Ansia, Panico e paura di impazzire
Buongiorno, scrivo per chiedervi una rassicurazione in merito al mio stato
Premetto che sono già in psicoterapia, e la diagnosi che la mia terapeuta mi ha dato è che ho distorsioni cognitive. Nessuna patologia che possa esserci, insomma, ansia dovuta al cambiamento che sto avendo nella mia vita (ho 20 anni e sono alla conclusione della scuola)
Eppure in quest'ultima settimana, a distanza di due settimane dall'ultima seduta (la prossima è lunedì) le mie paure e ansie sono aumentate esponenzialmente.
Sono passato dalla fobia della depressione alla fobia del suicidio e dell'autolesionismo, con conseguente attacco di panico in due occasioni. Provo a rassicurarmi, avendo fiducia nella terapeuta, soltanto che continuo a cercare sul web soluzioni all' problema peggiorando la situazione (ho avuto la paura di poter essere bipolare e di avere la sindrome di tourette).
La cosa più grave però è che con l'arrivo della fobia dell'autolesionismo ho cominciato a mettere in pratica alcuni sistemi per tranquillizzarmi: per esempio, mi tocco i polsi con le mani in segno di protezione, è una volta per rassicurarmi che non farò mai una cosa del genere, ho appoggiato un coltello sempre sul polso per rassicurarmi che non farei mai un atto del genere. Ed in effetti sembra che la cosa mi dia una certa rassicurazione, ma allo stesso tempo il disgusto e lo schifo per un eventuale gesto del genere mi fa talmente senso che ora durante il lavoro ho paura di vedere solamente un taglierino!
Il fatto è che ogni due/tre giorni la fobia cambia e quindi non è niente di fisso come un ossessione (ho avuto anche paura di essere omosessuale, depresso e di impazzire)
Datemi voi una risposta, almeno per tranquillizzarmi fino a lunedì. Grazie in anticipo
Premetto che sono già in psicoterapia, e la diagnosi che la mia terapeuta mi ha dato è che ho distorsioni cognitive. Nessuna patologia che possa esserci, insomma, ansia dovuta al cambiamento che sto avendo nella mia vita (ho 20 anni e sono alla conclusione della scuola)
Eppure in quest'ultima settimana, a distanza di due settimane dall'ultima seduta (la prossima è lunedì) le mie paure e ansie sono aumentate esponenzialmente.
Sono passato dalla fobia della depressione alla fobia del suicidio e dell'autolesionismo, con conseguente attacco di panico in due occasioni. Provo a rassicurarmi, avendo fiducia nella terapeuta, soltanto che continuo a cercare sul web soluzioni all' problema peggiorando la situazione (ho avuto la paura di poter essere bipolare e di avere la sindrome di tourette).
La cosa più grave però è che con l'arrivo della fobia dell'autolesionismo ho cominciato a mettere in pratica alcuni sistemi per tranquillizzarmi: per esempio, mi tocco i polsi con le mani in segno di protezione, è una volta per rassicurarmi che non farò mai una cosa del genere, ho appoggiato un coltello sempre sul polso per rassicurarmi che non farei mai un atto del genere. Ed in effetti sembra che la cosa mi dia una certa rassicurazione, ma allo stesso tempo il disgusto e lo schifo per un eventuale gesto del genere mi fa talmente senso che ora durante il lavoro ho paura di vedere solamente un taglierino!
Il fatto è che ogni due/tre giorni la fobia cambia e quindi non è niente di fisso come un ossessione (ho avuto anche paura di essere omosessuale, depresso e di impazzire)
Datemi voi una risposta, almeno per tranquillizzarmi fino a lunedì. Grazie in anticipo
[#1]
gentile utente l'unica risposta che le si possa dare è che, probabilmente, stiamo parlando di un disturbo ossessivo compulsivo, sul quale dovrebbe lavorare con il suo terapeuta.
legga questo, per rassicurarsi, intanto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
legga questo, per rassicurarsi, intanto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo,
È comune e comprensibile che, soprattutto nei primi tempi di una psicoterapia, in cui si vanno a "toccare corde emotive" importanti e fonte di malessere,
tra una seduta psicoterapica e la successiva, emergano in modo quasi ingestibile le stesse corde emotive che si sono toccate in terapia.
