Innamoramento

Salve! Da un paio di anni ho un chiodo fisso che non riesco a togliermi dalla testa. Con questo ragazzo, conosciuto ad un corso di aggiornamento non ho avuto molte occasioni di conoscenza. Al corso c'è stato qualcosa, uno scambio di sguardi, di battute. Cercava di mettersi vicino ed era spesso agitato in mia vicinanza fisica. Io sono molto timida e lui, da quel che ho potuto capire, è un po' come me. Un giorno, mentre eravamo fuori per un caffè tutti insieme, lo sorpresi che mi fissava dietro gli occhiali da sole. Sono quasi certa che mi guardasse perché era rivolto completamente verso di me ed io ho istintivamente risposto allo sguardo e sono rimasta con gli occhi fissi su di lui per un po', lui non ha mai cambiato direzione. Alla fine ho distolto lo sguardo per imbarazzo. Dopo questo incontro non ci siamo più rivisti anche se mi ha invitato ad un paio di eventi su facebook senza alcuna ragione precisa. Ci siamo rivisti pochi mesi fa ad una fiera. Dopo avermi visto per caso ed essere ripassato più di una volta a trovarmi, ha preso il mio biglietto da visita e il giorno dopo mi ha scritto un messaggio per chiedermi com'era andata. Da lì mi ha riscritto un paio di volte ma quando la conversazione prendeva forma lui si ritirava. Su facebook , nei giorni successivi al nostro ultimo incontro, postava canzoni che sembravano riferite alla nostra situazione, ha scritto messaggi riferiti ad una donna senza specificare il nome, e riportato un paio di frasi che una volta aveva detto a me. La cosa che non ho detto è che sono fidanzata da 5 anni. Lui lo sa. Il mio ragazzo di questa cotta invece non sa ancora nulla. Da quando l'ho rivisto ho ricominciato a pensar a lui, a quello che ho provato in quei pochi mesi di corso, a sognare di conoscerlo meglio. Sogni in cui ero felice ma appena sveglia tutto crollava alla realtà. Eppure io amo il mio ragazzo e questi ultimi due anni le cose sono andate pure meglio. I primi due anni avevamo molte più incomprensioni, io andavo sempre in crisi e lui reagiva facendomi disperare ancora di più. Non ci capivamo e questo mi ha fatto soffrire tanto fino a desiderare di conoscere qualcun'altro. E alla fine il desiderio si è avverato ma nel momento di calma, quando le cose avevano cominciato a funzionare. Non so cosa pensare? Non riesco a uscire da questo limbo. Rimango ferma con i miei soliti pensieri fissi su l'altro e continuo a vedere il mio ragazzo. A condividere con lui tante cose, a sentire il desiderio di baciarlo, stringerlo, ma allo stesso tempo il desiderio e la voglia di sapere come potrebbe essere con l'altro non mi abbandona. Vorrei sapere se questo ragazzo semisconosciuto prova e ha provato le stesse cose che ho rpovato io. Io ho sentito questa reciprocità, per me ci sono stati molti segnali, ma niente di evidente, niente di espresso. Vorrei saperlo per poterci parlare, per capire, magari per smontare questa cotta e tornare serena dal mio compagno. Che devo fare? Grazie in anticipo!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

è ovviamente impossibile che le chiariamo questo punto:

"Vorrei sapere se questo ragazzo semisconosciuto prova e ha provato le stesse cose che ho provato io"

perchè non possiamo interpretare comportamenti vaghi e ambigui di una terza persona, che non si sta rivolgendo a noi e non partecipa al discorso.

Non so dirle se lei ha visto più di quando ci fosse in realtà in quegli atteggiamenti perchè aveva tanto desiderato conoscere un altro ragazzo, o se invece si tratta di una persona introversa che è rimasta in disparte per questo motivo.
Può anche essere un ragazzo indeciso, che ama fantasticare, ma non ama allo stesso modo passare dalla fantasie ai fatti concreti.

Indubbiamente il fatto di avere avuto pochissimi contatti e molte fantasie al riguardo sta alimentando la sua idealizzazione di questa persona, della quale sa poco o nulla (tanto che lo definisce come "un semisconosciuto")..

Riguardo alla sua relazione attuale, vedo dai suoi dati che non è più "una ragazzina": non vivete assieme?
Non avete dei progetti che riguardino la costruzione di qualcosa di più solido per il futuro?

