Cambiare o no facoltà?

Salve,
Sono una ragazza di 20 anni e sono al primo anno di università,studio turismo ma sono molto demotivata, sono in un periodo di 'crisi' che va avanti da mesi oramai e mi sento bloccata. Ho scelto turismo perchè non ho passato il test di ingresso di design, ho guardato i programmi delle varie facoltà e forse sono stata influenzata anche dal fatto che due mie amiche avessero scelto questa facoltà, poi hi visto che il programma mi piaceva e ho scelto questo corso. I primi mesi sono andati bene ,seguivo le lezioni e forse non ero ancora entrata nella mentalità dell'università, io e le mie amiche prendevamo le cose molto ' alla leggera'; cmq non avevo perplessità riguardo al corso. Da pochi mesi però sono assalita da dubbi riguardo a questa facoltà. Mentre sono a lezione mi vengono un sacco di pensieri e penso che questa facoltà non fa per me , che le materie non mi interessano davvero e che non voglio diventare una guida turistica o lavorare in un albergo , un'agenzia di viaggi, un hotel o un museo. Sono sempre stata una persona molto indecisa e faccio fatica a portare a termine quello che comincio ma soprattutto all'inizio di un qualsiesi progetto che comincio parto con molto entusiasmo ma dopo tutto l'entusiasmo scema. Alla fine della scuola mi son presa un anno sabbatico per pensare a cosa volevo fare e ho scelto design perchè pensavo fosse quello che volevo ma quando non ho passato il test sono stata ' sollevata' perchè mi son resa conto che non sarebbe stata la facoltà giusta per me. Adesso la penso allo stesso modo con turismo; ho fatto solo un esame e non mi son presentata a due esami che volevo dare perchè ho studiato pochissimo, quando mi mettevo a studiare alla fine non concludevo niente perchè le materie non mi piacevano più di tanto e pensavo fossr inutile studiare qualcosa che non mi sarebbe servito x il lavoro e che non mi piaceva neanche. Il problema è che non ho una vera passione come molti ragazzi oppure non sogno di fare un determinato lavoro... mi interessano certe materie rispetto ad altre, questo si, mi appasiona e affascina da sempre la psicologia o le materie legate alla psicologia e materie che riguardano le relazioni fra gli esseri umani, la filosofia e la letteratura e anche le lingue, l'arte , mi piacciono ma non ho una vera e propria 'passione' di quelle per le quali faresti qualsiesi sacrificio pur di realizzarle. So di sicuro che mi piacerebbe lavorare all'estero e mi piacerebbe lavorare nell'editoria o nel giornalismo o fare comunque un lavoro che implichi dei contatti umani oppure lavorare nella pubblicità o nel marketing. Ma queste sono solo dee idee, alla fine non arrivo a niente di concreto . Non voglio perdere altro tempo Perchè ho già perso un anno ma non voglio neanche finire questa facoltà solo x farla e poi arrivare alla fine e pentirmi e fare un lavoro che non mi piace. Presto parlerò con degli psicologi ma volevo avere dei consigli perchè questa situazione mi angoscia, grazie a chi mi risponderà
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

proponi un elenco molto lungo di materie che vorresti studiare, ma ritengo tu debba fare prima molta chiarezza, non qui on line, ovviamente, ma riuscendo a comprendere quali sono le tue attitudini, propensioni e quali competenze potresti sviluppare.
Per questo ci sono in molte facoltà alcuni psicologi che possono aiutare gli studenti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43
Gentile utente,
a lei piacciono tante cose, tante materie e si è fatta un po’ di idee e di fantasie su cosa potrebbe fare in futuro, ma sono idee rimaste ad un livello di fantasia, poiché non è realmente convinta di ciò che vuole fare e di come si vedrebbe in un lavoro futuro.
Probabilmente il problema non sta solo nel non aver trovato la facoltà che fa per lei, ma nel non aver trovato l’iniziativa, non essersi vista in un futuro né prossimo né remoto. Non sa cosa le piace realmente, non sa qual è il suo sogno, le sue aspettative. Ha cominciato un progetto universitario con delle basi che poi si sono rivelate traballanti. Quando inizia un progetto, arrivano dubbi che la fanno demordere.
La difficoltà forse risiede nel non riuscire a dare vita dentro di sé all'idea di un progetto concreto? Cosa la ostacola dal farlo?
Rifletta un pochino, magari le arriveranno riflessioni interessanti.
Cordialmente,

Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com

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Dr.ssa Stella Di Giorgio Psicologo 34 2
Gentile studentessa, capisco le incertezze e i dubbi, non è facile, né veloce, decidere le direzioni da prendere. Dunque, riepilogando, ora sei iscritta alla facoltà di turismo, che inizialmente non avevi considerato, preferendo provare il test di design. Poi le lezioni a turismo hanno cominciato a piacerti. Adesso di nuovo ti lasciano perplessa. Però in un certo senso, queste perplessità ti stanno aiutando a chiarire meglio cosa ti piace o non ti piace fare sia all'università che come lavoro futuro. Non è facile definirlo, tantomeno a 20 anni.

Anche quando sembra che ci sia una passione forte, non è detto che nel tempo continui ad esserlo, perché tutto può cambiare e quella passione che sembra forte, può crollare improvvisamente, mettendo in crisi chi aveva investito tutto su quella passione. Anche rimanere aperti a diverse possibilità, senza fissarsi rigidamente su una, può rivelarsi un atteggiamento costruttivo e flessibile.

Se adesso hai ancora bisogno di altre esperienze per capire dove investire le tue energie, sei in una posizione di vantaggio, che ti consente di osservare distacco le varie opzioni. Quando invece ci si innamora perdutamente e precocemente di un'idea, quasi per l'ansia di definirsi, spesso non si ha la lucidità per capire quella scelta fino in fondo e soprattutto per capire com'è nel concreto, al di là dell'immagine di cui ci si è innamorati.

Finora invece ti sei tutelata da questo rischio, hai preferito avere un contatto diretto per capire se effettivamente qualcosa ti potesse piacere o no. Magari hai bisogno di fare esperienza in prima persona per trarre riflessioni e fare chiarezza, piuttosto che decidere a priori, in astratto, su idee che poi in concreto potrebbero rivelarsi diverse.

Questo è un modo di agire prudente e realistico, che evita delusioni, perché porta ad avere a che fare con le cose così come sono, senza il velo dell'innamoramento che potrebbe farle apparire diverse. Il non superamento del test di design ti ha fatto capire che forse non era quello che desideravi. Il contatto diretto con i corsi di turismo ti ha fatto capire che non ti interessano i lavori in hotel. A volte ci vuole molto tempo, anche errori, passi falsi, incertezze, per costruire il proprio percorso, passo dopo passo.

Durante questo primo anno di università, che è sempre il più "drammatico", stai comunque chiarendo piano piano cosa davvero ti piace studiare e ti piacerebbe diventare. In ogni caso non sarà stato un anno perso, ma un anno di "travaglio", necessario per ogni parto. Continua a raccogliere informazioni e sensazioni derivate dalla tua esperienza, ad alimentare le tue curiosità senza chiuderti, così da rimanere aperta, flessibile e concreta. Un pezzo dopo l'altro, anche con l'aiuto dello psicologo universitario che potrai consultare, il tuo puzzle si sta componendo.

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