Procurando i malesseri e i sintomi che lei ci descrive.
Quindi, ciò che le sta accadendo, è parte naturale del percorso terapeutico stesso.
L'ideazione fobica ossessiva per ora, non riesce a gestirla da solo. Quindi, l'unico modo di accettare il tempo tra un colloquio e l'altro è quello di riconoscere e dare un nome alla sua principale emozione: L'ANSIA. Ricordando che quest'ultima, come tutte le emozioni
-Parte da un punto 0
-Arriva al massimo della sua intollerabilità
- ma poi fisiologicamente tende da sola a scemare gradualmente.
Saluti
È comune e comprensibile che, soprattutto nei primi tempi di una psicoterapia, in cui si vanno a "toccare corde emotive" importanti e fonte di malessere,
tra una seduta psicoterapica e la successiva, emergano in modo quasi ingestibile le stesse corde emotive che si sono toccate in terapia.
Procurando i malesseri e i sintomi che lei ci descrive.
Quindi, ciò che le sta accadendo, è parte naturale del percorso terapeutico stesso.
L'ideazione fobica ossessiva per ora, non riesce a gestirla da solo. Quindi, l'unico modo di accettare il tempo tra un colloquio e l'altro è quello di riconoscere e dare un nome alla sua principale emozione: L'ANSIA. Ricordando che quest'ultima, come tutte le emozioni
-Parte da un punto 0
-Arriva al massimo della sua intollerabilità
- ma poi fisiologicamente tende da sola a scemare gradualmente.
Saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Utente
Voglio ringraziare entrambi per la cortesia,
*Per il dottor De Vincentiis
Iniziai la terapia con la mia terapeuta specificando chiaramente che le mie preoccupazioni nascevano comunque da un possibile disturbo ossessivo compulsivo, eppure lei ha escluso questa possibilità, dicendo che quindi la mia ansia è legata a questo particolare momento della mia vita, in cui sto affrontando un percorso di cambiamento personale. Quindi oggettivamente, non avendo accennato comunque a questo atteggiamento (quello della reazione al panico) non saprei se si possa trattare o meno di DOC. Spero di averle chiarito la situazione.
Per il dottor Pizzoleo
Ha perfettamente ragione, dalla prima all'ultima riga, ma ahimè aspettare di settembre è davvero difficile, considerando che il contenuto Delle ossessioni genera in me forti attacchi di panico.
*Per il dottor De Vincentiis
Iniziai la terapia con la mia terapeuta specificando chiaramente che le mie preoccupazioni nascevano comunque da un possibile disturbo ossessivo compulsivo, eppure lei ha escluso questa possibilità, dicendo che quindi la mia ansia è legata a questo particolare momento della mia vita, in cui sto affrontando un percorso di cambiamento personale. Quindi oggettivamente, non avendo accennato comunque a questo atteggiamento (quello della reazione al panico) non saprei se si possa trattare o meno di DOC. Spero di averle chiarito la situazione.
Per il dottor Pizzoleo
Ha perfettamente ragione, dalla prima all'ultima riga, ma ahimè aspettare di settembre è davvero difficile, considerando che il contenuto Delle ossessioni genera in me forti attacchi di panico.
[#4]
Gentile ragazzo,
Le posso chiedere come si svolge la sua psicoterapia?
Avete condiviso con la sua terapeuta:
- metodi
- strategie
- scopi terapeutici
con l'obiettivo di decrescere nel tempo le sue fobie ossessive?
Riceve istruzioni su come gestire le costanti ossessioni che ha descritto?
La sua terapeuta ritiene opportuno e utile un supporto psichiatrico di tipo farmacologico?
Le posso chiedere come si svolge la sua psicoterapia?
