Incomprensioni con il partner ed ansia
Salve,
con il mio ragazzo stiamo andando insieme da un terapeuta per risolvere alcuni problemi in ambito sessuale (problemi di erezione ed eiaculazione precoce). Le sedute sembrerebbero aver giovato notevolmente alla sfera sessuale, ma sono emersi dei problemi di comunicazione ed incomprensione tra me ed il mio partner. Problemi che anche il mio psicologo ha rilevato con me. Nell'ultima seduta il mio psicologo mi ha fatto notare che il 90% delle sedute non riesco ad articolare in modo soddisfacente i miei pensieri. Ne risulta che spesso finita la sessione avrei ancora tanto da dire, mi sento incompresa sia da lui che dal mio partner e questo mi fa soffrire (a volte è capitato che ho perfino tentato di chiarire le cose con lui al di fuori delle sedute tramite email). Mi ha promesso che avremmo affrontato meglio il problema nei nosti prossimi incontri poiché ritiene che possa influenzare anche la relazione tra me ed il mio partner.
ora mi sento molto ansiosa perché quello che il mio psicologo ha detto è vero e la dimostrazione l'ho avuta ieri sera. Il problema è che per motivi organizzativi non rivedremo il mio psicologo per circa un mese quindi ora non so come affrontare il problema...
La lite di ieri con il mio ragazzo è nata dal fatto che ieri ho avuto una giornata pessima sul lavoro e non solo, la mia migliore amica mi ha chiamato e raccontato che sta pensando di separarsi con il marito. Quando sono tornata a casa l'unica cosa che desideravo era stare con il mio ragazzo e parlare con lui, volevo cucinare qualcosa di speciale per lui. Durante la preparazione della cena ho iniziato a dirgli della mia giornata e della storia della mia amica, mi aspettavo delle domande, dell'interesse, ma non è stato così e siamo finiti a parlare di altro... Quando ho servito la cena lui ha detto che era tutto buono ma ha iniziato a sfogliare un libro che era sopra al tavolo poi ad un tratto se ne è andato in camera senza finire la cena. Gli ho chiesto cosa era successo se per caso non gli piaceva quello che avevo cucinato e lui mi ha detto che tutto era buono ma non aveva molta fame perché aveva pranzato tardi e voleva riposare, voleva che andassi in camera con lui e riposare con lui. Mi sono innervosita perché io forse non ho capito le sue esigenze ma lui non ha capito affatto le mie. Mi sono messa a piangere e gli ho spiegato che avevo bisogno di parlare, di sfogarmi ma che lui non era interessato e non aveva nenache apprezzato la cena. Egli mi ha spiegato che non aveva capito e mi ha detto che forse ho sbagliato il modo in cui ho iniziato il discorso sulla mia amica, mi ha detto che non gli ho dato nessun dettaglio e non ha capito cosa avrebbe dovuto rispondere. Mi ha visto nervosa, arrabbiata per la mia amica e ha pensato che era meglio parlare di altro. Ora abbiamo fatto pace ma sono triste e angosciata. Non riesco a comunicare con il mio partner, con il mio psicologo e in questo periodo mi sento sola con i miei problemi e con le mie paure, come posso fare?
con il mio ragazzo stiamo andando insieme da un terapeuta per risolvere alcuni problemi in ambito sessuale (problemi di erezione ed eiaculazione precoce). Le sedute sembrerebbero aver giovato notevolmente alla sfera sessuale, ma sono emersi dei problemi di comunicazione ed incomprensione tra me ed il mio partner. Problemi che anche il mio psicologo ha rilevato con me. Nell'ultima seduta il mio psicologo mi ha fatto notare che il 90% delle sedute non riesco ad articolare in modo soddisfacente i miei pensieri. Ne risulta che spesso finita la sessione avrei ancora tanto da dire, mi sento incompresa sia da lui che dal mio partner e questo mi fa soffrire (a volte è capitato che ho perfino tentato di chiarire le cose con lui al di fuori delle sedute tramite email). Mi ha promesso che avremmo affrontato meglio il problema nei nosti prossimi incontri poiché ritiene che possa influenzare anche la relazione tra me ed il mio partner.
ora mi sento molto ansiosa perché quello che il mio psicologo ha detto è vero e la dimostrazione l'ho avuta ieri sera. Il problema è che per motivi organizzativi non rivedremo il mio psicologo per circa un mese quindi ora non so come affrontare il problema...
