Paura di gravi patologie.

Salve, premetto che non so se no selezionato il giusto campo e chiedo scusa in anticipo per un eventuale errore, ma credo di dovermi rivolgere all'ambito psicologico prima del neurologico. Ringrazio anticipatamente chi mi aiuterà.
È da qualche mese che a causa di molari del giudizio ho mal di testa e altri dolori fisici ,ma prima di trovarne la causa ammetto che sono stata molto in ansia per paura di qualcosa più serio. Recentemente ho avuto una sorta di abbagliamento della vista caratterizzato da una forte luce, al seguito mal di testa forte. Il PS mi aveva detto trattasi di cefalea, sono andata anche dall'oculista e ha fatto anche la visita al fondo oculare da cui si è rivelato che è tutto nella norma. Dunque ho escluso il male maggiore alla testa. Mi ero tranquillizzata un po', fin quando l'altro ieri mentre ero in giro mi è successo di avere un piccolo fastidio agli occhi e per paura che mi capitasse lo stesso avvenimento dell'altra volta mi sono un po' agitata. Ho continuato ad esserlo, ma in modo lieve, alché ero in giro e ho condotto tutte le attività da fare nella norma. Son tornata a caaa per cena , ed improvvisamente mi è capitato di sembrare di non riconoscere me, come se quello che facevo e dicevo non ero io, di essere una sorta di spettatore. Mi è durato massimo un minuto, ma poi ho avuto una forte paura e agitazione. Ieri mi è capitato di avere la stessa sensazione mentre guardavo i miei familiari, me, o le situazioni intorno a me. Non come se non ricordassi o riconoscessi, ma un senso strano di non apparrenenza in quel luogo, sentirmi un po' confusa. Ed ero agitatissima. Stamattina mi sono svegliata con la paura di quella sensazione ma per qualche secondo l'ho avvertita. Ieri era continua. Tranne ieri sera che stando con amiche mi sono distratta e son stata bene, ma dopo un po' mi è ritornato ma mi sentivo solo strana io,avvertivo questa sensazione solo verso di me, come se mi trovassi in un costume di qualche personaggio, quindi non sono io e guardassi le cose da spettatore, non so spiegarle . Ho letto possa essere disrealizzazione tipica degli attacchi di panico. Ammetto che sono un soggetto ansioso. Ammetto che ultimamente sono stata particolarmente agitata, ho cambiato anche il mio stile di vita ( che non ho ben accettato). Ma le mie domande sono : tutto questo si può trattare di una questione psicologica o ansia ? Perché questa sensazione è continua, cioè non avviene solo durante un attacco di qualche minuto? Possono esserci attacchi di ansia o specialmente attacchi di panico non visibili, nel senso senza sfociare in alcuna crisi , sentirsi solo agitatissimi ma restare comunque composti o svolgere le attività? Non ero di molte parole ieri, pensavo tantissimo, mi sentivo agitata, ma comunque camminavo e facevo tutto. Cosa mi consigliate ? Chiedo scusa per essermi dilungata e per il fastidio, ringrazio anticipatamente tutti!! Buon proseguimento
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

la derealizzazione e la depersonalizzazione sono sintomi d'ansia, ma non solo, per questa ragione è necessaria una diagnosi differenziale.

Oltre a rivolgersi al PS, immagino sia seguita anche dal medico di base; una consulenza psicologica, in ogni caso, può essere indicata perché se Lei è una persona ansiosa la soluzione è una psicoterapia, previa valutazione.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Dottoressa, la ringrazio infinitamente per la risposta. In questo momento mi sento molto agitata e ho anche difficoltà respiratorie , ma noto che mi sento come quando ho avuto degli attacchi di panico senza che questo attacco di panico riesca ad avvenire. Nel senso che mi sento particolarmente agitata, in ansia e anche molto strana , ma non mi sento di sfogare così da poi calmarmi.
Volevo chiederle se secondo lei è possibile che riesca a calmarmi da sola o necessito di un aiuto tramite psicoterapia?
Poi vorrei sapere meglio lei cosa intende per diagnosi differenziale. A cos'altro possono essere collegati questi sintomi? Cosa dovrei chiedere al mio medico di base , come da lei consigliato? La ringrazio ancora una volta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Se Lei fosse stata in grado di occuparsi da sola di questo problema, probabilmente lo avrebbe già fatto. Oppure sta mettendo in atto delle strategie disfunzionali che, il più delle volte, peggiorano la situazione.

Per queste ragioni occorre una consulenza diretta con uno psicologo psicoterapeuta.
La diagnosi differenziale prevede di capire, dato un sintomo che potrebbe essere espressione di diverse patologie, qual è il problema che quel sintomo esprime.

Col medico di base è necessario escludere eventuali patologie organiche per prima cosa.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta. Vorrei porle le ultime domande e poi proseguirò per il consiglio da lei dato. Lei a cosa fa riferimento quando dice strategie disfunzionali? Nel senso, secondo lei quali potrebbero essere queste mie tecniche controproducenti che, penso faccio automaticamente, metto in tanto?

Riguardo al medico di base gliene parlerò sicuramente, ma avendo fatto una visita oculista con tanto di controllo al fondo oculare e risultato tutto nella norma, non è già possibile escludere una seria patologia , ovvero un tumore? Patologie organiche potrebbe trattarsi di qualunque cosa , dalla più seria alla più tranquilla, o c'è solo da preoccuparsi ? Potrebbe trattarsi anche di qualche lesione, trauma a qualche organo o necessariamente malattie ? La ringrazio ancora una volta e scusi per il disturbo. Buon proseguimento
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