Marito nasconde di andare dallo psicologo

Buon pomeriggio.
Sono incinta, alla 25esima settimana.
Ho scoperto da poco che mio marito va da una psicologa, in un'altra città vicina, ma non mi ha mai detto nulla di ciò (ho trovato un biglietto da visita della dottoressa e letto per caso un sms in cui prendeva appuntamento). Venendo da una famiglia di medici, vorrei sapere come dovrei comportarmi con lui . Non ho voglia di chiedere a chi mi è vicino, per questo mi sono rivolta a questo sito. Diciamo che sono preoccupata per lui, non so quale possa essere il problema ne' da quanto tempo vada in terapia ne' di che tipo di terapia si tratti. Come mi devo comportare? Mi sento impotente non potendendolo chiedere a lui. Anche perché sono sicura negherebbe per non farmi preoccupare. È un ragazzo molto sensibile, un lavoratore, forse lavora anche troppo. Voglio solo rispettare la sua scelta di tenermi all'oscuro in quanto può essere una cosa privata, ma allo stesso tempo vorrei poter fare qualche cosa.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Non possiamo sapere quale sia il motivo per cui suo marito ha deciso di rivolgersi a una collega. Di conseguenza non possiamo dirle cosa fare.

Di certo sembra esserci qualcosa che gli ha impedito di dirglielo, ma non possiamo sapere se si tratti di mancanza di fiducia, vergogna o semplicemente perché la comunicazione fra voi due non è così aperta e libera come potrebbe. Anche se ha accesso al suo cellulare.

Credo che potrebbe sondare intanto il terreno, provando a parlargli chiedendogli genericamente se va tutto bene, se c'è qualcosa che non va o qualcosa che lei possa fare.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta!
Se non avessi avuto accesso al cellulare non l'avrei saputo e questo mi intristisce.
Ha proprio ragione, il problema di fondo è la mancanza di comunicazione. Ho sempre avuto come l'impressione che non si fidi completamente di me. Ma questa mancanza di comunicazione la vedo estesa anche al resto dei suoi familiari e amici.
Ho provato a chiedere se c'è qualcosa che lo preoccupa, tipo l'arrivo del bebè, ma ovviamente non ho ricevuto risposte.
Mi dispiace molto per lui, vorrei solo cercare di capire come aiutarlo, ma la vedo difficile non sapendo nulla.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso forse potrebbe fare un passo indietro e non esercitare alcun tipo di pressione, resistendo alla tentazione di volerlo aiutare a tutti i costi. Spesso le persone introverse o con difficoltà a dare fiducia riescono ad aprirsi e venirci incontro, purché si lasci loro lo spazio necessario.

La gravidanza può costituire un momento di preoccupazione, ma non per tutti. Quindi occorre tener conto che possono esserci differenze rilevanti fra le persone.
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Utente
Utente
Va bene, grazie mille! È stato gentilissimo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego,
Buona giornata
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

talvolta andare dallo psicologo è un fatto strettamente personale,
come per una donna andare per un consulto dal chirurgo estetico.
Correttamente Lei pensa:
"Voglio solo rispettare la sua scelta di tenermi all'oscuro in quanto può essere una cosa privata,

ma allo stesso tempo vorrei poter fare qualche cosa."
Fare qualcosa se lui non la chiede?
Forse solo la disponibilità nell' "ascolto" (differente dal dialogo).
Talvolta la donna incinta si pone al centro dell'universo, e con questo rompe quella intimità e complicità che prima permetteva alla coppia di parlare di tutto.

Le suggerisco la lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie, leggerò con piacere l'articolo.
In realtà al centro dell'attenzione è lui. Non gli faccio mancare niente dal punto di vista di prima necessità e mi propongo sempre di ascoltare soprattutto ora. Dopo il matrimonio c'è stato un calo della nostra attività sessuale a causa di incomprensioni e continui litigi causati dall'intromissione della sua famiglia nella coppia e la mia scarsa pazienza. Io mi propongo ma lui rifiuta qualunque attività sessuale ora. Credo possa rientrare nella normalità di alcune coppie che aspettano.
Sto cercando di cambiare atteggiamento che in passato di sicuro era più aggressivo nei suoi confronti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

ci dice:
"..In realtà al centro dell'ATTENZIONE c'è lui..."

Forse sarebbe meglio dire che

.. in realtà al centro del PROBLEMA c' è lui,
con il rifiuto della sessualità
e con le sue riservatezze,
qualsiasi ne siano la causa.








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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

Lei scrive: "... Dopo il matrimonio c'è stato un calo della nostra attività sessuale a causa di incomprensioni e continui litigi causati dall'intromissione della sua famiglia nella coppia e la mia scarsa pazienza. Io mi propongo ma lui rifiuta qualunque attività sessuale ora. Credo possa rientrare nella normalità di alcune coppie che aspettano.
Sto cercando di cambiare atteggiamento che in passato di sicuro era più aggressivo nei suoi confronti..."

Mi pare comprensibile che Suo marito voglia essere aiutato a capire, a cambiare (se lo ritiene), a relazionarsi in modo più funzionale, ecc...
Bisogna anche dire che spesso gli uomini fanno più fatica a rivolgersi ad uno psicologo e, quando lo fanno, sono molto riservati, almeno nella mia esperienza.

Se poi, Lei in passato era aggressiva con Suo marito, si potrebbe ipotizzare che Suo marito non l'abbia vissuta bene e che voglia capire meglio...

