Ansia???oppure.......
mi rimane difficile a spiegare il mio problema ,magari perche nemenno io sono sicura di tutto ciò. ho 30 anni, mi sono sempre considerata una persona molto forte: ha lasciato il mio paese d'orgine a 19 anni, adesso vivo in italia già da 10 anni, direi che mi sono creata il mio circolo d'amicizie, ho un lavoro da impiegata che mi da molte sodisfazioni, ho la fiducia completa dei miei titolari, sono cresciuta molto da tutti i punti di vista insieme al mio compagno a cui voglio molto bene nonostante 25 anni che ci separano. a casa ero il fulcro e sono stata un perno importante anche quando la mia mamma e stata male e poi e morta per un tumore. sono stata io ad andare a parlare con i medici, a sistemare tutto per il funerale, ad essere forte subito per poi risentire la mancanza anche adesso a distanza di 4 anni, quando non mi posso dare pace in quanto ho visto mamma soffrire dolori immani.
ho altre 3 sorelle con cui a distanza di 3 anni dopo la morte di mamma per un motivo o un altro non mi parlo più. non parlo più nemenno con mio padre perche ha cercato dopo 2 anni una compagna e si e sposato dopo pochi mesi, in più aspetta comodamente che chiami sempre io, e 1 anno che non lo chiamo e lui non pare che abbia intenzioni di farlo. mi ci e voluto tanto tempo pero ho cercato la tranquilità dopo mesi di agitazione violenta dentro me stessa: se loro non muovono un dito per cercarmi io non cerco più, l'ho fatto per 10 anni e sono stanca.
questo succedeva circa un anno fa.
da luglio 2008, invece ho delle colliche tremende, in genere con la frequenza di 1 al mese, altre volte anche più spesso. ho fatto le analisi del sangue, delle feci, gastroscopia su indicazione del medico che temeva i miei trascorsi familiari di tumore, ma nulla, tutto perfetto.
e un mese che ho un tremendo dubbio: la domanda del gastroenterologo alla fine dell'esame e stata: e un periodo che sei stressata?? nooooo.... ho detto io. pero adesso ci sto pensando seriamente. ho provato ad accantonare i miei problemi, ma sono sincera con me stessa quando dico che non posso non pensare ai miei familiari, spesso con rabbia perche sono convinta che ci e stato tolta la persona più importante, che ci teneva uniti.
ha fatto caso anche che se c'e qualcosa che mi urta sento delle tensioni dentro lo stomaco e per un paio di giorni mi sento lo stomaco sensibile. ha cominciato a pensare e mi sono accorta che se la mattina sono normale, la sera, al momento della cena quando sto insieme al mio compagno sono intrattabile completamente, raramente c'e una sera che sia contenta... c'e sempre qualcosa che mi indispone e si riflette sul mio atteggiamento quando torno a casa la sera. il mio compagno mi dice spesso che ogni tanto c'e l'ho con qualcuno dei nostri amici e conoscenti, io ho negato sempre, ma devo riconoscere che a turno qualcuno fa sempre qualcosa che a me non va bene e ci riamngo male al punto di isolarmi per un periodo, pio torna tutto come prima.
a concludere, ho molti nipoti e ci sono dei momenti in cui il mio orologio biologico batte e mi chiede un figlio, ma non sono poi tanto sicura di voler un bambino perche magari per 2-3 giorni faccio passare l'inferno al mio compagno poi mi tranquilizzo e non dico più nulla. devi specificare che data la differenza d'età il mio compagno non vuole un altro figlio, e oggettivamente lo capisco, ma ogni tanto, dietro una discussione con le mie sorelle, o vedendo le mie amiche con le pance lo desiderò molto, ma poi mi si passa.
ci sono un sacco di cose che affollano la mia mente, anche perche per natura sono un carattere riflessivo, no lo so se e ansia, se e qualcosa di piu complicato, vorrei fare della terapia perche sento che ho bisogno di parlare di tutto ciò con qualcuno che sia imparziale, e non giudichi. sento dei momenti che ho bisogno di "pace", ma un bisgono veramente ardente, che io mai credente adesso ci provo ad andare alla messa la domenica per imparare e stare 1 ora in tranquillità . mi e anche difficile ultimamente confidarmi con qualcuno, in quanto mi sono scottata veramente dicendo delle cose che sono state riferite distorte anche a persone a me vicine, perciò ho capito che su un paesino piccolo, come quello dove vivo e meglio otenere la bocca chiusa, comunque mi sono sempre fidata poco di tutti , ma nei rari momenti in qui lo fatto mi sono fatta male, perciò mi sono accorta che adesso tengo tutto dentro che veramente non mi fido più a dire tutto a nessuno, perche so che non mi capirebbe nessuno.
