Sbalzi d'umore continui ,autosabotaggio, paranoia

Buongiorno dottori, sono una ragazza di 27 e vorrei chiedere un vostro parere per quando riguarda i problemi che ho elencato nel titolo del consulto.
Ormai da quasi una decina di anni soffro in continuazione di sbalzi d'umore, passo dall'essere estremamente felice e fiduciosa al totale sconforto ,accompagnato da una fortissima ansia (cambiamenti che possono verificarsi anche nel giro di poche ore) . Tutto ciò accompagnato da quello che definisco come autosabotaggio: periodi in cui studio tantissimo e poi al momento di sostenere l'esame non riesco a portare a termine la prova , come se non avessi neanche aperto libro.Esami in cui invece mi metto a studiare all'ultimo perché l'ansia di aprire il libro mi paralizza e mi porta a fare tutt'altro (ad esempio pulire casa).Sono una studentessa fuori corso per motivi lavorativi e mi rendo conto che stress e ansia sono nella norma. Ma a volte il malessere mi sembra insostenibile. Passo dal pensiero che andrà tutto bene (anche con euforia ed enorme convinzione) a pensieri completamente negativi e autostima a terra.Senza contare che a seconda del periodo vengo assalita anche dall'ansia delle relazioni con chiunque mi circonda.!Mi sembra che tutti abbiano qualcosa contro di me , basta uno sguardo o una conversazione per farmi entrare in panico e dubitare del bene che mi vuole chi mi sta intorno. Tanto da portarmi quasi sempre a non dormire la notte.Sono stata seguita da una psicologa per qualche mese nel consultorio della mia zona ma alla fine non notando miglioramenti ho abbandonato le sedute. So perfettamente che la scelta migliora sarebbe cambiare psicologo ma non me lo posso permettere. La mia famiglia non mi appoggia , sostenendo che il malessere non è quello che provo io ,ma quello di chi è affetto da malattie fisiche. "È solo ansia, sii più forte!Non sai affrontare lo stress".La frase che sento in continuazione. Più me lo ripetono ,più mi scoraggio e cado nel vortice dell' ansia.
Concludo informandovi che la mia dottoressa mi ha consigliato di fare delle analisi del sangue (tiroide etc)per vedere se era presente qualche anomalia.Oltre ai valori dei globuli un po' alterati (sono portatrice sana di anemia),il resto è tutto nella norma.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

se questa è la sua situazione da ben 10 anni non è pensabile che possa uscirne senza un intervento adeguato, psicologico e magari anche farmacologico.

Lasci perdere quello che le dicono in famiglia, non ci resti male: si tratta di affermazioni basate su preconcetti e sul mancato riconoscimento di quanto possa essere intensa la sofferenza che non deriva dal fisico, che a volte è l'unica che certe persone riescono a riconoscere come degna di attenzione.

La psicologa che l'ha seguita al consultorio ha posto una diagnosi precisa per il suo quadro clinico?
Quante volte vi siete viste?
Con che cadenza?

Nella sua famiglia ci sono casi di disturbi dell'umore (depressione, disturbo bipolare) o di disturbi psicologici di altro tipo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa, la ringrazio per la sua risposta cosi celere.
Con la mia psicologa ci siamo viste quasi sei mesi, due volte a settimana . Mi aveva consigliato un consulto da uno psicoterapeuta e diceva che molti miei comportamenti le facevano pensare al disturbo dissociativo. Ma non ha voluto darmi una diagnosi precisa ,mi ha sempre detto di non concentrarmi sulla causa del malessere ma su come risolvere.Ed è per questo che non sono più andata. Volevo stare meglio ma con quella dottoressa non mi sentivo curata.
Nella mia famiglia ho due casi di bipolarismo (zia e cugina) e un caso di depressione molto seria( mio cugino)
Grazie ancora dottoressa
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' quindi possibile che anche il suo sia un Disturbo dell'Umore.
Da qui non possiamo porre alcuna diagnosi, ma gli sbalzi che riferisce devono essere considerati seriamente e curati probabilmente anche con farmaci adeguati.

Le suggerisco di rivolgersi altrove per riprendere il lavoro su di sè, o privatamente o ad una struttura pubblica come il Centro di Salute Mentale: l'importante a mio avviso è che richieda anche un consulto psichiatrico per stabilire se sia il caso di avvalersi di un farmaco per ripristinare l'equilibrio dell'umore.
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Utente
Utente
Grazie dottoressa. Seguirò il suo consiglio. Ho chiesto un parere in questo sito proprio perché ,come ho scritto prima, in casa mia il mio problema non è riconosciuto e mi hanno assalito dei dubbi sul come affrontare la situazione. Sostanzialmente volevo sapere se fosse necessario approfondire da uno specialista o stringere i denti come suggeriscono i miei.E grazie alla sua risposta mi sono convinta sul da farsi.
Grazie ancora dottoressa
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
È decisamente il caso che lei approfondisca per sapere se soffre di un disturbo che va curato o meno.

Mi aggiorni e mi faccia sapere cosa emergerà dalla sua valutazione.

Un caro saluto,
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