Avete condiviso con la sua terapeuta:
- metodi
- strategie
- scopi terapeutici
con l'obiettivo di decrescere nel tempo le sue fobie ossessive?
Riceve istruzioni su come gestire le costanti ossessioni che ha descritto?
La sua terapeuta ritiene opportuno e utile un supporto psichiatrico di tipo farmacologico?
[#5]
Utente
Gentile dr. Pizzoleo
Si certo, ma essendo solo alla seconda seduta siamo ancora nella fase di "analisi"
Comunque per il momento utilizziamo il cosiddetto "diario dell'ansia" in cui raccolgo tutti i pensieri negativi e li utilizziamo per prenderne spunto
No, secondo la terapeuta il mio caso non richiede l'utilizzo di farmaci. Non a caso, scelsi proprio lei visto che era specializzata in DOC, DAP e ansia.
Probabilmente le mie preoccupazioni sono semplicemente amplificate dalla paura
Si certo, ma essendo solo alla seconda seduta siamo ancora nella fase di "analisi"
Comunque per il momento utilizziamo il cosiddetto "diario dell'ansia" in cui raccolgo tutti i pensieri negativi e li utilizziamo per prenderne spunto
No, secondo la terapeuta il mio caso non richiede l'utilizzo di farmaci. Non a caso, scelsi proprio lei visto che era specializzata in DOC, DAP e ansia.
Probabilmente le mie preoccupazioni sono semplicemente amplificate dalla paura
[#6]
Ok. Perfetto!
È molto dura e doloroso. La capisco.
Nello stesso tempo consideri appunto che siete ancora in fase di valutazione. Due sedute sono praticamente nulla.
Credo sia ben seguito dalla collega.
Tenga conto, nello stesso tempo, che lei è consapevole del suo rimuginio ansioso ossessivo e fobico. Questo è un gran vantaggio per lei e nel lavoro terapeutico che farà, sicuramente le tornerà utile!
Nel mentre, come avrà potuto comprendere leggendo l'articolo del Collega in #1, capisca che i pensieri ossessivi sono -proprio- solo pensieri. Un pensiero non corrisponde alla realtà. Eviti le auto-rassicurazioni ed eviti di testarsi. Le rassicurazioni altro non fanno che accrescere il livello di ansia.
Le ossessioni possono assumere contenuto e forme diverse come lei ci scrive.
Il lavoro dovrà essere paziente e intenso. Condividendo con la sua curante: tutto!
In questo modo se ne esce. Stia tranquillo su questo aspetto. Imparerá col tempo a gestire la sua ansia.
Un caro saluto
Molti auguri!
È molto dura e doloroso. La capisco.
Nello stesso tempo consideri appunto che siete ancora in fase di valutazione. Due sedute sono praticamente nulla.
Credo sia ben seguito dalla collega.
Tenga conto, nello stesso tempo, che lei è consapevole del suo rimuginio ansioso ossessivo e fobico. Questo è un gran vantaggio per lei e nel lavoro terapeutico che farà, sicuramente le tornerà utile!
Nel mentre, come avrà potuto comprendere leggendo l'articolo del Collega in #1, capisca che i pensieri ossessivi sono -proprio- solo pensieri. Un pensiero non corrisponde alla realtà. Eviti le auto-rassicurazioni ed eviti di testarsi. Le rassicurazioni altro non fanno che accrescere il livello di ansia.
Le ossessioni possono assumere contenuto e forme diverse come lei ci scrive.
Il lavoro dovrà essere paziente e intenso. Condividendo con la sua curante: tutto!
In questo modo se ne esce. Stia tranquillo su questo aspetto. Imparerá col tempo a gestire la sua ansia.
Un caro saluto
Molti auguri!
[#7]
Utente
La ringrazio dottore, è davvero gentile.
La considerazione che posso fare è che solo in momenti in cui sono da solo ho questi disagi, per assurdo (e come dice lei, hanno il punto zero) quando sono in compagnia di qualcuno (e può essere chiunque) spariscono completamente. Non so darmi n'è una spiegazione, n'è una possibile causa del perché solo in quei momenti da solo. Forse ho semplicemente perso la capacità di essere solitario.
