Sono omosessuale?
Salve, ho 19 anni e sono un paio di settimane che questa domanda mi tormenta.
Premetto che soffro d'ansia e sono in cura da una psicologa.
Tutto è nato da una fantasia omosessuale, sesso orale precisamente, da cui è nata una domanda condita da mille dubbi.
Mi sono sempre innamorato delle donne, nonostante il mio fastidioso feticismo per i piedi femminili, e ora sono davvero confuso...
Da quella fantasia omosessuale, i 2 giorni successivi mi sono continuato a masturbare su di esso, era un uomo senza volto, non riuscivo a attribuirne uno, altrimenti non provavo piacere. Ho cominciato a fare dei test, guardando gli uomini per capire se mi piacessero, guardando pornografia gay, che mi dava piacere qualche volta solo per il sesso orale, il resto mi faceva ribrezzo. Ho persino accettato di essere omosessuale, ma l'idea di stare con un uomo mi dava la nausea. Ho provato a fare fantasie sui miei amici, ed inizialmente mi ripugnava, poi sono riuscito a crearmi una fantasia che mi eccitava su una persona. Andando avanti così sono riuscito a convincermi che sono solo ossessionato, e sono stato tranquillo per un po', solo che nelle mie normali fantasie erotiche (feticiste) ogni tanto mi ritorna il pensiero dell'organo maschile, mi tormentava. Ho paura di non poter soddisfare una donna, e quindi non meritarmela. Ho riprovato a masturbarmi con una fantasia omosessuale e con mio immenso disappunto mi è piaciuto, inoltre non riesco più a parlare con serenità di vita sentimentale. Sento l'omosessualità come un mondo estraneo a me, ma ho paura che lo credo per via delle imposizioni sociali, nonostante non abbia nulla contro di loro. Ho paura che sia una sorta di omosessuale represso, mi ricordo di aver provato una forte erezione alla vista del genitale maschile a 13-14 anni, e da lì credo mi si sia inradicato il dubbio. Da allora ogni volta che vedo un bel fisico maschile mi si affanna il fiato, per ansia suppongo, e ora è accentuato. Fatto sta che non ci capisco nulla, questo dubbio mi ruba gran parte delle giornate e mi deconcentra. Non ho mai provato attrazione per i ragazzi, perché ho avuto questa fantasia? Perché alcune volte mi da piacere l'idea di praticare sesso orale ad un uomo (senza volto)? Perché ho avuto questa fantasia sul mio amico? E se sono gay, perché provo gran piacere in fantasie feticiste, come ho sempre provato?
Premetto che soffro d'ansia e sono in cura da una psicologa.
Tutto è nato da una fantasia omosessuale, sesso orale precisamente, da cui è nata una domanda condita da mille dubbi.
Mi sono sempre innamorato delle donne, nonostante il mio fastidioso feticismo per i piedi femminili, e ora sono davvero confuso...
Da quella fantasia omosessuale, i 2 giorni successivi mi sono continuato a masturbare su di esso, era un uomo senza volto, non riuscivo a attribuirne uno, altrimenti non provavo piacere. Ho cominciato a fare dei test, guardando gli uomini per capire se mi piacessero, guardando pornografia gay, che mi dava piacere qualche volta solo per il sesso orale, il resto mi faceva ribrezzo. Ho persino accettato di essere omosessuale, ma l'idea di stare con un uomo mi dava la nausea. Ho provato a fare fantasie sui miei amici, ed inizialmente mi ripugnava, poi sono riuscito a crearmi una fantasia che mi eccitava su una persona. Andando avanti così sono riuscito a convincermi che sono solo ossessionato, e sono stato tranquillo per un po', solo che nelle mie normali fantasie erotiche (feticiste) ogni tanto mi ritorna il pensiero dell'organo maschile, mi tormentava. Ho paura di non poter soddisfare una donna, e quindi non meritarmela. Ho riprovato a masturbarmi con una fantasia omosessuale e con mio immenso disappunto mi è piaciuto, inoltre non riesco più a parlare con serenità di vita sentimentale. Sento l'omosessualità come un mondo estraneo a me, ma ho paura che lo credo per via delle imposizioni sociali, nonostante non abbia nulla contro di loro. Ho paura che sia una sorta di omosessuale represso, mi ricordo di aver provato una forte erezione alla vista del genitale maschile a 13-14 anni, e da lì credo mi si sia inradicato il dubbio. Da allora ogni volta che vedo un bel fisico maschile mi si affanna il fiato, per ansia suppongo, e ora è accentuato. Fatto sta che non ci capisco nulla, questo dubbio mi ruba gran parte delle giornate e mi deconcentra. Non ho mai provato attrazione per i ragazzi, perché ho avuto questa fantasia? Perché alcune volte mi da piacere l'idea di praticare sesso orale ad un uomo (senza volto)? Perché ho avuto questa fantasia sul mio amico? E se sono gay, perché provo gran piacere in fantasie feticiste, come ho sempre provato?
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"Premetto che soffro d'ansia e sono in cura da una psicologa."
Se ha iniziato un percorso con una psicologa, è all'interno della seduta che vanno affrontate le domande che pone, la specialista può offrirle un adeguato spazio d'ascolto al fine di avviare concretamente un processo di cambiamento, che non va identificato solo con l'eliminazione dell'ansia e della rimuginazione, ma con l'opportunità di sviluppare un atteggiamento non giudicante verso se stesso.
Sospendere la tendenza a giudicarsi/condannarsi le consentirà di "sentire" le emozioni diventandone consapevole e quindi di "comprenderle" senza passare da interpretazioni potenzialmente fuorvianti.
"Ho paura che sia una sorta di omosessuale represso".
Qualora non si sia instaurata una buona alleanza terapeutica (fiducia) con la psicologa, sarebbe importante condividere esplicitamente eventuali perplessità con quest'ultima, al fine di creare le condizioni favorevoli al realizzarsi del processo di cambiamento e di crescita personale.
Se ha iniziato un percorso con una psicologa, è all'interno della seduta che vanno affrontate le domande che pone, la specialista può offrirle un adeguato spazio d'ascolto al fine di avviare concretamente un processo di cambiamento, che non va identificato solo con l'eliminazione dell'ansia e della rimuginazione, ma con l'opportunità di sviluppare un atteggiamento non giudicante verso se stesso.
Sospendere la tendenza a giudicarsi/condannarsi le consentirà di "sentire" le emozioni diventandone consapevole e quindi di "comprenderle" senza passare da interpretazioni potenzialmente fuorvianti.
"Ho paura che sia una sorta di omosessuale represso".
Qualora non si sia instaurata una buona alleanza terapeutica (fiducia) con la psicologa, sarebbe importante condividere esplicitamente eventuali perplessità con quest'ultima, al fine di creare le condizioni favorevoli al realizzarsi del processo di cambiamento e di crescita personale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 11/04/2017.
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