sarò un caso da analisi, sono convinta che qualcuno dirà cosi, certo e che avrei bisogno di un buon medico e non lo so nemenno a chi rivolgermi in quanto se faccio una domanda in giro sicuramente diventa una chiachiera di cui non ho veramente bisogno adesso.
un grazie anticipato.
OANA
ho altre 3 sorelle con cui a distanza di 3 anni dopo la morte di mamma per un motivo o un altro non mi parlo più. non parlo più nemenno con mio padre perche ha cercato dopo 2 anni una compagna e si e sposato dopo pochi mesi, in più aspetta comodamente che chiami sempre io, e 1 anno che non lo chiamo e lui non pare che abbia intenzioni di farlo. mi ci e voluto tanto tempo pero ho cercato la tranquilità dopo mesi di agitazione violenta dentro me stessa: se loro non muovono un dito per cercarmi io non cerco più, l'ho fatto per 10 anni e sono stanca.
questo succedeva circa un anno fa.
da luglio 2008, invece ho delle colliche tremende, in genere con la frequenza di 1 al mese, altre volte anche più spesso. ho fatto le analisi del sangue, delle feci, gastroscopia su indicazione del medico che temeva i miei trascorsi familiari di tumore, ma nulla, tutto perfetto.
e un mese che ho un tremendo dubbio: la domanda del gastroenterologo alla fine dell'esame e stata: e un periodo che sei stressata?? nooooo.... ho detto io. pero adesso ci sto pensando seriamente. ho provato ad accantonare i miei problemi, ma sono sincera con me stessa quando dico che non posso non pensare ai miei familiari, spesso con rabbia perche sono convinta che ci e stato tolta la persona più importante, che ci teneva uniti.
ha fatto caso anche che se c'e qualcosa che mi urta sento delle tensioni dentro lo stomaco e per un paio di giorni mi sento lo stomaco sensibile. ha cominciato a pensare e mi sono accorta che se la mattina sono normale, la sera, al momento della cena quando sto insieme al mio compagno sono intrattabile completamente, raramente c'e una sera che sia contenta... c'e sempre qualcosa che mi indispone e si riflette sul mio atteggiamento quando torno a casa la sera. il mio compagno mi dice spesso che ogni tanto c'e l'ho con qualcuno dei nostri amici e conoscenti, io ho negato sempre, ma devo riconoscere che a turno qualcuno fa sempre qualcosa che a me non va bene e ci riamngo male al punto di isolarmi per un periodo, pio torna tutto come prima.
a concludere, ho molti nipoti e ci sono dei momenti in cui il mio orologio biologico batte e mi chiede un figlio, ma non sono poi tanto sicura di voler un bambino perche magari per 2-3 giorni faccio passare l'inferno al mio compagno poi mi tranquilizzo e non dico più nulla. devi specificare che data la differenza d'età il mio compagno non vuole un altro figlio, e oggettivamente lo capisco, ma ogni tanto, dietro una discussione con le mie sorelle, o vedendo le mie amiche con le pance lo desiderò molto, ma poi mi si passa.
ci sono un sacco di cose che affollano la mia mente, anche perche per natura sono un carattere riflessivo, no lo so se e ansia, se e qualcosa di piu complicato, vorrei fare della terapia perche sento che ho bisogno di parlare di tutto ciò con qualcuno che sia imparziale, e non giudichi. sento dei momenti che ho bisogno di "pace", ma un bisgono veramente ardente, che io mai credente adesso ci provo ad andare alla messa la domenica per imparare e stare 1 ora in tranquillità . mi e anche difficile ultimamente confidarmi con qualcuno, in quanto mi sono scottata veramente dicendo delle cose che sono state riferite distorte anche a persone a me vicine, perciò ho capito che su un paesino piccolo, come quello dove vivo e meglio otenere la bocca chiusa, comunque mi sono sempre fidata poco di tutti , ma nei rari momenti in qui lo fatto mi sono fatta male, perciò mi sono accorta che adesso tengo tutto dentro che veramente non mi fido più a dire tutto a nessuno, perche so che non mi capirebbe nessuno.
sarò un caso da analisi, sono convinta che qualcuno dirà cosi, certo e che avrei bisogno di un buon medico e non lo so nemenno a chi rivolgermi in quanto se faccio una domanda in giro sicuramente diventa una chiachiera di cui non ho veramente bisogno adesso.
un grazie anticipato.
