Ipocondria e paura di malattie con sintomi
Agosto 2016. Male sparso per la pancia, faccio ecografia, varie analisi di sangue e feci. Risultati negativi... mi viene solo detto, scendi di peso. Ero 124 kg per 1.85cm. Ora peso 92kg dopo tanta dieta e palestra.
Nel frattempo, passati quei dolori comiciano le fitte al cuore. Sono corso 3 volte in ospedalre per paura di infarto... visite cardiologiche, ecg, holter... tutto negativo.
L'11 marzo comiciano mal di testa atroci. Durano 1 mese. Ed insieme a loro vertigini. Esami su esami, anche un risonanza. Mi virne ripetuto che e solo ansia. Passati i mal di testa, ricomocio con il "cuore", bruciori di stomaco, nodo in gola e pressione al petto. Il mal di stomaco, come quello alla testa, non passa con i farmaci. Solo lievi miglioramenti.
Dopo la paura dell'infarto, dopp la paura del tunore al cervello, e nata la paura del tumore allo stomaco. Sono in terapia da qualche anno per attacchi di panico e da li jo scoperto anchr di aver avuto abusi da piccolino, ma i sintomi reali, percje i dolori ci sono, sono nati dopo che il mio migliore amico e partito per andare fuori per lavoro, e dopo che mi sono lascito con la ragazza...
Mi chiedo... Perché ad ogno dolore, penso che sia la volta buona per morire? Ovviamente questa ansia costante per la piara mi porta ad essere rigido fsicamenre, cosa che altera i sintomi. Mi chiedo perché qiesta irrazionalità? Perche un semplice reflusso che dura da 1 settimana (mi sto curando da quasi 2 giorni con farmaci antireflusso) debba essere jn tumore allo stomaco? E percje pensare ad una vita sana, al fatto di essere giovane, al fatto cje qualche mese fa jo fatto tante analisi negative non mi e d'aiuto? La domanda finale vukle essere... possibile che ipocondria faccia sentire dolori cosi forti e reali? Come inluisce sul corpo?
Nel frattempo, passati quei dolori comiciano le fitte al cuore. Sono corso 3 volte in ospedalre per paura di infarto... visite cardiologiche, ecg, holter... tutto negativo.
L'11 marzo comiciano mal di testa atroci. Durano 1 mese. Ed insieme a loro vertigini. Esami su esami, anche un risonanza. Mi virne ripetuto che e solo ansia. Passati i mal di testa, ricomocio con il "cuore", bruciori di stomaco, nodo in gola e pressione al petto. Il mal di stomaco, come quello alla testa, non passa con i farmaci. Solo lievi miglioramenti.
Dopo la paura dell'infarto, dopp la paura del tunore al cervello, e nata la paura del tumore allo stomaco. Sono in terapia da qualche anno per attacchi di panico e da li jo scoperto anchr di aver avuto abusi da piccolino, ma i sintomi reali, percje i dolori ci sono, sono nati dopo che il mio migliore amico e partito per andare fuori per lavoro, e dopo che mi sono lascito con la ragazza...
Mi chiedo... Perché ad ogno dolore, penso che sia la volta buona per morire? Ovviamente questa ansia costante per la piara mi porta ad essere rigido fsicamenre, cosa che altera i sintomi. Mi chiedo perché qiesta irrazionalità? Perche un semplice reflusso che dura da 1 settimana (mi sto curando da quasi 2 giorni con farmaci antireflusso) debba essere jn tumore allo stomaco? E percje pensare ad una vita sana, al fatto di essere giovane, al fatto cje qualche mese fa jo fatto tante analisi negative non mi e d'aiuto? La domanda finale vukle essere... possibile che ipocondria faccia sentire dolori cosi forti e reali? Come inluisce sul corpo?
[#2]
Utente
Terapia psicoterapica. Esente da farmaci. All'inizio prendevo solo ignatia amara, ma dopo qualche mese smisi poiché non ce n'era bisogno. Stavo.una bomba. Il mio terapeuta dice che mi sto avvicinandomi alla fonte del mio malessere, e quindi vado continuamente in ipocondria pur di non sentire il dolore primordiale..
[#3]
Ma la terapia che fa, consiste in:
Metodi
Strategie
Scopi terapeutici
Condivisi con il terapeuta?
Oppure la terapia che fa sì traduce nel parlare a ruota libera, da parte sua, dei suoi sintomi e segni ipocondriaci, senza avere un rimando e delle istruzioni specifiche su come agire e modificare gli stati cognitivi e comportamentali?
Come mai il suo terapeuta non ha optato per una consulenza psichiatrica per un eventuale e anche eventualmente blando, supporto farmacologico?
Nella maggior parte dei malesseri psichici è estremamente utile una terapia combinata: psicoterapica e psicofarmacologica.
Per il resto mi chiedo: come mai le domande che pone qui, non le ha poste di persona (o lo ha fatto?) al suo psicoterapeuta?
Metodi
Strategie
Scopi terapeutici
Condivisi con il terapeuta?
Oppure la terapia che fa sì traduce nel parlare a ruota libera, da parte sua, dei suoi sintomi e segni ipocondriaci, senza avere un rimando e delle istruzioni specifiche su come agire e modificare gli stati cognitivi e comportamentali?
Come mai il suo terapeuta non ha optato per una consulenza psichiatrica per un eventuale e anche eventualmente blando, supporto farmacologico?
Nella maggior parte dei malesseri psichici è estremamente utile una terapia combinata: psicoterapica e psicofarmacologica.
Per il resto mi chiedo: come mai le domande che pone qui, non le ha poste di persona (o lo ha fatto?) al suo psicoterapeuta?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 31/03/2017.
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