Ansia, paura, depressione in amore
Salve, sono una ragazza di 18 anni e da qualche mese sto veramente male. Sto con un ragazzo meraviglioso da 8 mesi, un ragazzo con cui condivido tutto: passioni, idee ed il nostro rapporto è stato fin dall'inizio una fiaba; nessun litigio, comprensione totale, complicità, risate.
Prima di lui ho avuto una storia di un anno e mezzo che mi ha profondamente uccisa, e mi ha fatto considerare (per i due anni successivi) ogni ragazzo non adeguato a me. Il mio ragazzo attuale è l'unico per cui io abbia provato un qualcosa di talmente forte dopo così tanto tempo. Lui è innamoratissimo di me, ogni giorno me lo dimostra con piccoli gesti, ma io non lo so più perché sono tormentata dalla paura di non amarlo, o non amarlo abbastanza. Anche perché a differenza della storia precedente lui non mi fa soffrire, ( Ed io mi ero innamorata di quesro) Quindi provo un qualcosa di diverso
Non sento sempre che lo amo, solo a volte, e questo sentimento è precario. Nel senso che non lo sento sempre: a volte non lo sento per niente, e poi lo sento per un giorno intero.
Non riesco a "conservare" questo sentimento. Se penso a lasciarlo, sto malissimo perché non vorrei una vita diversa da questa. Ma non provo quell'amore coinvolgente, unico e totalitario come all'inizio
Passiamo tempo sempre insieme, ho pensato che fosse dovuto a questo ma non riesco a trovare una soluzione definitiva che mi faccia stare meglio.
Sono ossessionata dal dubbio
Sono davvero disperata..
Prima di lui ho avuto una storia di un anno e mezzo che mi ha profondamente uccisa, e mi ha fatto considerare (per i due anni successivi) ogni ragazzo non adeguato a me. Il mio ragazzo attuale è l'unico per cui io abbia provato un qualcosa di talmente forte dopo così tanto tempo. Lui è innamoratissimo di me, ogni giorno me lo dimostra con piccoli gesti, ma io non lo so più perché sono tormentata dalla paura di non amarlo, o non amarlo abbastanza. Anche perché a differenza della storia precedente lui non mi fa soffrire, ( Ed io mi ero innamorata di quesro) Quindi provo un qualcosa di diverso
Non sento sempre che lo amo, solo a volte, e questo sentimento è precario. Nel senso che non lo sento sempre: a volte non lo sento per niente, e poi lo sento per un giorno intero.
Non riesco a "conservare" questo sentimento. Se penso a lasciarlo, sto malissimo perché non vorrei una vita diversa da questa. Ma non provo quell'amore coinvolgente, unico e totalitario come all'inizio
Passiamo tempo sempre insieme, ho pensato che fosse dovuto a questo ma non riesco a trovare una soluzione definitiva che mi faccia stare meglio.
Sono ossessionata dal dubbio
Sono davvero disperata..
[#1]
Cara Utente,
se lei ha avuto una storia "devastante", per come ne parla, e l'ha portata avanti per un anno e mezzo, dovrebbe chiedersi come mai si era legata a un ragazzo di quel tipo.
Forse tutto nasce da dinamiche familiari disfunzionali e/o dalla considerazione che ha di sé stessa, costruita nel tempo all'interno del rapporto con i suoi genitori e con gli altri adulti significativi della sua infanzia: se gli aspetti della sua personalità che l'hanno spinta verso quel tipo di partner non cambieranno è difficile pensare che possa costruire e portare avanti una relazione serena, che non le provochi sofferenza, e che non rovini tutto perché magari in fondo pensa di non meritare di stare bene con un ragazzo che la ami e non la maltratti.
Ha scritto infatti questo:
"sono tormentata dalla paura di non amarlo, o non amarlo abbastanza. Anche perché a differenza della storia precedente lui non mi fa soffrire (ed io mi ero innamorata di questo)"
e commenterei la sua osservazione dicendole che forse si è innamorata del primo ragazzo proprio perché la faceva soffrire, anche se non se ne rendeva conto, altrimenti avrebbe chiuso in fretta la relazione e non gli avrebbe permesso di "ucciderla profondamente". Non gliene avrebbe dato nemmeno il tempo.
Non trova?
Chiaramente non conoscendola di persona le mie sono solo ipotesi, ma spero che ragionandoci possa arrivare a comprendere meglio quello che le sta succedendo.
se lei ha avuto una storia "devastante", per come ne parla, e l'ha portata avanti per un anno e mezzo, dovrebbe chiedersi come mai si era legata a un ragazzo di quel tipo.
Forse tutto nasce da dinamiche familiari disfunzionali e/o dalla considerazione che ha di sé stessa, costruita nel tempo all'interno del rapporto con i suoi genitori e con gli altri adulti significativi della sua infanzia: se gli aspetti della sua personalità che l'hanno spinta verso quel tipo di partner non cambieranno è difficile pensare che possa costruire e portare avanti una relazione serena, che non le provochi sofferenza, e che non rovini tutto perché magari in fondo pensa di non meritare di stare bene con un ragazzo che la ami e non la maltratti.
