Difficoltà a fare calcoli a mente
Salve, vorrei porre alla vostra attenzione un problema.
Sono laureato in economia e da poco tempo svolgo praticantato presso un commercialista.
Ultimamente mi sono posto un problema che fino ad adesso tenevo poco in considerazione.
In matematica sono stato sempre bravissimo, ho sempre risolto studi di funzioni e risolto problemi difficili meglio di tanti altri ragazzi eppure ho sempre bisogno di carta e penna per fare i conti o la calcolatrice.
Ora questa situazione mi crea un po di ansia, specie nel confronto con gli altri nel mio lavoro, poi appena ho il foglio e una calcolatrice divento un genio meglio di loro nel risolvere eventuali problemi.
Come si spiega questo semplice ansia o anche altro?
Sono laureato in economia e da poco tempo svolgo praticantato presso un commercialista.
Ultimamente mi sono posto un problema che fino ad adesso tenevo poco in considerazione.
In matematica sono stato sempre bravissimo, ho sempre risolto studi di funzioni e risolto problemi difficili meglio di tanti altri ragazzi eppure ho sempre bisogno di carta e penna per fare i conti o la calcolatrice.
Ora questa situazione mi crea un po di ansia, specie nel confronto con gli altri nel mio lavoro, poi appena ho il foglio e una calcolatrice divento un genio meglio di loro nel risolvere eventuali problemi.
Come si spiega questo semplice ansia o anche altro?
[#1]
Gentile ragazzo,
Lei da poco ha terminato gli studi universitari ed è "saltato" nel mondo della pratica pre-lavorativa. È normale che subentri un po di ansia in questo passaggio importante ;-). perché ci sono ambienti, spazi e tempi differenti rispetto a quelli universitari e perché ci si "allena" a far parte del mondo del lavoro che lei ancora non conosce. Questo le potrebbe provocare ansia. Ma è un'ansia normale che fa parte del percorso di vita, studio e lavoro che tutti proviamo quando facciamo il famoso "salto"...
È quasi impossibile rintracciare un commercialista in grado di non avvalersi di foglio, matita e calcolatrice per fare calcoli. Lei rientra nella normalità, e da quello che scrive è anche un eccellente matematico.
Mi ha colpito in particolare una sua frase:
"Ora questa situazione mi crea un po di ansia, specie nel confronto con gli altri"
Cosa teme?
Teme di essere giudicato negativamente rispetto agli altri e/o dagli altri?
Lei da poco ha terminato gli studi universitari ed è "saltato" nel mondo della pratica pre-lavorativa. È normale che subentri un po di ansia in questo passaggio importante ;-). perché ci sono ambienti, spazi e tempi differenti rispetto a quelli universitari e perché ci si "allena" a far parte del mondo del lavoro che lei ancora non conosce. Questo le potrebbe provocare ansia. Ma è un'ansia normale che fa parte del percorso di vita, studio e lavoro che tutti proviamo quando facciamo il famoso "salto"...
È quasi impossibile rintracciare un commercialista in grado di non avvalersi di foglio, matita e calcolatrice per fare calcoli. Lei rientra nella normalità, e da quello che scrive è anche un eccellente matematico.
Mi ha colpito in particolare una sua frase:
"Ora questa situazione mi crea un po di ansia, specie nel confronto con gli altri"
Cosa teme?
Teme di essere giudicato negativamente rispetto agli altri e/o dagli altri?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Salve, mi viene in mente una metafora, quella dell'azienda: ci sono i dipendenti, che provvedono a svolgere le mansioni più operative e basilari, e poi il manager, che lavora di vision, elabora strategie complesse, prende decisioni importanti. Sembra un po' come se il tuo funzionamento sia manageriale: giustamente, la tua mente si concentra sugli aspetti complessi, sugli algoritmi, sulla visione d'insieme, su cui dà il meglio, grazie all'attitudine e alla formazione specialistica. I calcoletti di base li delega alla calcolatrice e a "carta e penna". Sarebbe uno spreco di risorse per la mente dover perdere tempo e sforzo nel calcolo mentale, quando è un'operazione tecnica esecutiva che può essere risparmiata, così da dedicarsi a ciò che conta davvero. Soprattutto ai tuoi livelli, di laureato specialista, che sta iniziando a fare un lavoro di grande responsabilità, precisione e competenza. E' opportuno valorizzare questa tua risorsa, cioè la capacità di problem solving complesso, a cui rivolgere le tue attenzioni, e assecondare l'equilibrio trovato dal tuo "sistema", che preferisce delegare i calcoli così da ottimizzare il funzionamento complessivo.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.1k visite dal 04/04/2017.
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