Cosa le manca nel rapporto con il suo fidanzato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie della risposta dr.ssa Flavia. Non siamo più ragazzini e stiamo sistemando casa per andare a vivere insieme. Fino ad oggi avevamo diversi problemi economici a causa dei nostri lavori precari. Inoltre il mio compagno era molto restio ad andare in affitto insieme in una casa diversa da dove si trova attualmente, una casa però molto umida e disagevole, poco vivibile. Io oltretutto, ho dei problemi abbastanza grossi di artrosi cervicale causata da un incidente qualche anno fa e il freddo e l'umidità mi fanno male. Insomma su questo punto abbiamo discusso molto. Per fortuna lui si è un po' stabilizzato con il lavoro e ha iniziato a risistemare casa dei nonni. Forse tutto questo discutere e non arrivare a nulla per tanto tempo mi aveva un po' stancata. Ma questo semisconosciuto mi ha fatto veramente provare sensazioni molto forti. In lui mi riconosco molto, nel suo modo di fare, di interagire, cosa che non faccio con il mio ragazzo. Molto più estroverso e pratico.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Forse tutto questo discutere e non arrivare a nulla per tanto tempo mi aveva un po' stancata"

E' possibile che questo l'abbia spinta a desiderare di trovare un'alternativa a una situazione che prima era bloccata e priva di reali possibilità di cambiamento.
Oltretutto percepisce l'altro ragazzo come più concreto, nonostante dal suo racconto non emerge esattamente questo, quindi pare che sia proprio la concretezza e il veder realizzati i suoi desideri ciò che le manca.

Avete iniziato ad andare più d'accordo quandosi è delineata la possibilità di un futuro più concreto per la vostra coppia?
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Utente
Utente
Credo sia iniziata ad andare meglio da quando ho trovato "un'alternativa" nella mia testa, il ragazzo semisconosciuto, che in parte mi ha dato più sicurezza e la spinta per staccarmi un po' dal mio compagno, per farmi sentire meno presente sempre e comunque e fargli capire il problema. E in piccola parte questo mio cambiamento credo che lo abbia smosso a cercare di venirmi in contro. Poi la questione casa del nonno è venuta fuori dopo, indipendentemente. Però questo mio momentaneo distacco mi ha fatto vedere che oltre a lui ci sono altri mondi e altre possibilità, mi ha fatto vedere chiaramente quali sono i punti di incontro con il mio ragazzo e quelli invece di distacco e incomprensione e anche che quest'ultimi lati del suo carattere non mi piacciono e non riesco a capirli nel profondo, come fossimo due mondi paralleli. Non so se la mia ossessione per l'altro sia più un modo per mantenere il distacco, la distanza di sicurezza, oppure mi sia davvero disinnamorata del mio lui. Eppure dovrebbe essere semplice capire cosa si prova, invece continuo a pensare e a non capire e più analizzo le mie emozioni e meno ne vengo fuori perché un giorno sento e credo una cosa e il giorno dopo sono già cambiata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
In realtà a volte comprendere i propri sentimenti è molto più difficile di quanto lei pensi. Le segnalo questo articolo sull'argomento:
http://www.serviziodipsicologia.it/amore-o-abitudine-come-capirlo/

