Perdita del desiderio dopo situazione difficile
Salve,
Vi scrivo per avere un vostro parere sulla mia situazione.
2 anni fa ho avuto il mio primo bambino e ho passato la gravidanza vivendo sia la gioia dell'arrivo del mio bambino e sia la preoccupazione per la malattia di mio padre che in quel periodo stava curando dei tumori.
Lui appariva forte ed era felicissimo per il nuovo nipotino.
Il bambino è nato un un giorno in cui mio padre non poteva esserci perché era ricoverato e stava male. Io ho sofferto per questo ma ero contenta perché pensavo che avremmo recuperato. Purtroppo mio padre non ce l'ha fatta e se n'è andato solo 2 settimane dopo. L'ho potuto salutare solo 2 volte perché ho avuto problemi post parto e non riuscivo a camminare bene... Sono riuscita anche a fargli conoscere mio figlio una sera anche se non è riuscito a prenderlo in braccio.
Ho cercato di essere più forte possibile e affrontare la situazione con coraggio e credo di essere riuscita a fare del mio meglio e mio marito in tutto questo mi è stato sempre accanto e mi ha aiutato moltissimo.
In tutto questo, oltre ad essere più nervosa con familiari e chi mi sta vicino, ho perso il desiderio e non so perché. In 2 anni io e mio marito abbiamo avuto rapporti pochissime volte, potrei contarle e non riesco a risolvere questo problema.
Mio marito è stato paziente ma ci sta male e non me lo nasconde.
Vorrei ritrovare la passione e riavere indietro la mia vita normale. Mi piacerebbe anche avere un altro figlio e voglio essere felice e che sia felice mio marito e di conseguenza anche mio figlio.
Mi accorgo di trovare tante scuse per evitare di stare soli e mi dispiace.
Come posso fare?
Vi ringrazio anticipatamente.
Vi scrivo per avere un vostro parere sulla mia situazione.
2 anni fa ho avuto il mio primo bambino e ho passato la gravidanza vivendo sia la gioia dell'arrivo del mio bambino e sia la preoccupazione per la malattia di mio padre che in quel periodo stava curando dei tumori.
Lui appariva forte ed era felicissimo per il nuovo nipotino.
Il bambino è nato un un giorno in cui mio padre non poteva esserci perché era ricoverato e stava male. Io ho sofferto per questo ma ero contenta perché pensavo che avremmo recuperato. Purtroppo mio padre non ce l'ha fatta e se n'è andato solo 2 settimane dopo. L'ho potuto salutare solo 2 volte perché ho avuto problemi post parto e non riuscivo a camminare bene... Sono riuscita anche a fargli conoscere mio figlio una sera anche se non è riuscito a prenderlo in braccio.
Ho cercato di essere più forte possibile e affrontare la situazione con coraggio e credo di essere riuscita a fare del mio meglio e mio marito in tutto questo mi è stato sempre accanto e mi ha aiutato moltissimo.
In tutto questo, oltre ad essere più nervosa con familiari e chi mi sta vicino, ho perso il desiderio e non so perché. In 2 anni io e mio marito abbiamo avuto rapporti pochissime volte, potrei contarle e non riesco a risolvere questo problema.
Mio marito è stato paziente ma ci sta male e non me lo nasconde.
Vorrei ritrovare la passione e riavere indietro la mia vita normale. Mi piacerebbe anche avere un altro figlio e voglio essere felice e che sia felice mio marito e di conseguenza anche mio figlio.
Mi accorgo di trovare tante scuse per evitare di stare soli e mi dispiace.
Come posso fare?
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Signora,
lei ha subito una grave perdita in un momento molto delicato, quello del puerperio, che non di rado porta con sé un naturale calo dell'umore (quando non una vera e propria depressione post-partum) anche senza che avvengano fatti di rilievo che possono sconvolgere l'equilibrio della neo-mamma più di quanto non lo sia già stato a seguito del parto.
È quindi possibile che lei a due anni di distanza sia in realtà ancora in lutto perché non è riuscita ad elaborare emotivamente la perdita di suo padre, essendo già impegnata ad elaborare la separazione da suo figlio avvenuta con la sua nascita.
Una persona in lutto spesso è irritabile e non prova desiderio sessuale, quindi questa ipotesi può essere verosimile e spiegare quello che le sta succedendo.
