Se lui dice di non essere innamorato?
Gentili Dottori,
Vi scrivo nella speranza che almeno Voi, con la Vostra preparazione ed esperienza, possiate chiarirmi le idee e darmi un valido consiglio per gestire una situazione sentimentale alquanto complicata...Sto ufficiosamente, e non ufficialmente, con un uomo da 5 anni; lui ha 22 anni più di me (io ne ho 29 e lui 51). Uno dei motivi per cui la nostra relazione rimane ufficiosa e non ufficiale è proprio la differenza d'età e il fatto che i miei genitori, venuti inizialmente a conoscenza della nostra frequentazione, lo hanno gentilmente invitato a lasciarmi perdere; qui la nostra storia si interrompe per un paio di mesi per poi riprendere clandestinamente, fino ad oggi. Ora il problema non è la "non ufficialità" o la clandestinità, o perlomeno non è il problema primario, perché il motivo per cui Vi scrivo è il fatto che lui dice di non essere innamorato di me..Dice che con me sta bene, che mi vuole un bene infinito, che per me farebbe qualsiasi cosa ma non sente amore, o perlomeno non come lo intende lui. E qui vorrei fare una premessa: lui è divorziato (è stato sposato per 7 anni) e dice che anche dell'ex moglie non era pienamente innamorato e che si è innamorato solo un paio di volte in alcune delle sue relazioni successive alla separazione, anche se non ha mai più convissuto con nessuna donna e le sue storie non sono durate più di un paio d'anni. Ora in 5 anni che stiamo insieme lui non mi ha mai intortato con false promesse o dichiarazioni importanti, anzi fin da subito ha stabilito che lui voleva un rapporto leggero, disimpegnato e io, incuriosita e affascinata da quest'uomo, ho deciso di "assecondarlo", nonostante fosse ben lontano dal tipo di rapporto che io desideravo. E poi, contro ogni mia (e sua) aspettativa la cosa si è evoluta, nel senso che sono subentrati sentimenti più profondi (io mi sono innamorata quasi subito, lui comunque si è affezionato a me) e a livello fisico c'era (e c'è) una forte attrazione e intesa. E siamo arrivati ad oggi senza nemmeno accorgercene, con lui che a parole non si è mai sbilanciato, anzi è stato sempre molto duro e diretto, ma che con i fatti mi ha sempre dimostrato tutt'altro e di tenere davvero tanto a me, e io che mi ritrovo sempre innamorata di lui e con un dilemma interiore che mi tormenta: è giusto continuare a stare con un uomo che dice di non amarmi e che non ha nessuna intenzione di progettare un futuro con me? Razionalmente sò che non è giusto e che dovrei lasciarlo (e lui mi ha sempre lasciato la libertà di farlo), ma davvero dovrei rinunciare ad una cosa che, al momento, mi fa stare bene "solo" in nome di un sentimento che lui dice di non provare? Stiamo così bene insieme, nonostante le nostre diversità e i nostri litigi, è davvero così importante catalogare i sentimenti? Aiutatemi a capire.
Grazie
Vi scrivo nella speranza che almeno Voi, con la Vostra preparazione ed esperienza, possiate chiarirmi le idee e darmi un valido consiglio per gestire una situazione sentimentale alquanto complicata...Sto ufficiosamente, e non ufficialmente, con un uomo da 5 anni; lui ha 22 anni più di me (io ne ho 29 e lui 51). Uno dei motivi per cui la nostra relazione rimane ufficiosa e non ufficiale è proprio la differenza d'età e il fatto che i miei genitori, venuti inizialmente a conoscenza della nostra frequentazione, lo hanno gentilmente invitato a lasciarmi perdere; qui la nostra storia si interrompe per un paio di mesi per poi riprendere clandestinamente, fino ad oggi. Ora il problema non è la "non ufficialità" o la clandestinità, o perlomeno non è il problema primario, perché il motivo per cui Vi scrivo è il fatto che lui dice di non essere innamorato di me..Dice che con me sta bene, che mi vuole un bene infinito, che per me farebbe qualsiasi cosa ma non sente amore, o perlomeno non come lo intende lui. E qui vorrei fare una premessa: lui è divorziato (è stato sposato per 7 anni) e dice che anche dell'ex moglie non era pienamente innamorato e che si è innamorato solo un paio di volte in alcune delle sue relazioni successive alla separazione, anche se non ha mai più convissuto con nessuna donna e le sue storie non sono durate più di un paio d'anni. Ora in 5 anni che stiamo insieme lui non mi ha mai intortato con false promesse o dichiarazioni importanti, anzi fin da subito ha stabilito che lui voleva un rapporto leggero, disimpegnato e io, incuriosita e affascinata da quest'uomo, ho deciso di "assecondarlo", nonostante fosse ben lontano dal tipo di rapporto che io desideravo. E poi, contro ogni mia (e sua) aspettativa la cosa si è evoluta, nel senso che sono subentrati sentimenti più profondi (io mi sono innamorata quasi subito, lui comunque si è affezionato a me) e a livello fisico c'era (e c'è) una forte attrazione e intesa. E siamo arrivati ad oggi senza nemmeno accorgercene, con lui che a parole non si è mai sbilanciato, anzi è stato sempre molto duro e diretto, ma che con i fatti mi ha sempre dimostrato tutt'altro e di tenere davvero tanto a me, e io che mi ritrovo sempre innamorata di lui e con un dilemma interiore che mi tormenta: è giusto continuare a stare con un uomo che dice di non amarmi e che non ha nessuna intenzione di progettare un futuro con me? Razionalmente sò che non è giusto e che dovrei lasciarlo (e lui mi ha sempre lasciato la libertà di farlo), ma davvero dovrei rinunciare ad una cosa che, al momento, mi fa stare bene "solo" in nome di un sentimento che lui dice di non provare? Stiamo così bene insieme, nonostante le nostre diversità e i nostri litigi, è davvero così importante catalogare i sentimenti? Aiutatemi a capire.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
Mi sembra che pur provando per Lei tenerezza e affetto, questo uomo sia stato chiaro... Le lascia anche la libertà dell'altrove.
