Suzione del pollice

Buonasera, sono una ragazza di 20 anni. Vi scrivo perché ho un problema scomodo che sta ormai diventando troppo ingombrante: succhio il pollice da quando ne ho memoria. Nessuno, a parte la mia famiglia, è a conoscenza di questo mio vizio e tenerlo nascosto non mi risulta difficile perché sono in grado di controllarlo quando sono in presenza di persone che non ne sono a conoscenza. Quando, però, sono a casa con la mia famiglia, non riesco a controllarmi e, senza rendermi conto, mi metto il dito in bocca continuamente. La stranezza sta nel fatto che, al contrario di quello che si potrebbe pensare, quando dormo non succhio mai il pollice.
E' da quando ero piccola che ho sentimenti contrastanti verso questo vizio: una parte di me vorrebbe smettere per sempre, ma d'altra parte mi chiedo perché dovrei smettere, dato che quando lo faccio mi sento bene e non ho alcun "effetto collaterale" fisico (non ho denti storti).
Mi sembra doveroso aggiungere che ho sempre sofferto di una sorta di angoscia e ansia dovute ad una inspiegabile paura di crescere e una malsana paura di morire; inoltre recentemente, a seguito di due lutti in famiglia, ho iniziato a soffrire di forte ansia e ipocondria che mi porta ad essere costantemente spaventata da ogni minimo sintomo e iperprotettiva nei confronti della mia famiglia e del mio ragazzo.
La suzione del pollice mi dà sollievo, pace e una sensazione di benessere che cancellano per un breve periodo tutte queste "preoccupazioni", tuttavia mi rendo io stessa conto che questo vizio è diventato quasi un'ossessione, tanto che, quando sono fuori di casa, sento la necessità di sfregare il pollice alle labbra per sentire un po' di conforto.
In passato ho anche pensato di rivolgermi ad uno psicologo, ma ho sempre avuto troppa vergogna e mi sentirei davvero in colpa a far spendere soldi ai miei genitori per un problema così banale.
Vi chiedo quindi un aiuto perché vorrei smetterla definitivamente con questo terribile vizio.
Vi ringrazio in anticipo e vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"La suzione del pollice mi dà sollievo, pace e una sensazione di benessere che cancellano per un breve periodo tutte queste "preoccupazioni", tuttavia mi rendo io stessa conto che questo vizio è diventato quasi un'ossessione..."

Al di là del "sintomo" in sé, mi pare indispensabile capire che cosa ti succede, da dove viene questa ansia che fai fatica a gestire e la paura di crescere.

Chiaramente un consulto on line non può sostituire una consulenza diretta che ti suggerisco di fare, rivolgendoti ad uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Secondo alcune scuole di pensiero, come quella psicoanalistica, questa "abitudine" potrebbe avere radici inconsce, il cui significato parte da lontano.

Oggi, il succhiare il pollice le placa l'ansia, le dà sollievo, la rincuora..ecc..ma bisognerebbe capire in realtà quali ansie placa.

Secondo la teoria freudiana i bambini attraversano svariate fasi, ed una di queste è detta la "fase orale".

È possibile che lei, per qualche motivo, non l'abbia superata, e che sia rimasta fissata a quella fase, così la suzione è una sorta di gratificazione orale, che però le impedisce di diventare "adulta".

Il seno, o il cioccio postumo, nel bambino ha poi svariati significati:

nutre
cura
protegge
rasicura
da calore.
da conforto. Ecc..

Ha un amore?
Una vita sessuale?
Ha altre forme di dipendenza, come da cibo, fumo, o altro?
Che evocavo la gratificazione orale?

Un mio Collega potrebbe aiutarla nella disamina della sua problematica.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio infinitamente per le Vostre risposte.
Dr.ssa Randone, sì, sono impegnata con un ragazzo da più di due anni e tra di noi non c'è alcun tipo di problema. Ci amiamo e siamo felici insieme. Abbiamo una vita sessuale a dir poco perfetta.
Con il cibo ho un rapporto abbastanza regolare, al di fuori di un piccolo vizio: dopo mangiato sento quasi sempre il bisogno di mangiare qualcosa di dolce; questo, ora che ci penso, mi provoca la stessa sensazione di piacere e tranquillità generata dal pollice in bocca, tanto che quando non mangio il "dolcino", mi sento insoddisfatta e quasi triste. Ci tengo tuttavia a precisare che il dolce post pasto non è un'abitudine fissa nella mia dieta e che sono normopeso (55 kg x 165 cm).
Inoltre, ogni tanto fumo ma non lo definirei un vero e proprio vizio, dato che sono in grado di non fumare per interi mesi senza sentirne alcun bisogno. Anzi, alterno periodi in cui mi piace a periodi nei quali provo fastidio e intolleranza verso il fumo. Direi quindi che si tratta di uno "sfizio" che mi concedo soprattutto quando sono in compagnia.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Quindi ne conviene con me che cerca una gratificazione orale.

Secondo me, non è sulla suzione che deve agire, ma su quello che c'è dentro di lei, di cui non è consapevole, per far si di stare meglio.
[#5]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Le do un parere da terapeuta cognitivo-comportamentale.

La suzione del pollice potrebbe rappresentare un fattore di mantenimento e/o protettivo di un eventuale circolo vizioso ansioso.

Ricordo di un mio paziente che usava ogni giorno mettere in tasca una moneta da 2€ strofinandola in continuazione per evitare che l'ansia si incrementasse, diventando incontrollabile. (Fungendo quindi da fattore protettivo verso l'ansia). N.B: non sto dicendo che sia un caso simile. Ma un po me lo ricorda.

"La suzione del pollice mi dà sollievo, pace e una sensazione di benessere che cancellano per un breve periodo tutte queste "preoccupazioni"

La suzione del pollice decrementa la sua ansia?
Ci si ritrova?

Una psicoterapia breve di tipo cognitivo-comportamentale, se lo ritenesse necessario, le sarebbe utile a trovare alternative più funzionali di pensiero e comportamentali di gestione dell'ansia.

Cari saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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