Ha scritto infatti questo:
"sono tormentata dalla paura di non amarlo, o non amarlo abbastanza. Anche perché a differenza della storia precedente lui non mi fa soffrire (ed io mi ero innamorata di questo)"
e commenterei la sua osservazione dicendole che forse si è innamorata del primo ragazzo proprio perché la faceva soffrire, anche se non se ne rendeva conto, altrimenti avrebbe chiuso in fretta la relazione e non gli avrebbe permesso di "ucciderla profondamente". Non gliene avrebbe dato nemmeno il tempo.
Non trova?
Chiaramente non conoscendola di persona le mie sono solo ipotesi, ma spero che ragionandoci possa arrivare a comprendere meglio quello che le sta succedendo.
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio per la celere risposta
Lei ha ragione, sono cresciuta un po'nel dolore, infatti è come se fossi di casa con esso.
Purtroppo i miei sono malati fisicamente, e tutto peggiora ogni giorno di più.. questo va avanti da quando ho 12 anni più o meno.
Inoltre i miei genitori mi hanno impedito di stare con questo ragazzo, e a volte "negare" qualcosa fa scattare il meccanismo opposto.
Vorrei semplicemente stare bene, o comunque meglio.
Cosa posso fare?
Lei ha ragione, sono cresciuta un po'nel dolore, infatti è come se fossi di casa con esso.
Purtroppo i miei sono malati fisicamente, e tutto peggiora ogni giorno di più.. questo va avanti da quando ho 12 anni più o meno.
Inoltre i miei genitori mi hanno impedito di stare con questo ragazzo, e a volte "negare" qualcosa fa scattare il meccanismo opposto.
Vorrei semplicemente stare bene, o comunque meglio.
Cosa posso fare?
[#4]
Utente
Mio padre ictus, una probabile sclerosi multipla, e problemi alla schiena per cui ha subito un intervento sbagliato per cui rischia l'immobilità. Mia madre raynaud, sjongren, artite reumatoide
Ho un fratello più piccolo anche se non di molto
Purtroppo no, così come ho visto nelle fiabe, l'amore mi è sempre sembrata la cosa migliore del mondo, e l'unica alternativa per essere felice.
Ed io desidero davvero essere felice con questo ragazzo, può aiutarmi?
Ho un fratello più piccolo anche se non di molto
Purtroppo no, così come ho visto nelle fiabe, l'amore mi è sempre sembrata la cosa migliore del mondo, e l'unica alternativa per essere felice.
Ed io desidero davvero essere felice con questo ragazzo, può aiutarmi?
[#5]
Gentile Utente,
aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega.
Lei scrive di "voler" essere felice con questo ragazzo, ma non è certa.
Quando si ama, si ama e basta, si coniugano i verbi al futuro, si fanno pazzie, follie, colpi di testa, e si ragiona con la pancia non con la testa.
Dovrebbe porsi qualche domanda su se stessa, sul modo in cui è stata amata, e sulla sua coppia, soprattutto.
Non si può scegliere a tavolino un amore, ed un amore longevo non può convivere con un "sentimento precario", perché vivere in coppia è emozionante, ma anche faticoso.
Consulti questo materiale su amore e paura
Amore e paura.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
E questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega.
Lei scrive di "voler" essere felice con questo ragazzo, ma non è certa.
Quando si ama, si ama e basta, si coniugano i verbi al futuro, si fanno pazzie, follie, colpi di testa, e si ragiona con la pancia non con la testa.
Dovrebbe porsi qualche domanda su se stessa, sul modo in cui è stata amata, e sulla sua coppia, soprattutto.
Non si può scegliere a tavolino un amore, ed un amore longevo non può convivere con un "sentimento precario", perché vivere in coppia è emozionante, ma anche faticoso.
Consulti questo materiale su amore e paura
Amore e paura.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
E questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Per essere felice è necessario che se lo conceda, che senta di meritarselo, che non si senta in colpa se sta bene ed è felice mentre i suoi purtroppo sono così malati.
È possibile che non riesca a concedersi di essere felice e ad accettare una situazione priva di sofferenza, se è abituata ad averci a che fare.
Le suggerisco di richiedere una consulenza psicologica di persona per affrontare questi temi in modo più adeguato e approfondito rispetto a quello che è possibile fare da qui.
Tanti cari auguri,
È possibile che non riesca a concedersi di essere felice e ad accettare una situazione priva di sofferenza, se è abituata ad averci a che fare.
Le suggerisco di richiedere una consulenza psicologica di persona per affrontare questi temi in modo più adeguato e approfondito rispetto a quello che è possibile fare da qui.
Tanti cari auguri,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 12/03/2017.
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