!Ora abbiamo fissato la data per il prossimo anno ma io non sono felice,cioè ho paura che mi rimanda di nuovo.Ho spesso crisi di pianto,sia per tristezza che per nervosismo,sia in pubblico che da sola.Inoltre, essendo che siamo distanti, dormo spesso a casa sua e di conseguenza con i suoi genitori..e passo la maggior parte del tempo con loro perché lui lavora.Per tanti anni ho sopportato dei comportamenti che non mi piacevano,ma ora non ce la faccio più.Già l'anno scorso ero al limite e mi volevo sposare cosi da non avere più il peso di questa situazione:distanza/genitori..e ora che ha rimandato al prossimo anno non so se riesco a sopportare..sono stata sempre una ragazza dolce,educata,gentile,sensibile..ma ultimamente sono nervosa,rispondo ai suoi genitori(cosa che non mi sono MAI permessa di fare perché i miei genitori,fortunatamente,mi hanno insegnato l'educazione).L'altro giorno sono ritornata qui,nella sua città,e ci sono stati dei comportamenti dei suoi che non mi sono andati bene,alcune parole che mi hanno fatto male e "cose" che mi danno fastidio..cosi mi sono innervosita e sono scoppiata a piangere..lui mi ha chiesto che avevo e dal nervoso gli ho detto tutto:che non mi trovo bene con i suoi(spiegandone i motivi), che ho il cuore spezzato ecc..Credo che sto vivendo una situazione che il mio corpo non sopporta ( se avete modo di guardare ho avuto diverse operazioni ed ho l'epilessia -che non accetto). Mi sento in colpa per essermi sfogata con lui, perché sono pur sempre i suoi genitori..ma lo amo ed è l'unico con cui mi trovo bene a parlare e a cui racconto tutto,perché non mi ritengo di avere veri amici. Volevo sapere che ne pensate sia del suo comportamento sia del mio?!Ah dimenticavo di dirvi che sono gelosa di mia suocera..perché vedo che lui mostra più affetto a lei..(e pure questo sa lui) per esempio a volte va e gli fa un massaggio invece a lui sono sempre ad avvicinarmi io..e questo mi fa star male,infatti cerco sempre di cambiare stanza per non vedere.Nemmeno le altre mie cognate si trovano bene con i nostri suoceri,ma io,a differenza loro,li vivo quotidianamente.Cosa posso fare?Ho cercato di far finta di niente,ma non riesco più!Ho paura pure che questo può rovinare il rapporto con il mio fidanzato.Il prossimo anno verrò a vivere da lui e mi causa un po di tristezza.A volte mi capita di pensare di voler stare male(incidente..)cosi da avere più attenzioni da lui.
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Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7
Gentile Utente,
Quello che traspare tra le righe è una sorta di costante (almeno apparente) "mettersi in secondo piano".
Soffocare i propri desideri, parole, sentimenti e aspettative per andare incontro all'altro e non perderlo.
Finendo magari poi per stare male, appunto, anche fisicamente.
Lei ha tutto il diritto di essere se stessa e reclamare i Suoi diritti di compagna, con aspirazioni, punti di vista, sogni ed emozioni.
Mi pare, magari sbagliandomi, che vi sia da parte Sua un "sacrificio" costante per mantenere un equilibrio che però sembra reggersi su una infelicità.
Si sente compresa dal Suo compagno?
Ha mai parlato, veramente e profondamente con lui?
Sul cosa desidera e cosa le fa male (rapporto coi suoceri compreso)?
Ha mai pensato di cercare l'aiuto di qualcuno per trovare se stessa, i propri confini e identità, e reclamarli nel rispetto reciproco?
Mi sembrano istante importanti in visione di un futuro condiviso...
Soprattutto è molto indicativo che Lei arrivi a "desiderare" di star male per avere quelle attenzioni che sono Suo diritto a priori...
Cari saluti...

dr.ssa Alessia Ghisi Migliari

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Utente
Utente
Gentile dr.ssa,
La ringrazio per la sua risposta. Ha detto proprio bene: il mio è un "sacrificio" che faccio per amore. Con lui parlo sempre di quelli che mi da fastidio, che non mi piace... ma molte volte cerco di trattenermi per non ferirlo, perché lo vedo molto attaccato ai suoi genitori e qualche volta che mi sono sfogata dicendogli qualcosa ho visto che ci è rimasto male. Quindi meglio dirgli le cose e farlo rimanere male? O meglio tenermi le cose per me?
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Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7
Gentile Utente,
Lei abbina l'essere profondamente onesta col Suo compagno (una delle poche persone con cui dovremmo sentirci davvero liberi) al concetto di ferirlo.
Il che può essere: potrebbe sentirsi ferito, vero, ma l'alternativa quale è?
Che lei continui a star male tacendo, risentendone dal punto di vista fisico, stando zitta tutta una vita?
Inoltre parlargli apertamente è un modo per vedere se il Suo essere ferito è un "dar retta" ai suoi genitori o dare valore anche alla Sua opinione.
Come tutti, Lei merita nella coppia dignità e rispetto.
La vita può delle volte già essere dura senza doversi prostrare e farsi del male in un circolo di persone che dovrebbero essere o saranno la nostra famiglia.
Un conto piccolo screzi inevitabili (la famiglia è un sistema complesso), un conto un perpetuo venire in secondo piano.
Quindi direi che un dialogo aperto, e magari, se posso permettermi, un piccolo lavoro su se stessa per aumentare la Sua autostima potrebbero essere utili.
Sovente chi sta un passo indietro, nel silenzio, ha poca considerazione della propria persona, dei propri diritti e della propria identità.
Valorizzi anche se stessa e il proprio dolore. Per quanto nobile e ovvio sia pensare alla pena del Suo compagno, non si scordi di se stessa.
Al posto che retrocedere, non sarebbe più bello camminare fianco a fianco?
E per questo risultato serve, difficile e da costruire, trasparenza e consapevolezza di potersi esprimere.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie mille.
Cercherò di migliorare e se è necessario poi andrò da un psicologo.
Buona giornata e buona pasqua
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Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7
Grazie e ricambio. E tanti auguri per tutto!