Di sicuro se nella sua vita c'è spazio per pensieri continui rivolti ad un'altra persona qualcosa nella sua relazione non funziona, ma questo non significa che non sia "riparabile".
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Utente
Utente
Grazie mille dell'articolo, è stato molto utile a chiarire alcuni punti. Il problema per me è sempre stato il fatto che per il mio compagno non esistevano problemi. Quando mi sentivo messa da parte, quando continuava a voler vivere in una casa pur sapendo che a me un ambiente così avrebbe fatto male, quando ad ogni mia crisi lui dava la colpa a me senza mettersi troppo in discussione. Sentivo di aver perso quell'esclusività quella passione, da parte sua non li vedevo più. Mi chiedevo quanto fossero colpa mia o quanto ci fosse di vero. Non so quante volte mi sono fatta il lavaggio del cervello per cancellare queste sensazioni, ma poi si riproponevano più forti di prima. Adesso io non vado più in crisi come un tempo e lui è tornato ad essere più disponibile, anche se vedo che non viene molto in contro ai miei problemi di sua spontanea volontà. Mi propone cose pur sapendo che a me non fanno bene e che non potrei fare (come dormire in tenda, avendo io grossi problemi alla schiena e alla cervicale), facciamo l'amore molto meno frequentemente anche nei periodi in cui dormiamo spesso insieme. Lui è spesso stanco. Ed io, anche se non dico nulla, sento sempre meno la voglia di farlo e mi attacco con la fantasia sempre più all'altro, legando la passione a questa nuova persona. Il mio ragazzo si è adagiato dopo poco che stavamo insieme, vuoi per suoi problemi personali, vuoi per carattere, ed io mi son sentita crollare il mondo addosso. Piano piano l'ho ricostruito ma questo vuoto era sempre lì ed è come se lo avessi riempito con queste fantasie. fantasie alimentate anche dall'altro, perché quando non mi cercava lo avevo un po' dimenticato. Dovrei dire tutto al mio compagno? Anche dei miei pensieri sull'altro? Adesso non sono nè felice nè infelice, esattamente come dice l'articolo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Lei ha detto che le cose con il suo ragazzo hanno iniziato a funzionare, ma da quanto aggiunge pare che l'unica novità sia la prospettiva di trasferirsi in una casa che non è inadatta a lei come quella che lui le proponeva prima.
Per il resto sembra che lui sia comunque poco disponibile e poco sensibile alle sue esigenze, e che anche la vita intima sia insoddisfacente.

In questo quadro si è domandata cosa la lega realmente a lui?
Penso che la presenza dell'altro nelle sue fantasie sia solo il sintomo più evidente di una relazione che non funziona, dalla quale lei forse vorrebbe prendere le distanze.
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Utente
Utente
Mi lega un fortissimo affetto, credo sia sempre amore. Mi lega il fatto che lui è comunque molto affettuoso con me, tra di noi non mancano abbracci, baci, tenersi per mano e parole d'amore. Abbiamo molte passioni in comune che facciamo insieme, anche se abbiamo modalità diverse alle volte di poterle/volerle fare. Abbiamo questo sogno di vivere insieme, e di vivere in montagna che si sta per realizzare. Non riesco a lasciarlo, e forse mi sono sbagliata sul "ne felice, ne infelice" . Alterno più momenti di infelicità a momenti di felicità con lui. Ultimamente ci sono stati degli appiattimenti da parte mia. Lui è spesso molto stanco ma dice sempre che non c'è nulla che non va, e mi dimostra il suo amore in altri modi. Io vorrei poter riaggiustare quel che si è rotto in me, in noi...quel che lui non vede ed io sì. Quel che mi fa paura e sento che potrebbe essere un motivo è la distanza che si crea quando io sento un problema e lui no. A me mette letteralmente in crisi questa distanza. Credo sia dovuta ad una differenza caratteriale e nel modo di affrontare il mondo, cosa che mi sono convinta essere simile a me nell'altra persona. Perchè l'altro è più introverso e introspettivo. Il mio ragazzo invece è molto sensibile ma ha imparato a non pensare troppo, a sdrammatizzare sempre e a non affrontare troppo il dolore. Io invece faccio l'opposto. L'altro ragazzo che sento simile a me caratterialmente, non ha però molto in comune a livello di interessi. Parlandoci mi son resa conto di desiderarlo più per l'idea che mi sono fatta e per quello che avevo provato i primi tempi che per una reale conoscenza. Non ho avuto neanche l'occasione. Con il mio compagno invece c'era sempre stato un gran feeling, non mi ero mai aperta così tanto con nessuno.
Con lui l'amore è nato con la conoscenza. Eravamo conoscenti e mi aveva colpito appena conosciuto, ma finì lì, lui era impegnato. Non mi interessava più perché erano passati degli anni ma standoci insieme e conoscendolo mi resi conto di voler stare con lui, nonostante non fosse il mio ideale d'uomo timido e introspettivo. Spero davvero non sia finito tutto. Pensavo di dirgli tutto anche a lui ma non so se potrebbe migliorare o peggiorare la situazione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo per approfondire la questione, prima di fare un discorso al suo fidanzato: parlargli prima di essersi chiarita le idee può essere molto controproducente.
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