La lite di ieri con il mio ragazzo è nata dal fatto che ieri ho avuto una giornata pessima sul lavoro e non solo, la mia migliore amica mi ha chiamato e raccontato che sta pensando di separarsi con il marito. Quando sono tornata a casa l'unica cosa che desideravo era stare con il mio ragazzo e parlare con lui, volevo cucinare qualcosa di speciale per lui. Durante la preparazione della cena ho iniziato a dirgli della mia giornata e della storia della mia amica, mi aspettavo delle domande, dell'interesse, ma non è stato così e siamo finiti a parlare di altro... Quando ho servito la cena lui ha detto che era tutto buono ma ha iniziato a sfogliare un libro che era sopra al tavolo poi ad un tratto se ne è andato in camera senza finire la cena. Gli ho chiesto cosa era successo se per caso non gli piaceva quello che avevo cucinato e lui mi ha detto che tutto era buono ma non aveva molta fame perché aveva pranzato tardi e voleva riposare, voleva che andassi in camera con lui e riposare con lui. Mi sono innervosita perché io forse non ho capito le sue esigenze ma lui non ha capito affatto le mie. Mi sono messa a piangere e gli ho spiegato che avevo bisogno di parlare, di sfogarmi ma che lui non era interessato e non aveva nenache apprezzato la cena. Egli mi ha spiegato che non aveva capito e mi ha detto che forse ho sbagliato il modo in cui ho iniziato il discorso sulla mia amica, mi ha detto che non gli ho dato nessun dettaglio e non ha capito cosa avrebbe dovuto rispondere. Mi ha visto nervosa, arrabbiata per la mia amica e ha pensato che era meglio parlare di altro. Ora abbiamo fatto pace ma sono triste e angosciata. Non riesco a comunicare con il mio partner, con il mio psicologo e in questo periodo mi sento sola con i miei problemi e con le mie paure, come posso fare?
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Cara Utente,
anche se per un mese non vi vedrete lei sta già affrontando il problema con un nostro collega e deve far riferimento a lui per risolverlo.
L'unica cosa che può cercare di fare, essendo conscia della sua difficoltà, è dire più chiaramente quello che pensa e che si aspetta, invece di aspettarsi che il suo compagno capisca tutto al volo senza avere gli elementi necessari per farlo.
Nell'esempio di ieri sera se lei avesse parlato di più e più chiaramente lui non avrebbe frainteso il senso di ciò che gli stava dicendo, e neanche il significato della cena che gli ha preparato.
Provi a ragionare su come avrebbe potuto comportarsi e faccia tesoro delle conclusioni che trarrà per cambiare comportamento in futuro.
Un caro saluto,
anche se per un mese non vi vedrete lei sta già affrontando il problema con un nostro collega e deve far riferimento a lui per risolverlo.
L'unica cosa che può cercare di fare, essendo conscia della sua difficoltà, è dire più chiaramente quello che pensa e che si aspetta, invece di aspettarsi che il suo compagno capisca tutto al volo senza avere gli elementi necessari per farlo.
Nell'esempio di ieri sera se lei avesse parlato di più e più chiaramente lui non avrebbe frainteso il senso di ciò che gli stava dicendo, e neanche il significato della cena che gli ha preparato.
Provi a ragionare su come avrebbe potuto comportarsi e faccia tesoro delle conclusioni che trarrà per cambiare comportamento in futuro.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 29/03/2017.
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