Bimbo non ingoia
Mio figlio di anni 5 ha contratto lo streptococco con una tonsillite e gola molto gonfia . Dopo la visita con la pediatra ha smesso totalmente di ingoiare cibi solidi pasta e carne anche adesso che dopo una settimana di cura antibiotica le tonsille sono notevolmente diminuite . Mi ha detto che ha paura di ingoiare perché la dottoressa gli ha detto che non può mangiare. Lo
Abbiamo portato dalla pediatra per tranquillizzarlo naturalmente gli ha detto solo cose positive ma Non è cambiato nulla . Praticamente il mangire lo scioglie in bocca tipo focacce yogurt succhi . Sono preoccupato anche perché è magro lo è stato sempre e pesa 15,8 kg . Vorrei un consiglio su come far superare questa paura. Grazie
Abbiamo portato dalla pediatra per tranquillizzarlo naturalmente gli ha detto solo cose positive ma Non è cambiato nulla . Praticamente il mangire lo scioglie in bocca tipo focacce yogurt succhi . Sono preoccupato anche perché è magro lo è stato sempre e pesa 15,8 kg . Vorrei un consiglio su come far superare questa paura. Grazie
[#1]
Gentile utente,
Se il bambino durante l'infiammazione delle tonsille, provava dolore a deglutire, è probabile che sia subentrato uno stato ansioso tale per cui teme di ingoiare cibi solidi per paura di avvertire nuovamente fastidio nella deglutizione. Se al piccolo gli è stato detto "non mangiare", è possibile che lui abbia pensato: "mangiare mi può far male, è pericoloso!". Ed ecco l'ansia.
Suggerimenti:
- Non forzatelo a mangiare solido se per ora non vuole;
-cercate di non farvi "sentire" ansiosi per questo. I bambini "assorbono" moltissimo le emozioni genitoriali;
- dategli delle spiegazioni emotive sul fenomeno. Es:
"tesoro, lo sappiamo bene che provavi dolore durante la tonsillite e ora sei un po preoccupato che il dolore possa tornare quando mangi ma, tranquillo, non tornerà e anche se avverti un po di fastidio, non abbiamo nulla di cui preoccuparci, è normale e tra qualche giorno non lo avvertirai più"
- non assumete strategie nuove per tentare di farlo mangiare;
- stategli inizialmente accanto anche accarezzandolo con affetto durante i pasti (si sentirà protetto e accudito)
- tra qualche giorno potete provare con esposizioni graduali al cibo solido: da bocconi molto piccoli i primi giorni fino a crescere di quantità (lentamente) nei giorni successivi. In modo tale che possa:
* riabituarsi gradualmente alla deglutizione
* abbassare, nel contempo, il livello di ansia.
Non abbiate fretta nel mettere in atto tutto ciò.
Se tali strategie non dovessero funzionare, una consulenza dal vivo presso un/a collega perfezionata in psicologia dell'età evolutiva, non potrà che tornarvi utile.
Saluti cordiali
Se il bambino durante l'infiammazione delle tonsille, provava dolore a deglutire, è probabile che sia subentrato uno stato ansioso tale per cui teme di ingoiare cibi solidi per paura di avvertire nuovamente fastidio nella deglutizione. Se al piccolo gli è stato detto "non mangiare", è possibile che lui abbia pensato: "mangiare mi può far male, è pericoloso!". Ed ecco l'ansia.
Suggerimenti:
- Non forzatelo a mangiare solido se per ora non vuole;
-cercate di non farvi "sentire" ansiosi per questo. I bambini "assorbono" moltissimo le emozioni genitoriali;
- dategli delle spiegazioni emotive sul fenomeno. Es:
"tesoro, lo sappiamo bene che provavi dolore durante la tonsillite e ora sei un po preoccupato che il dolore possa tornare quando mangi ma, tranquillo, non tornerà e anche se avverti un po di fastidio, non abbiamo nulla di cui preoccuparci, è normale e tra qualche giorno non lo avvertirai più"
- non assumete strategie nuove per tentare di farlo mangiare;
- stategli inizialmente accanto anche accarezzandolo con affetto durante i pasti (si sentirà protetto e accudito)
- tra qualche giorno potete provare con esposizioni graduali al cibo solido: da bocconi molto piccoli i primi giorni fino a crescere di quantità (lentamente) nei giorni successivi. In modo tale che possa:
* riabituarsi gradualmente alla deglutizione
* abbassare, nel contempo, il livello di ansia.
Non abbiate fretta nel mettere in atto tutto ciò.
Se tali strategie non dovessero funzionare, una consulenza dal vivo presso un/a collega perfezionata in psicologia dell'età evolutiva, non potrà che tornarvi utile.
Saluti cordiali
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Di fronte a pensieri ansiosi, occorre pazienza.
È comprensibile la sua preoccupazione da genitore e quindi occorre che anche lei e la sua compagna gestiate l'ansia e i timori "ho paura che si debiliti".
Suo figlio ora ha il timore di ingurgitare cibi solidi poco masticati probabilmente per evitare di avvertire dolore e/o fastidio. Succede nei bambini...
