Voglio solo morire

mi sento davvero a pezzi... è da un po di tempo che non ho davvero più voglia di vivere. mi sento come se la mia vita fosse tutta un solo grande enorme sbaglio, e quando si sbaglia la soluzione migliore è tornare indietro e ricominciare tutto da capo. il problema è che non c'è la possibilità di nascere di nuovo. per questo penso di voler annullare del tutto la mia vita. ho 26 anni e se mi guardo indietro vedo la mia vita fatta dal 99% di cose negative...mi sento un'inetta, una buona a nulla. ho paura e ansia per tutto. mi fa male tutto. anche quando per strada vedo qualcuno sorridere nella mia direzione, inizio a pensare che lo faccia perché mi sta prendendo in giro e mi sento davvero male. quando qualcuno mi dice che non sono capace di fare nulla è come se mi sentissi pugnalare il cuore, ma allo stesso tempo penso che stia dicendo la verità. mi sento sempre più inferiore agli altri. ho paura di essere schernita, giudicata, rifiutata. chi mi sta vicino non riesce a capirmi. mi chiedono a volte cosa ci sia che non va, perchè magari mi vedono triste, ma in realtà non si rendono conto che molte volte è proprio quando qualcuno in famiglia mi dice che non sono capace di fare nulla, che sto male. questo è solo un esempio. sono davvero stanca di piangere. a volte mi ripeto di essere forte, e di mostrarmi serena agli altri, quando in realtà dentro mi sento morire. è come se avessi un peso che non mi fa vivere tranquillamente, e quindi penso che la soluzione migliore sarebbe non vivere più, almeno non soffrirei più. non mi va più di sperare, e di essere forte, perché tanto ormai ho acquisito la consapevolezza che se una cosa nasce sbagliata, rimarrà cosi' per sempre, ed io sono nata sbagliata. ho solo difetti. non riesco a cambiare.se non ho fatto ancora nulla è solo perché non voglio soffrire anche per morire , ma quante volte ho desiderato di andare a dormire e di non svegliarmi più
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

si sente la tua sofferenza, ma non sono d'accordo sul fatto di non poter cambiare.

E' molto probabile che ci sia un problema depressivo e in questo caso, se davvero le cose stanno così, è fondamentale capire che cosa è accaduto per determinare queste idee su te stessa. In parte già lo dici: ti senti dire che non fai nulla di buono. Come mai sei permeabile a tutto ciò?

Probabilmente non hai una sana autostima che ti permette di prendere davvero le distanze da questi commenti e ritengo si possa lavorare su questi temi attraverso una psicoterapia.

Ci hai mai pensato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
la ringrazio per la risposta. in realtà a volte ci ho pensato. Ho pensato che molto probabilmente parlare con qualcuno mi potrebbe forse aiutare, anche perché di queste cose non riesco proprio a parlarne con chi mi sta vicino. Fin da quando ero bambina, ogni qual volta mi si presentava una difficoltà, ho sempre cercato di risolvere tutto da sola, senza parlarne con nessuno e senza chiedere tantomeno l'aiuto di nessuno, nemmeno della mia famiglia. E' sempre stato cosi'... mi dava fastidio parlare dei miei problemi con gli altri, perché da una parte mi dava fastidio pensare che qualcuno potesse provare pietà per me, e dall'altra parte immaginavo che comunque sia , molto probabilmente anche se ne avessi parlato, sarei stata giudicata e parzialmente incolpata io stessa della situazione. Oltretutto pur non raccontandogli dei miei problemi, spesso la mia famiglia non mi descrive in maniera positiva agli altri. Spesso tendono a paragonarmi agli altri, sottolineando le mie caratteristiche negative e dicendo anche che non si aspettano più niente da me. Quando succede questo è come se ricevessi sempre dei pugni nello stomaco. Inizio a sentirmi un peso inutile. Per loro è normale farlo, anzi gli da fastidio se me la prendo per questo. Per questo preferivo risolvere tutto da me, senza contare sull'aiuto di nessuno. A volte però penso di non farcela più da sola, ma so anche che per risolvere i miei problemi non posso contare sull'aiuto di nessuno, come è sempre stato del resto. Molto probabilmente perché ho paura di non essere capita, e soprattutto di essere giudicata male, come se fossi io stessa la causa dei miei problemi. Ho paura che se iniziassi una terapia con qualche specialista e qualcuno lo saprebbe ci starei male il doppio. Se qualcuno sapesse questa cosa penso che me ne vergognerei, perché sicuramente passerei per quella con disturbi mentali, e l'ultima cosa che voglio è proprio sentirmi addosso sguardi e commenti di pietà, o di essere giudicata come quella "con problemi mentali". Per questo non vedo nessuna soluzione, e quindi nessuna via d'uscita.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

non riuscire a chiedere aiuto rappresenta una parte del problema,
come se nessuno potesse aiutarLa,
come se Lei non fosse meritevole di aiuto. :
"...Per questo preferivo risolvere tutto da me, senza contare sull'aiuto di nessuno. A volte però penso di non farcela più da sola, ma so anche che per risolvere i miei problemi non posso contare sull'aiuto di nessuno, come è sempre stato del resto. .."

Ed anche come se nessuno potesse capirLa:
"..Molto probabilmente perché ho paura di non essere capita, e soprattutto di essere giudicata male, come se fossi io stessa la causa dei miei problemi. "..
Però tutto ciò è un prodotto della Sua mente,
che in realtà sta boicottando la Sua richiesta.

Tenga conto che se Lei non vuole essere aiutata nessuno La può
nè convincere,
nè obbligare.
Ma il consulto scritto qui dice il contrario.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/