In ogni caso, aspetterei che sia lui a parlarne, se lo riterrà opportuno.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Sì, con aggressiva intendo dire che "rispondo" anche male, talvolta gli ho anche detto di volerlo lasciare mentre litigavamo. Il fatto è che lui inspiegabilmente appena tornati dal viaggio di nozze (e con questo intendo il giorno dopo davvero), è cambiato totalmente. Un esempio: prima era lui a cercarmi tutti i santi i giorni, dopo sono stata sempre io a farmi avanti spesso ricevendo dei rifiuti. Non è bello sentirsi rifiutata. A quel punto ero davvero incredula e gli ho chiesto più volte come mai prima sì e dopo il matrimonio no, ci ho provato in tutti i modi a capire, ora stanca ci provo lo stesso, ma non chiedo più spiegazioni. La risposta è che è stanco. Stanco lo era anche prima del matrimonio, credetemi. Spero la terapia lo possa aiutare a capire. Io non ne sono capace purtroppo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598


"...Spero la terapia lo possa aiutare a capire. "

Ve lo auguriamo anche noi.

Il periodo della gravidanza è una prova,
anche per l'intimità del cuore
oltre che dei corpi.

Ha letto l'articolo suggeritoLe?
Ne ha tratto qualche spunto per sè?


[#12]
Utente
Utente
Ho letto più volte, grazie!
Per quanto mi riguarda è un figlio desiderato, anche perché non è arrivato subito, data la scarsa attività. Non pensavo anzi che saremmo mai riusciti! All'inizio è stata davvero dura, lui era molto arrabbiato o dice preoccupato che potesse andare male la gravidanza. Comunque sia eccoci qui. Ora sembra contento ed emozionato, ma vi dirò che non so se credere davvero a questi sentimenti. Forse lui ha paura che sposterò le mie attenzioni sul figlio. Data la sua scarsa presenza (assorbito totalmente dal lavoro), potrebbe anche succedere, ma mi sono già imposta di non trascurarlo. In totale forse ci vediamo 1 ora al giorno, la sera subito dopo cena si addormenta sul divano perché molto stanco.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Generalmente si crede che per ottenere un certo risultato sia necessario FARE qualcosa. Invece in molti casi basta smettere ciò che si sta facendo, quando è controproducente, per ottenere come per magia ciò che si desidera.

Allora, se lei stessa riconosce di essere aggressiva e che "si è imposta di non trascurarlo", che probabilmente tradotto significa "non ti mollerò per un attimo finché non mi darai ciò che voglio, sia pure delle risposte", provi invece a fare un passo indietro come già suggerito. Continuando a insistere per far aprire una persona introversa come forse è suo marito si ottiene l'unico risultato di farla chiudere ancora di più.

Impari a sopportare le sue ansie e vada avanti senza aspettarsi nulla. Cerchi innanzitutto un equilibrio come persona, altrimenti non potrà trovarlo in coppia. Non è che mettendo insieme due persone ansiose o problematiche se ne fa una sana. Prima si impara a stare bene con se stessi, e poi con gli altri. Faccia questo per un po' di tempo e veda se cambia qualcosa, prima di trarre conclusioni di altro tipo.
[#14]
Utente
Utente
Grazie, trovo il suo consiglio validissimo nel senso che per fare tutto in funzione dei suoi orari di lavoro e tempo libero, trascuro i miei di spazi e di questo ne soffro io e sicuramente anche lui. Però col dire che non lo trascuro non voglio dire che lo opprimo, anzi! Tendo a lasciargli tutto lo spazio di cui ha bisogno evitando di chiedergli perfino dove è stato o chi lo chiama a telefono. Non credo di essere opprimente, o meglio se lo sono non me ne rendo conto. Ogni tanto gli chiedo quel poco di attenzioni che una moglie e amante desidera per piacere e piacersi. Di sicuro devo trovare un equilibrio personale soprattutto in vista dell'arrivo di un altro membro della famiglia che non conosciamo ancora!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì, trovare il suo equilibrio personale è qualcosa che dovrebbe fare per suo figlio che sta arrivando, prima ancora che per se stessa. Anche perché come saprà le ansie si ereditano facilmente in famiglia.

Per il resto non sto dicendo che lei si stia comportando intenzionalmente in modo opprimente, ma piuttosto che gli altri possono percepire come opprimente gesti o atteggiamenti che a noi sembrano attenzioni e gesti d'amore dovuti. In coppia tale possibilità è se possibile ancora più esaltata e amplificata.

Lasci che sia suo marito a cercare lei, invece che il contrario. E veda che succede.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta! In passato ho provato a ignorare i suoi ritardi, a starmene per conto mio e ho sortito effetto opposto nel senso che era offeso che non corressi alla porta per salutarlo. Allora ho fatto il contrario, appena rietrato a casa ero lì in piedi con le braccia aperte anche quando ero stanchissima e lui rientrava a casa tardi. E si è chiesto come mai tutte queste attenzioni.
Mi viene in mente solo una frase: "come fai sbagli".
Dovrei trovare un compromesso, ma esiste davvero un compromesso che vada bene poi con l'essere me stessa? Ecco questa è la domanda che mi sono posta sempre.
Per questo mi chiedevo cosa potessi o dovessi fare per farlo sentire amato come vorrebbe e meriterebbe. Anche io però meriterei lo stesso, ma mi sento sempre protesa verso di lui in qualche modo, anche quando risponde male o mente spudoratamente. Faccio finta di niente perché la verità non uscirebbe dalla sua bocca. Il problema di fondo resta la non comunicazione tra di noi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> mi sento sempre protesa verso di lui in qualche modo
>>>

Questo era abbastanza evidente. C'è probabilmente una certa mancanza di autostima da parte sua che la spinge ad arrovellarsi su come fare per compiacere suo marito. Perciò potrebbe essere indicato un consulto psicologico individuale.