Non vi resta che mettere in atto i suggerimenti avuti e se l'ansia persiste, avvalersi della consulenza del collega suggerito sopra.
Saluti
È comprensibile la sua preoccupazione da genitore e quindi occorre che anche lei e la sua compagna gestiate l'ansia e i timori "ho paura che si debiliti".
Suo figlio ora ha il timore di ingurgitare cibi solidi poco masticati probabilmente per evitare di avvertire dolore e/o fastidio. Succede nei bambini...
Non vi resta che mettere in atto i suggerimenti avuti e se l'ansia persiste, avvalersi della consulenza del collega suggerito sopra.
Saluti
[#5]
Gentile utente,<br />
<br />
quando si parla di eventuale consulenza psicologica presso un/a collega perfezionata in psicologia dell'età evolutiva, in genere ci si riferisce ai genitori; <br />
sono loro che si recano congiuntamente in seduta, non i bimbi.<br />
Infatti modificare i comportamenti genitoriali, nella maggior parte dei casi significa risolvere i problemi dei bimbi.<br />
<br />
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#8]
Utente
Per ora che non vuole mamgire cibi solidi va bene assecondarlo preparando minestre e cibi che vuole ? Per esempio ieri ha mangiato brodo vegetale e gli abbiano frullato il petto di pollo prensetata molto liquida l'ha mangiata e la sera il purè di patate.
Oppure dobbiamo mettere in tavola le solite cose che mangiava prima ?
Anche noi ieri abbiamo mangiato le stesse cose per non variare i cibi in tavola con alimenti che lui al momento si rifiuta di ingoiare .
Grazie
Oppure dobbiamo mettere in tavola le solite cose che mangiava prima ?
Anche noi ieri abbiamo mangiato le stesse cose per non variare i cibi in tavola con alimenti che lui al momento si rifiuta di ingoiare .
Grazie
[#9]
Gentile utente,
Lei ci sta ponendo delle domande alle quali online è molto difficile rispondere dato che, come prima cosa, conosciamo nulla delle dinamiche relazionali della vostra famiglia e "a distanza", continuare il consulto, ha poca utilità.
È già stata concordata la consulenza presso la/il collega?
Lei ci sta ponendo delle domande alle quali online è molto difficile rispondere dato che, come prima cosa, conosciamo nulla delle dinamiche relazionali della vostra famiglia e "a distanza", continuare il consulto, ha poca utilità.
È già stata concordata la consulenza presso la/il collega?
[#10]
Utente
Buonasera sembrava da una settimana che la situazione stava tornando alla normalità invece da ieri sera sta iniziando a rifiutare i cibi solidi li tieni in bocca e sputa. Aveva ripreso a mangiare e tanto quasi tutto. Ha preso anche in kilo. Ha avuto un po la voce rauca e gli ho fatto aerosol e nurofen per un paio di giorni . Ho paura che ricominci . Datemi un consiglio come comportami . Grazie
[#12]
Utente
Non ci siamo rivolti a nessuno se non ad un otorinolaringoiatra perché alterna momenti che mangia a momenti no . Otorinolaringoiatra ci ha detto che siccome beve il latte nel biberon il problema è questo che non sa masticare bene. È da qualche giorno che si è accentuata la difficoltà ad ingoiare cibi solidi. Può darsi la visita con l'otorino gli ha fatto pensare al problema .
[#13]
"Ho paura che ricominci" MA "Non ci siamo rivolti a nessuno se non ad un otorinolaringoiatra perché alterna momenti che mangia a momenti no"
Quindi: avete la PAURA che possa ricominciare a non mangiare solido ma vi siete rivolti ad un otorinolaringoiatria.
Personalmente e clinicamente, mi sembra abbastanza incoerente.
La PAURA genitoriale (come l'ansia che trapela evidente dal suo scritto) va "portata" in sede opportuna; ovvero al cospetto di una/un Collega perfezionato in età evolutiva;
Questo serve ora. Ne aerosol, ne altre visite mediche
Quindi: avete la PAURA che possa ricominciare a non mangiare solido ma vi siete rivolti ad un otorinolaringoiatria.
Personalmente e clinicamente, mi sembra abbastanza incoerente.
La PAURA genitoriale (come l'ansia che trapela evidente dal suo scritto) va "portata" in sede opportuna; ovvero al cospetto di una/un Collega perfezionato in età evolutiva;
Questo serve ora. Ne aerosol, ne altre visite mediche
[#14]
Gentile utente,
dopo 10 giorni ci ha ricontattato per il ripresentarsi dei sintomi.
E nuovamente si rivolge a noi, anzichè all'area medica.
Eppure non prende in considerazione i nostri orientamenti verso una consulenza psicologica di persona, rivolta a Voi genitori.
Perchè?
Come mai?
Saluti cordiali.
dopo 10 giorni ci ha ricontattato per il ripresentarsi dei sintomi.
E nuovamente si rivolge a noi, anzichè all'area medica.
Eppure non prende in considerazione i nostri orientamenti verso una consulenza psicologica di persona, rivolta a Voi genitori.
Perchè?
Come mai?
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 9.2k visite dal 25/03/2017.
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