Crisi esistenziale? ansia, post attacco di panico

Buonasera,
Sono un ragazzo di 23 anni. alcune premesse: gli ultimi diciamo 12 mesi della mia vita sono stati forse i più stressanti e "carichi" in assoluto: il mondo mi è crollato addosso, insieme a molte certezze che caratterizzavano il mio vissuto, e ho subito quindi moltissime sollecitazioni negative. In sintesi, ho dovuto interrompere gli studi universitari (filosofia) iniziati e portati avanti per passione personale e come "inserimento" nel mondo lavorativo dell'attività di famiglia (libreria antiquaria e antiquariato in generale), gestita da mio padre e da mio fratello più grande, che io diciamo avrei dovuto "portare avanti" nel futuro, a causa di una serie di fattori pressanti: vari debiti dell'attività, una situazione economica familiare molto complessa diciamo, l'impossibilità per mio padre di continuare a pagarmi gli studi, tantissime multe arretrate arrivatemi. Tutti questi fattori, insieme a dei problemi con la mia attuale fidanzata a cui tengo molto, uniti al vedere i miei amici storici realizzarsi pian piano o comunque già impegnati in un qualche lavoro, mi hanno dato un forte scossone diciamo, che mi ha portato alla decisione di sospendere gli studi e di cominciare a cercar lavoro (infruttuosamente però, con diversi colloqui sostenuti ma senza successo). A novembre è uscito il tanto atteso bando di concorso per 800 assistenti giudiziari, per il quale vi sono state la bellezza di 308.000 domande di partecipazione. Ebbene, da allora mi sono buttato anima e corpo nello studio più disperato (in vita mia non ho mai studiato seriamente, ho sempre vissuto di rendita, e fino a quel momento io non sapevo proprio che volesse dire studiare), concedendomi solo un giorno di riposo alla settimana, e pian piano le ansie sul futuro hanno incominciato a tormentarmi, a tal punto che mi sono molto limitato nei miei interessi, tra cui lo sport, rimanendo concentrato solo sullo studio. Per farla breve, un mese fa ho avuto due forti attacchi di panico, caratterizzati dalla paura d'impazzire, di non riuscire più a controllare i miei pensieri. Da allora la mia vita è cambiata, inizialmente mi sentivo di continuo strano, non riuscivo più a percepire la realtà nel solito modo, e addirittura sono arrivato a dubitare dell'esistenza della stessa.. poi questi sintomi sono praticamente scomparsi, lasciando però spazio a questi pensieri che mi tormentano: in parole povere, mi angoscia (so che può sembrare assurdo) sapere che tutta la nostra percezione sensoriale avvenga nel cervello, perchè mi porta alla conclusione che noi in realtà non abbiamo un vero e proprio contatto con il mondo esterno, ma che viviamo "confinati" diciamo nel nostro cervello, nelle sue rielaborazioni. e questo è normale lo so, chiunque abbia studiato un po' di biologia lo sa, ma a me angoscia moltissimo, mi fa sentire "imprigionato" nel mio cervello e non riesco più a godermi la vita perchè mi chiedo che senso abbia, visto che è tutto un'elaborazione del cervello. Ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

ti sono stati diagnosticati questi due attacchi di panico al pronto soccorso? Ora hai paura che questi episodi possano ricapitare?
Sei già stato dal medico di base per un controllo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,

Innanzitutto ringrazio per la risposta.. no non mi sono stati diagnosticati al pronto soccorso perchè ho cercato di domarli da solo diciamo, perchè terrorizzato ho cercato in ogni modo di controllarmi e infatti ho avvisato i miei genitori soltanto dopo il secondo, che tra l'altro mi è venuto proprio a causa di questi pensieri.. inizialmente non sapevo nemmeno che cosa mi stesse succendendo, cosa che ha alimentato ancor di più la mia paura di impazzire e di perdere il controllo.. ho capito cosa fosse parlandone con una mia amica che in passato ne aveva sofferto.. e quindi no, non sono stato dal medico, stavo pensando di intraprendere un percorso di terapia breve strategica non so... forse tutto questo è perchè in un qualche modo a livello inconscio mi son sentito "ingabbiato" dai mille problemi economici, ansie sul futuro ecc. non sapendo che pesci pigliare... da allora non ne ho più avuti, e più che paura di riaverne, vorrei che questi pensieri scomparissero, perchè non mi permettono di vivere la quotidianità spensieratamente e mi fanno sentire per l'appunto "prigioniero" del mio cervello, come se non potessi interagire realmente con il mondo esterno, e questo mi tormenta in modo ossessivo...
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
I pensieri ossessivi sono ancora espressione di una sintomatologia ansiosa, ragion per cui è opportuno una consulenza diretta per valutare se sia il caso di intraprendere un percorso di psicoterapia.

Cordiali saluti,
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto