Perdita del desiderio sessuale

Buonasera, sono una ragazza di 23 anni e son fidanzata da 4 e mezzo.
Mi trovo a scriverlo qui perché mi vergogno troppo a parlarne con qualcuno...
Io e il mio ragazzo facciamo poco sesso, sempre meno, e la causa sono unicamente io e mi sento terribilmente in colpa.
Io soffro da molto tempo di depressione ed attacchi d'ansia, ma ultimamente sto facendo una terapia strategica che ha ridotto notevolmente un problema che mi premeva... quindi in generale ho meno ansia e speravo che anche il problema della poca attrazione ne avrebbe giovato, ma non è stato così.
Ne ho anche parlato diverse volte col mio ragazzo, lui sa che la maggior parte delle volte preferisco guardare un film, giocare ai videogames o stare a coccolarci piuttosto che farlo. I primi tempi prendeva sempre l'iniziativa ma dopo i miei costanti rifiuti ora questi casi sono sempre più rari.. a lui non SEMBRA causare problema la cosa, ma io mi sento troppo in colpa e sto male se penso che lui si senta poco desiderabile e poco amato.
Ovviamente le cose all'inizio non erano così, anzi, lo facevamo tutti i giorni. Poi dopo circa 2 anni ho iniziato a perdere la voglia sempre di piu.
C'è da dire che non ci vediamo spesso, all'incirca tre sere alla settimana e la domenica, ed è come se io volessi dare precedenza a cose per me "più importanti". Per esempio preferisco spendere questo poco tempo per vedere un film o per fare una passeggiata con lui, piuttosto che fare sesso "perdendo tempo". E' strano perché è come se nel farlo temessi qualcosa. Quando lo facciamo mi piace, anche molto, ma una volta finito torno a non volerlo fare o a temere il momento in cui lui mi proporrà di rifarlo.
D'altro canto però sono attratta ciclicamente da altri uomini...mi ritrovo spesso a pensare e a fantasticare su di loro, anche in modo abbastanza ossessivo. Ovviamente non lo tradirei mai, però questa cosa mi dà da pensare.
Il problema è come rimasto sopito per me per tutto questo tempo, perché pensavo che la mia carenza di desiderio fosse dovuta alla depressione e alla pillola anticoncezionale (che non prendo più da qualche mese).. ma ieri è riuscito fuori col mio ragazzo parlando di "virilità". Lui non si può definire un "macho". E' molto dolce, comprensivo, riflessivo, non è un attaccabrighe, non cerca mai la lite.. fin troppo a volte, nel senso che si fa spesso mettere i piedi in testa, pur di non causare discussioni. Io concordo con questa visione, solo che a volte mi piacerebbe sentirmi più protetta da lui.
Io lo considero un bel ragazzo, ma lo vedo come un cucciolo... ho paura che non mi attragga più in quel senso... però se mi ha attratto all'inizio qualcosa sotto ci deve essere no?
Questa situazione mi fa stare malissimo... Io con lui sto una favola, quando stiamo insieme ci divertiamo, quando non lo vedo mi manca tantissimo, vorrei dormire con lui ogni notte, la sua presenza non mi stanca mai... quindi vorrei in tutti i modi cercare di risolvere questa situazione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

siete entrambi molto giovani e, per quanto riguarda lei, è possibile che una volta le "servisse" avere accanto un ragazzo dolce e "innocuo", in quanto poco virile, ma disponibile a starle vicino, mentre con il tempo può aver sviluppato l'esigenza di stare con qualcuno di diverso da questa tipologia maschile.

I ragazzi dai quali si è sentita attratta sono differenti dal suo fidanzato?

Nel corso del tempo è cresciuta, ora si sta anche liberando dai disturbi d'ansia e dell'umore e forse sarebbe più funzionale un compagno maggiormente deciso e intraprendente, che non si modelli su di lei e sui suoi desideri e che non la tratti "con i guanti" per via dei suoi problemi ormai in via di risoluzione.

Perché non ne parla con il terapeuta che la segue?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Per quanto riguarda gli altri ragazzi si è sempre trattata di una mera attrazione sessuale, non sono mai stata presa emotivamente. E non si trattava di una tipologia molto lontana dalla sua, forse alcuni un po' più decisi caratterialmente come ha detto lei.

Per quanto riguarda i terapeuti con cui ho avuto a che fare, ho sempre avuto problemi o vergogna a parlare del mio rapporto con lui, è proprio un blocco che ho...
Soprattutto con quest'ultimo che è un uomo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non pensa che parlare con un terapeuta maschio possa esserle d'aiuto nel comprendere meglio il punto di vista del suo ragazzo e come mai si comporta in maniera rinunciataria e così poco assertiva?
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Utente
Utente
In realtà con questo terapeuta non riesco a parlare molto bene, lui non mi piace molto come persona e mi sta anche un po' antipatico, però sta risolvendo il mio problema quindi mi va bene così.
E poi si tratta di terapia intensiva, quindi i nostri incontri durano pochissimo e parliamo di un singolo problema e mi da' poco spazio per parlare d'altro..
Però quando avrò risolto questo problema credo che tornerò alla terapia classica perchè ci sono ancora problemi irrisolti di fondo..

A cosa si riferisce con comportamento assertivo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il comportamento assertivo implica diversi aspetti fra i quali l'espressione piena di sé e quindi dei propri desideri e opinioni, nel rispetto dell'altro.

Quanto durano le sedute?
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Utente
Utente
Le sedute durano in media 10-15 minuti...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non mi risulta che in nessuna psicoterapia la durata di una seduta sia questa!
Posso chiederle se paga una tariffa congrua all'impegno temporale davvero irrisorio?
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Utente
Utente
Beh, il costo è davvero alto considerando la durata delle sedute, ma complessivamente in un mese pago quanto pagavo con la normale terapia, ora anche meno perchè faccio una seduta al mese.
Inoltre le sedute non hanno niente a che vedere con la classica terapia che ho sempre fatto, dopo ogni seduta ho degli esercizi giornalieri da fare e nella seduta successiva parliamo di come sono andati e come mi sento.
Anche io all'inizio ero molto scettica ma i miei problemi li sta risolvendo davvero, inoltre lo studio è molto rinomato..
Anche se non nascondo che ora che mi dice così sono un po' preoccupata...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
La mia osservazione è ovviamente espressa in linea generale, visto che non conosco il Collega che la segue, ma a mio modo di vedere una seduta da 10-15 minuti non può essere fatta pagare come una di 50 o 60.

Non ho mai sentito di nessuno psicoterapeuta, nemmeno strategico, che conducesse sedute di 10-15 minuti, che non danno al paziente nemmeno il tempo di parlare di quello che lo preoccupa.
Se lei non ha materialmente il tempo di parlare capisco che poi abbia la necessità di rivolgersi altrove per discutere di quello che non va con il suo ragazzo, ma la situazione non è certo ottimale.

Gli faccia presente che ha altri problemi da risolvere, che se il tempo a sua disposizione rimarrà di 10-15 minuti al mese (!) si rivolgerà altrove per le questioni che non riuscite a trattare e che ritiene corretto che, alla luce di questa spesa aggiuntiva dovuta alla sua organizzazione delle sedute, non le faccia più pagare 10 minuti come un'intera seduta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

una relazione impostata come quella che tu hai con il tuo ragazzo spegne certamente la sessualità, perché da come la descrivi sembrate due grandi amici che insieme stanno bene o fratello e sorella.

Tu scrivi: "Io lo considero un bel ragazzo, ma lo vedo come un cucciolo... ". I cuccioli si accudiscono, hanno le fattezze tali per essere coccolati e ci fanno tenerezza, ma con loro non si fa sesso, perchè non ci viene voglia!

Io ne approfitterei per portare in seduta il tipo di relazione che hai attualmente con il tuo ragazzo. Posso chiederti da quanto tempo soffri di ansia e depressione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Beh, proprio depressione penso di aver avuto i primi sintomi agli inizi delle superiori... per quanto riguarda l'ansia ho sempre sofferto di ansia sociale ma negli ultimi anni del liceo ho iniziato a sperimentare sintomi fisici sempre più forti che mi hanno spinto ad iniziare una terapia.
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Utente
Utente
In realtà mi è appena venuto in mente un episodio, ma non sono sicura se sia accaduto prima o dopo la mia perdita di desiderio.
Praticamente lo stavamo facendo e io sono venuta, allora mi ha guardato e mi ha ingenuamente chiesto se fosse pipì... da quella volta non sono più riuscita a venire bene o comunque non tanto quanto prima, è come se non riuscissi più a lasciarmi andare come dovrei...
È possibile che questo episodio mi abbia lasciato un ricordo sgradevole del sesso?
Se così fosse cosa dovrei fare per risolverlo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se si è sentita a disagio è possibile che anche questo episodio abbia un ruolo nel determinare la situazione attuale.

Il problema però rimane sempre lo stesso: non può pensare che un consulto online, con professionisti che non la conoscono, possa sostituire il tempo che il suo terapeuta le sta "negando".

Deve risolvere la situazione con lui, chiedere un diverso trattamento "temporale" o economico, in modo tale da potersi rivolgere anche altrove per tutte le questioni che non sta trattando con la terapia strategica.
In alternativa trovi un altro terapeuta strategico il cui modo di lavorare preveda una durata normale delle sedute.

Una terapia psicologica non può ridursi ad una mera prescrizione ed esecuzione di esercizi, discussi in 10-15 minuti al mese: è molto di più, e se lei non si sente né accolta né ascoltata ha tutto il diritto di negoziare altre condizioni.