Seri dubbi riguardo al mio futuro professionale

Chiarissimi psicologi, sono qui per sottoporre alla vostra gentile attenzione una mia problematica piuttosto grossa, anzi enorme.<br />
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Per colpa di un sistema scolastico ampiamente ingiusto e poco meritocratico, mi ritrovo a 23 anni a non sapere cosa fare nella vita per ciò che concerne il mio futuro professionale, a dire il vero qualcosa ho fatto, visto che in teoria a Luglio dovrei laurearmi in economia e commercio, in pratica non lo so: il mio relatore sembra fregarsene altamente del lavoro svolto.<br />
Comunque mi sono reso conto che mi sono iscritto ad economia e commercio così, tanto per fare qualcosa, in realtà a me non interessa nulla di tutto ciò. La cosa che mi interessa è avere un lavoro stabile ad alta redditività, ovvero il rapporto tra retribuzione lorda e numero di ore di lavoro settimanali è elevato. Il lavoro è un attività strumentale al soddisfacimento dei propri bisogni economici.<br />
Riflettendo un pò su quello che vorrei fare, mi è giunta questa idea: L'elettricista, questo perchè ho già un diploma in elettrotecnica ed automazione con 95/100 (Quindi ho le conoscenze di base per ciò che concerne l'impiantistica civile), poi perchè si tratta di un lavoro redditivo, vedo miei colleghi laureati in Giurisprudenza o economia che prendono 50 euro al mese, allora io mi chiedo: " Non era meglio che a 14 anni lasciassero la scuola e magari andavano ad imparare a fare gli idraulici ?" . <br />
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Ora motivo il fatto che il sistema scolastico italiano è ampiamente ingiusto; Tale sistema è stato massacrato con il susseguirsi di riforme dannose, praticamente un ragazzo, dopo aver studiato 5 anni elementari, 3 medie, 5 superiori, non sa che professione intraprendere perchè la scuola non fornisce degli stimoli. A mio parere una persona può appassionarsi verso una determinata cosa, se e solo se, gli vengono forniti gli stimoli, ovvero se c'è qualcuno che dall'ambiente esterno si preoccupa di mostrare, coinvolgere, rendere partecipe il ragazzo in parola verso la determinata cosa. Se uno passa la vita a studiare sui libri come può capire che il mondo Reale è diverso da ciò che è riportato dai testi? <br />
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Qualcheduno ora potrà oppormi che magari una persona studia per passione, io replico dicendo che Maslow fornisce un modello di gerarchia dei bisogni, mi sembra che il bisogno di guadagnare danaro per poterlo spendere per le cose essenziali sia sovraordinato rispetto al bisogno di studiare.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Hai già aperto diversi consulti e ti abbiamo risposto che la cosa migliore è che parli dei tuoi problemi con uno psicologo di persona.

A che cosa potrebbe servirti discutere e confrontarti con noi su argomenti generici di ordine filosofico/sociologico/sociale, se poi non possiamo darti indicazioni precise su come aiutarti (perché siamo a distanza)?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Chiarissimo Dr. Giuseppe Santonocito,

Io penso che ognuno di noi ha dei sogni, compreso me, ma l'attuale contesto macroeconomico ci costringe a ridimensionarli. Io volevo fare il dott. commercialista, ecco perchè mi sono iscritto ad economia e commercio, ma certamente non sono disposto a farlo senza percepire un euro durante il praticantato, non sono disposto ad essere assunto come stagista dopo aver studiato per 5 anni materie economico-aziendali.
Piuttosto che essere assunto come stagista, preferisco andare a fare l'operaio metalmeccanico, lavoro per il quale non sono richieste delle abilità particolari e comunque permette di avere una dignità per ciò che concerne il salari.
La mia scelta di diplomarmi in elettrotecnica ed automazione potrebbe essere utile in questo caso.
Io credo che i nostri sogni debbano essere bilanciati tenendo in considerazioni il contesto macroeconomico, nonchè la gerarchia dei nostri bisogni. Per me il bisogno di andarmi a divertire con gli amici e avere un'autovettura è sovraordinato rispetto al bisogno di autorealizzazione personale, in questo caso diventare dott. commercialista.
Una volta che ho definito la mia gerarchia di bisogni, mi serve un lavoro per poterla soddisfare, il lavoro è un mero mezzo.

Distinti Saluti.