Marito ansioso aiuto
Chiedo aiuto a voi medici. La nostra vita è stravolta da più di un mese e io comincio a perdere il controllo e la pazienza. Mio marito (22 anni) ha avuto più di un mese fa una aritmia (così lui la chiama ma non si sa cosa fosse in realtà) che lo ha spaventato a morte. Da quella sera ha voluto che io lui e il nostro cane dormissimo a casa dei suoi genitori per sentirsi più tranquillo. Non siamo più tornati a casa da allora. Lui ha paura di morire nonostante abbia fatto elettrocardiogramma ed ecocuore in pronto soccorso, holter 24 ore ed ECG sotto sforzo (tutti esami andati benissimo). È convinto di avere una patologia cardiaca che lo porterà a una morte improvvisa in breve tempo. I medici lo hanno rassicurato ma lui dice di stare male che gli gira la testa gli fa male il petto sente battiti strani. Sta facendo dal 16 febbraio una cura per l'ansia con gocce di antidepressivo e pillole Xanax. La dottoressa ha detto che per 20-30 giorni è normale che lui si senta ancora cosi ma lui proprio non vuole saperne. È convinto di poter morire da un momento all'altro. In tutti cio è più di un mese che dormiamo nel salone dei miei suoceri. lui su una brandina io sul divano. Io sono completamente bloccata dai dolori perché il divano è scomodo. Non ho i miei spazi le mie cose. Il cane devo tenerlo sempre sotto controllo perché i miei suoceri hanno due gatti che ora stanno sempre chiusi in qualche camera e mia suocera non ce la fa più. Lui parla ogni giorno sempre e solo del fatto che sta male e che morirà. Ultimamente usciamo di più e ha momenti di "spensieratezza" ma la situazione è insopportabile non vuole tornare a casa nostra io non so più cosa fare per aiutarlo aiuto vi prego. Avendo una ditta con il padre poi si è preso la libertà di non andare a lavoro per quasi un mese. Ora sta gradualmente tornando a lavorare ma quando è a lavoro mi scrive sempre messaggi in cui dice di stare per svenire di essere debole o in cui dice che ha paura di non vedermi mai piu. Io sto cercando di essere forte ma sto raggiungendo il mio limite. Vi prego consigliatemi come liberarlo da questa ossessione. Grazie in anticipo per le vostre risposte
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Cara Utente,
è successo qualcosa prima che suo marito iniziasse a stare così male?
Si è impressionato sentendo parare di qualche persona morta o gravemente malata?
In precedenza era una persona tranquilla o ansiosa?
I suoi familiari sono ansiosi o le appaiono equilibrati?
Oltre agli psicofarmaci, che richiedono alcune settimane di assunzione per dare degli effetti, non gli è stato suggerito di rivolgersi ad uno psicologo per lavorare sul problema?
è successo qualcosa prima che suo marito iniziasse a stare così male?
Si è impressionato sentendo parare di qualche persona morta o gravemente malata?
In precedenza era una persona tranquilla o ansiosa?
I suoi familiari sono ansiosi o le appaiono equilibrati?
