Ansia, futuro
Salve, mi chiamo Carlo e ho 20 anni.
Sto vivendo alcuni mesi di ansia per via del mio futuro incerto, in pratica non so che fare nella mia vita.
Ho lavorato come operaio e fatto anche alcuni lavori occasionali, solo che adesso sono disoccupato e con mille ansie. Il fatto è che con questi lavori (ottimi lavori,non ho nulla contro) io non mi sento gratificato sento che vorrei fare altro, qualcosa che mi piace.
Infatti stavo pensando di cercare corsi, ma soprattutto stavo pensando di andare all'università.
Le mie ansie praticamente scaturiscono da qui praticamente perché di fatto non ho mai amato moltissimo lo studio (e non riesco neanche a capire bene cosa mi piacerebbe studiare) e questo mi porta ad essere indeciso sul da farsi e ansioso verso il futuro perché il tempo passa e vorrei trovare il prima possibile la mia strada.
La mia paura poi è quella di iniziare a studiare e constatare che non sia portato a farlo e, quindi, di perdere solo altro tempo e denaro più un bel colpo sulla mia autostima visto che mi ritroverei punto e a capo, anche perché poi vedo molti miei coetanei che hanno trovato già la loro strada e la stanno percorrendo con successo e io sono già 2 anni quasi che ho finito le superiori e non so cosa fare.
Mi scuso per la lunghezza e chiedo qualche vostro consiglio o parere.
Vi ringrazio e auguro una buona giornata.
che scuola ha frequentato alle superiori?
Si è trattato di studi che le interessavano e che ha scelto lei?
Quando legge qualcosa che le piace e le interessa riesce a concentrarsi e a ricordare ciò che ha letto?
Come immaginava il suo futuro da piccolo e poi mentre cresceva?
Per cosa si sentiva portato o le dicevano che è portato?
Non ha proprio nessuna idea di quale tipo di ambito lavorativo le piacerebbe?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Io ho frequentato un anno di ragionerie per poi cambiare e farne 4 al professionale e in ambo i casi sono state scelte fatte da me e sinceramente a quei tempi non essendo maturo e non pensando al futuro ho scelto giusto per scegliere diciamo così anche perché non mi è mai piaciuto studiare tantissimo,facevo sempre il minimo indispensabile.
Se un argomento mi appassiona ci riesco,anche se sono un tipo che comunque è spesso "sulle nuvole".
Il problema è che da piccolo e anche crescendo non ci ho mai pensato(e adesso mi rendo conto di aver sbagliato), gli anni della scuola e quindi dell'adolescenza li ho sempre vissuti in modo spensierato senza mai preoccuparmi a cosa fare dopo la scuola.
Dicevo semplicemente "vado a lavorare" ma senza preoccuparmi in che settore.
Da piccolo avevo una passione incredibile per il disegno,inventavo fumetti e disegnavo quasi tutto quello che vedevo o pensavo.
Solo che col tempo questa passione è svanita perché amavo follemente anche il calcio e ho coltivato poi solo questa passione(che non mi ha portato a niente).
Adesso mi piacciono tantissimo le lingue infatti parlo abbastanza bene lo spagnolo senza averlo mai studiato e mi piacerebbe viaggiare.
All'esame di stato ho preso 15 alla prova di Italiano(prova corretta dalla presidentessa esterna professoressa appunto di italiano),e questa professoressa mi ha detto dopo l'orale che io avevo un gran talento e che dovevo sfruttarlo,non só a cosa si riferisse in particolare.
Ho solo idee in generale,cioè,só che mi piacerebbe fare un lavoro dove posso anche viaggiare tanto,non annoiarmi,conoscere nuove persone.
Però vorrei specializzarmi appunto in qualcosa appunto,per stare più tranquillo e sereno e con le idee chiare.
La ringrazio di nuovo e mi scuso per la lunghezza.
Ha verificato quali corsi post-diploma sono attivi nella sua regione?
Ha pensato di lavorare in contesti come i villaggi turistici?
Il fatto è che che senza una specializzazione mi ritroverei sempre a cercare lavori a caso o no?
Si ovviamente mi stavo anche informando suo corsi(in questo momento vivo a Padova appunto per avere più possibilità e per maturare),pero non trovo niente di concreto o che mi possa aiutare.
Ai villaggi turistici no avevo mai pensato anche perché pensavo che fosse necessaria la Laurea e che comunque credo si abbia più probabilità di essere presi a lavoro con una laurea e quindi con competenze accertate(probabilmente mi sbaglio).
La ringrazio per la sua pazienza e disponibilità.
Non voglio sopravvalutare la laurea e mettere gli altri lavori come di "serie b".
Semplicemente come le avevo detto stavo cercando la "mia strada",qualcosa che mi gratifichi,per questo in questi giorni stavo pensando di andare all'università o fare dei corsi.Così comunque da specializzarmi in qualcosa che mi piaccia e poi farla come professione senza ripartire da zero ogni volta che si perda un lavoro.
Só benissimo che ci sono lavori da poter svolgere anche senza laurea,solo che vista la mia giovane età ancora,volevo scegliere per bene quella che poi potrebbe essere la mia professione per tutta la vita(e ho appunto dubbi e incertezze su questo).
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona giornata.
Gentile utente,<br />
<br />
Ha valutato i corsi serali, <br />
sia riguardanti le scuole superiori <br />
sia - taluni - all'Università<br />
e dunque compatibili con una professione?<br />
<br />
Questo per testare i Suoi interessi, ma anche la "tenuta" rispetto allo studio e all'impegno e regolarità che esso esige.
Inoltre avrebbe la possibilità di capire se cerca di "sanare" una insoddisfazione astratta,
oppure un vero bisogno e desiderio.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Ai corsi serali no avevo mai pensato sinceramente,però stavo pensando comunque a dei corsi di inglese appunto per vedere se può piacermi rimettermi a studiare o no.
La cosa che comunque mi mette più ansia è il fatto che non ho molto tempo per decidere visto che ho già "perso" 2 anni.
La ringrazio ancora una volta.
E poi la differenza la fà la paura di buttarmi nello studio e poi vedere che non è quello che fà per me,sempre per il fatto che io non sono mai stato uno che studiava 3-4 ore al giorno.
In poche parole è paura di non trovare in tempo la mia strada.
Lei ha scritto a noi per chiedere un parere; e dunque ha consapevolezza della utilità di un aiuto.
Ma con uno/a Psicologo/a di persona è meglio, avviene una interazione più diretta e spontanea.
Nella città dove ora si trova le risorse sono molteplici.
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