Ovviamente da qui non è possibile porre una diagnosi precisa perché non conosciamo direttamente chi ci scrive, ma le consiglio sicuramente di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona per stabilire se sta subendo gli effetti di un lutto non elaborato, se soffre di un disturbo dell'umore o se la spiegazione è un'altra ancora.
Dopo aver capito da dove nasce il problema sarà possibile lavorare per risolverlo.
Un caro saluto,
lei ha subito una grave perdita in un momento molto delicato, quello del puerperio, che non di rado porta con sé un naturale calo dell'umore (quando non una vera e propria depressione post-partum) anche senza che avvengano fatti di rilievo che possono sconvolgere l'equilibrio della neo-mamma più di quanto non lo sia già stato a seguito del parto.
È quindi possibile che lei a due anni di distanza sia in realtà ancora in lutto perché non è riuscita ad elaborare emotivamente la perdita di suo padre, essendo già impegnata ad elaborare la separazione da suo figlio avvenuta con la sua nascita.
Una persona in lutto spesso è irritabile e non prova desiderio sessuale, quindi questa ipotesi può essere verosimile e spiegare quello che le sta succedendo.
Ovviamente da qui non è possibile porre una diagnosi precisa perché non conosciamo direttamente chi ci scrive, ma le consiglio sicuramente di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona per stabilire se sta subendo gli effetti di un lutto non elaborato, se soffre di un disturbo dell'umore o se la spiegazione è un'altra ancora.
Dopo aver capito da dove nasce il problema sarà possibile lavorare per risolverlo.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la sua risposta Dottoressa.
Credo che sia possibile ciò che lei ha ipotizzato, infatti io stessa mi rendo conto di non essere riuscita ancora ad eleborare la perdita di mio padre.
Era molto importante per me, padre e amico...ancora ho difficoltà ad accettare che non ci sia più e anche se so benissimo che è così cerco di non soffermarmi troppo su questa realtà e lo faccio dal momento stesso in cui ho ricevuto la notizia.
Ho pensato più volte di rivolgermi ad uno psicologo ma la verità è che ho anche paura di uscire fuori da questo guscio protettivo che mi permette di "sfuggire" in un certo senso. Ma so che devo affrontare tutto.
Spero di riuscirci...
Grazie ancora e un caro saluto anche a lei.
Credo che sia possibile ciò che lei ha ipotizzato, infatti io stessa mi rendo conto di non essere riuscita ancora ad eleborare la perdita di mio padre.
Era molto importante per me, padre e amico...ancora ho difficoltà ad accettare che non ci sia più e anche se so benissimo che è così cerco di non soffermarmi troppo su questa realtà e lo faccio dal momento stesso in cui ho ricevuto la notizia.
Ho pensato più volte di rivolgermi ad uno psicologo ma la verità è che ho anche paura di uscire fuori da questo guscio protettivo che mi permette di "sfuggire" in un certo senso. Ma so che devo affrontare tutto.
Spero di riuscirci...
Grazie ancora e un caro saluto anche a lei.
[#3]
Penso che sia giunto il momento di farsi aiutare, per riuscire ad accettare la perdita e andare avanti con il resto della sua vita.
Ha già sofferto abbastanza, non crede?
Non si trova affatto in un guscio protettivo, ma in un guscio fatto di dolore ed è importante per lei e per la sua famiglia che ne esca.
Ha già sofferto abbastanza, non crede?
Non si trova affatto in un guscio protettivo, ma in un guscio fatto di dolore ed è importante per lei e per la sua famiglia che ne esca.
[#5]
Gentile utente,
un lutto importante,
uno stravolgimento di vita dovuto alla nascita del primo figlio.
Fatica interiore e materiale, da molti punti di vista.
Non meravigliano dunque le manifestazioni che Lei segnala.
Desidero segnalerLe due letture che rtengo molto attinenti alla Sua duplice situazione:
1. https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2328-eventi-di-perdita-quando-il-lutto-diventa-complicato.html
2. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Se ritiene, ne dia un riscontro dopo averle lette con calma.
un lutto importante,
uno stravolgimento di vita dovuto alla nascita del primo figlio.
Fatica interiore e materiale, da molti punti di vista.
Non meravigliano dunque le manifestazioni che Lei segnala.
Desidero segnalerLe due letture che rtengo molto attinenti alla Sua duplice situazione:
1. https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2328-eventi-di-perdita-quando-il-lutto-diventa-complicato.html
2. https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Se ritiene, ne dia un riscontro dopo averle lette con calma.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.2k visite dal 30/03/2017.
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