Inoltre, credo che la sensazione di toccarsi e grattarsi abbia un nome: prurito nervoso. Onestamente, ho notato che già in passato quando avevo momenti di nervosismo avevo la tendenza di grattarmi le braccia o la testa. Può essere che semplicemente stia ingigantendo la situazione?
La considerazione che posso fare è che solo in momenti in cui sono da solo ho questi disagi, per assurdo (e come dice lei, hanno il punto zero) quando sono in compagnia di qualcuno (e può essere chiunque) spariscono completamente. Non so darmi n'è una spiegazione, n'è una possibile causa del perché solo in quei momenti da solo. Forse ho semplicemente perso la capacità di essere solitario.
Inoltre, credo che la sensazione di toccarsi e grattarsi abbia un nome: prurito nervoso. Onestamente, ho notato che già in passato quando avevo momenti di nervosismo avevo la tendenza di grattarmi le braccia o la testa. Può essere che semplicemente stia ingigantendo la situazione?
[#8]
Vede,
Quello che lei sta facendo, è razionalizzare ogni cosa:
-"da solo mi accade, in compagnia no"
- "credo che la sensazione di toccarsi, sia dovuta a prurito nervoso"
- etc etc etc.
Ecco. Questo dovrebbe, anche se comprensibilmente complesso, evitare di farlo quando non è in terapia. Sarà li, insieme alla sua terapeuta che valuterete questi aspetti e sulla base delle valutazioni, troverete insieme le strategie più idonee a lei per gestire la sua ansia.
Anche perché, quanto più tende a razionalizzare da solo, tanto più c'è il rischio che i suoi sintomi insorgano e/o aumentino di intensità e frequenza.
Le ossessioni sono solo pensieri intrusivi sgradevoli. Dato che sono solo pensieri: quando "arrivano"...li lasci passare. Li lasci volare via.... anche distraendosi.
Il resto del lavoro lo farà in terapia!
Per ora è bene, per lei, che questo consulto termini qui. Altrimenti rischiamo di fare una sorta di terapia parallela che online (per motivi che comprenderà) è impossibile e oltretutto sarebbe deleterio. Si affidi alla sua curante.
Ne uscirà!
Un grande in bocca al lupo!
Quello che lei sta facendo, è razionalizzare ogni cosa:
-"da solo mi accade, in compagnia no"
- "credo che la sensazione di toccarsi, sia dovuta a prurito nervoso"
- etc etc etc.
Ecco. Questo dovrebbe, anche se comprensibilmente complesso, evitare di farlo quando non è in terapia. Sarà li, insieme alla sua terapeuta che valuterete questi aspetti e sulla base delle valutazioni, troverete insieme le strategie più idonee a lei per gestire la sua ansia.
Anche perché, quanto più tende a razionalizzare da solo, tanto più c'è il rischio che i suoi sintomi insorgano e/o aumentino di intensità e frequenza.
Le ossessioni sono solo pensieri intrusivi sgradevoli. Dato che sono solo pensieri: quando "arrivano"...li lasci passare. Li lasci volare via.... anche distraendosi.
Il resto del lavoro lo farà in terapia!
Per ora è bene, per lei, che questo consulto termini qui. Altrimenti rischiamo di fare una sorta di terapia parallela che online (per motivi che comprenderà) è impossibile e oltretutto sarebbe deleterio. Si affidi alla sua curante.
Ne uscirà!
Un grande in bocca al lupo!
[#9]
Utente
La ringrazio di nuovo per il supporto che mi ha dato questi due giorni, che mi hanno sollevato un po'. Le darò retta, anche se per es il continuo grattarmi ora che l'ho intuito come cosa involontaria, è diventato una fissa e da ieri continuo a grattarmi. Spero di risolvere il problema, nel frattempo grazie e buona serata!
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.3k visite dal 01/04/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.