OANA
[#1]
Gentile utente
Dalla sua descrizione lei appare come una persona sensibile e intelligente. E vedo che ha imparato a scrivere in italiano piuttosto bene. E si è resa anche conto che, vivendo in paese, qualunque cosa si racconti può essere travisata e riferita in modo distorto, come nel gioco del telefono senza fili.
Essere nati e cresciuti in un altro paese ci rende un po' più vulnerabili ma anche più attenti alle cose che contano davvero: la sicurezza, i figli, la casa. Ci mancano le basi culturali e familiari, che abbiamo lasciato "di là" e così tendiamo più ad attaccarci alle cose che potrebbero aiutarci a radicarci maggiormente nel paese in cui abbiamo deciso di vivere.
Dal modo in cui descrive se stessa, mi pare che richiedere una consulenza psicologica potrebbe esserle senz'altro d'aiuto. Non credo che lei sia "un caso da analisi", non almeno nel senso che spesso si dà a quest'espressione. A meno di non voler semplicemente intendere con ciò "una persona che ha un problema da risolvere". In questo caso sarei d'accordo.
Può richiedere una consulenza psicologica informandosi anche presso la sua ASL di residenza, se poi sarà necessario un percorso di tipo psicoterapeutico potrà essere indirizzata in tal senso.
Cordiali saluti
Dalla sua descrizione lei appare come una persona sensibile e intelligente. E vedo che ha imparato a scrivere in italiano piuttosto bene. E si è resa anche conto che, vivendo in paese, qualunque cosa si racconti può essere travisata e riferita in modo distorto, come nel gioco del telefono senza fili.
Essere nati e cresciuti in un altro paese ci rende un po' più vulnerabili ma anche più attenti alle cose che contano davvero: la sicurezza, i figli, la casa. Ci mancano le basi culturali e familiari, che abbiamo lasciato "di là" e così tendiamo più ad attaccarci alle cose che potrebbero aiutarci a radicarci maggiormente nel paese in cui abbiamo deciso di vivere.
Dal modo in cui descrive se stessa, mi pare che richiedere una consulenza psicologica potrebbe esserle senz'altro d'aiuto. Non credo che lei sia "un caso da analisi", non almeno nel senso che spesso si dà a quest'espressione. A meno di non voler semplicemente intendere con ciò "una persona che ha un problema da risolvere". In questo caso sarei d'accordo.
Può richiedere una consulenza psicologica informandosi anche presso la sua ASL di residenza, se poi sarà necessario un percorso di tipo psicoterapeutico potrà essere indirizzata in tal senso.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
che bella risposta dottore!!!!!!! mi da veramente tanta fiducia in me stessa!!!!!!!!! anzi mi da corragio ad affrontare bene delle situazioni complicatissime.
Anche ieri ho avuto un collica dolorosissima, ma non avevo veramente nessun motivo d'ansia. credo che mi abbia fatto male l'ananas che avevo mangiato nel pomeriggio, ma stranamente non l'ho mangiato da sola e ha fatto male solo a me. spero tanto che non sia l'ansia il mio problema, ma spero anche che non sia niente di organico, insomma niente di serio. cercherò di contattare un psicologo, di farmi corraggio in quasto senso, magari parlando io possa liberarmi di cose che mi pesano inconsapevolmente.
la ringrazio di nuovo per la gentile risposta!!!!
Anche ieri ho avuto un collica dolorosissima, ma non avevo veramente nessun motivo d'ansia. credo che mi abbia fatto male l'ananas che avevo mangiato nel pomeriggio, ma stranamente non l'ho mangiato da sola e ha fatto male solo a me. spero tanto che non sia l'ansia il mio problema, ma spero anche che non sia niente di organico, insomma niente di serio. cercherò di contattare un psicologo, di farmi corraggio in quasto senso, magari parlando io possa liberarmi di cose che mi pesano inconsapevolmente.
la ringrazio di nuovo per la gentile risposta!!!!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 19/11/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.