Oltre agli psicofarmaci, che richiedono alcune settimane di assunzione per dare degli effetti, non gli è stato suggerito di rivolgersi ad uno psicologo per lavorare sul problema?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Utente
Buongiorno e grazie per la tempestività. Mio marito è sempre stato ansioso così come lo sono i suoi genitori. Un paio di anni fa infatti la sua ossessione era quella di avere un linfoma perché si gonfio qualche linfonodo e ha passato mesi e mesi a tastarsi i linfonodi. Dopo qualche ecografia la situazione si affievolì da sola ma a quel tempo vivevamo entrambi a casa dei suoi genitori (forse si sentiva più tranquillo e non era pronto ad andare a vivere da soli?) L'episodio scatenante della situazione attuale è avvenuto a capodanno quando un uso di cannabis (pochi tiri e non ne usava da anni) gli ha fatto avere tachicardia e una specie di "distaccamento dalla realta'" in quella occasione andò al PS con i battiti a 150 e da quel giorno non ha mai smesso di controllarsi battiti pressione e respiro. Premetto che è un periodo di forte stress (da un po' era scontroso) che può avere influito su queste "aritmie". Per ora non gli è stato detto di vedere uno psicologo stiamo aspettando di vedere come va la cura che sta facendo. Lui ogni tanto dice che se noi (in particolare si riferisce a me e a sua madre) non lo ascoltiamo e lo attacchiamo (ogni tanto abbiamo provato ad usare le "maniere forti" per farlo ragionare ed è capitato di perdere la pazienza) sarà costretto a vedere uno psicologo. Io gli ho detto che per me dovrebbe andare immediatamente a parlare con un dottore (anche quello di famiglia) per capire come procedere perché io non posso aspettare la fine della cura per tornare a casa..Non ho più le forze per stargli dietro così e ho seriamente bisogno di dormire in un letto vero altrimenti mi sa che in ospedale ci finisco io. Perdonatemi lo sfogo forse fuori luogo ma lui non accetta neanche che io dica queste cose perché ritiene che sia egoista e che io in quanto sua moglie adesso debba assecondarlo in tutto e metterlo sempre al primo posto, cosa che ovviamente faccio ma che a lui sembra non bastare mai.
È il caso di agire e fare qualche altra visita o di aspettare la fine della cura?
Lui dice di voler fare altri esami cardiologici..Devo assecondarlo e permettergli di farli o devo dissuaderlo?
A volte è così insistente che mi mette il dubbio! Mi dice "voi non volete che io faccia esami poi voglio vedere quando sarò morto come supererete il senso di colpa"
Eppure io sono convinta che il suo cuore sia sano dato che tutti gli esami fatti sono risultati perfetti...Non so più cosa fare
È il caso di agire e fare qualche altra visita o di aspettare la fine della cura?
Lui dice di voler fare altri esami cardiologici..Devo assecondarlo e permettergli di farli o devo dissuaderlo?
A volte è così insistente che mi mette il dubbio! Mi dice "voi non volete che io faccia esami poi voglio vedere quando sarò morto come supererete il senso di colpa"
Eppure io sono convinta che il suo cuore sia sano dato che tutti gli esami fatti sono risultati perfetti...Non so più cosa fare
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Da soggetto ansioso ha fatto molto male ad assumere cannabis, perchè lo stato che lei descrive viene riferito non di rado dalle persone che hanno problemi d'ansia e che vivono malissimo le alterazioni prodotte da questa o da altre sostanze.
Sembra che suo marito parli di ricorrere allo psicologo come di qualcosa di simile ad una minaccia contro di voi, invece che come una risorsa per lui stesso in questo momento di difficoltà:
"Lui ogni tanto dice che se noi (in particolare si riferisce a me e a sua madre) non lo ascoltiamo e lo attacchiamo sarà costretto a vedere uno psicologo".
A mio avviso può percorrere questa strada: lo assecondi per quanto riguarda gli esami che vuole fare a patto che nel frattempo vada anche a parlare con uno psicologo.
Se soffriva di ansia anche in precedenza si renderà conto che qualcosa non andava anche prima di fumare quella canna che ha fatto degenerare la situazione e glielo può far notare per motivare questa necessità.
Sembra che suo marito parli di ricorrere allo psicologo come di qualcosa di simile ad una minaccia contro di voi, invece che come una risorsa per lui stesso in questo momento di difficoltà:
"Lui ogni tanto dice che se noi (in particolare si riferisce a me e a sua madre) non lo ascoltiamo e lo attacchiamo sarà costretto a vedere uno psicologo".
A mio avviso può percorrere questa strada: lo assecondi per quanto riguarda gli esami che vuole fare a patto che nel frattempo vada anche a parlare con uno psicologo.
Se soffriva di ansia anche in precedenza si renderà conto che qualcosa non andava anche prima di fumare quella canna che ha fatto degenerare la situazione e glielo può far notare per motivare questa necessità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 09/03/2017.
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