Quindi, come ben sa, la problematica è Sua, e la esprime con una domanda che non ha risposta univoca.
Una volta che entrambi siete adulti e consapevoli, la questione è se Lei è disposta ad accettare questa situazione.
No, non è importante categolare tutto.
Ma mi sembra che questo concetto sia usato come "paravento" per non mettere in questione qualcosa che non la fa vivere serenamente ma la fa star bene al momento (questa la mia impressione, non se ne abbia a male).
Lei dice di star bene con lui, ma il punto è: onestamente, in Lei, cosa vorrebbe per il domani? Oppure riesce davvero e sinceramente a vivere di "oggi"? Cari saluti.
Mi sembra che pur provando per Lei tenerezza e affetto, questo uomo sia stato chiaro... Le lascia anche la libertà dell'altrove.
Quindi, come ben sa, la problematica è Sua, e la esprime con una domanda che non ha risposta univoca.
Una volta che entrambi siete adulti e consapevoli, la questione è se Lei è disposta ad accettare questa situazione.
No, non è importante categolare tutto.
Ma mi sembra che questo concetto sia usato come "paravento" per non mettere in questione qualcosa che non la fa vivere serenamente ma la fa star bene al momento (questa la mia impressione, non se ne abbia a male).
Lei dice di star bene con lui, ma il punto è: onestamente, in Lei, cosa vorrebbe per il domani? Oppure riesce davvero e sinceramente a vivere di "oggi"? Cari saluti.
dr.ssa Alessia Ghisi Migliari
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa Migliari,
Lei ha ragione quando dice che il fatto che lui si dichiari non innamorato di me non mi fa vivere serenamente ma al contempo stare con lui mi fa star bene. Al momento io non sento la necessità di un impegno come la convivenza o di un figlio, ma non escludo che in futuro non possa sentire questa esigenza. La ragione mi porterebbe a lasciarlo, a guardare altrove ma il sentimento che provo per lui mi impedisce di farlo perché, come già ho detto, con lui sto bene e non sono pronta a rinunciarci. Vivo una sorta di conflitto tra cuore e mente.
Lei ha ragione quando dice che il fatto che lui si dichiari non innamorato di me non mi fa vivere serenamente ma al contempo stare con lui mi fa star bene. Al momento io non sento la necessità di un impegno come la convivenza o di un figlio, ma non escludo che in futuro non possa sentire questa esigenza. La ragione mi porterebbe a lasciarlo, a guardare altrove ma il sentimento che provo per lui mi impedisce di farlo perché, come già ho detto, con lui sto bene e non sono pronta a rinunciarci. Vivo una sorta di conflitto tra cuore e mente.
[#3]
Gentile Utente,
Lei è orientata al presente, però come naturale e come può notare, l'essere proiettata nel futuro è in Lei.
È ancora giovane, ma comprendo che sia comunque in un'età in cui si inizia a prospettare, ad andare l'oltre l'immediato.
Come Le scrivevo, la risposta - che possa piacere o no - è in Lei.
E il conflitto è abbastanza intenso se La porta a scriverci.
Ha una decisione importante fra le mani: continuare, fermarsi, rimandare, pur sapendo che non cambieranno i progetti di questo uomo.
Non è facile dirimire in una email una situazione di "sospensione interiore", in cui tutto è nebuloso.
Son piuttosto convinta che, giovane e lucida come sa essere, troverà la risposta. Mi rendo però conto che vi è anche insito un timore di "perdere tempo", in più modi.
Ha mai pensato a un percorso psicologico per acquisire consapevolezza maggiore di sé, nel qui e ora e nell'avvenire?
Non che sia sempre necessario, ma talvolta può davvero essere utile.
Se si è in grado di vivere di sentimento senza porsi domande (impresa non facile), la ragione non dovrebbe essere sempre lì a parlarci. Il risultato è, appunto, una sorta di foschia psicologica. Creare un ponte tra il sentire e il riflettere (se proprio vogliamo dividerli) può creare un punto di incontro tra due dimensioni che paiono lacerare e non lasciano la giusta serenità in quel di cui si potrebbe godere.
Lei è orientata al presente, però come naturale e come può notare, l'essere proiettata nel futuro è in Lei.
È ancora giovane, ma comprendo che sia comunque in un'età in cui si inizia a prospettare, ad andare l'oltre l'immediato.
Come Le scrivevo, la risposta - che possa piacere o no - è in Lei.
E il conflitto è abbastanza intenso se La porta a scriverci.
Ha una decisione importante fra le mani: continuare, fermarsi, rimandare, pur sapendo che non cambieranno i progetti di questo uomo.
Non è facile dirimire in una email una situazione di "sospensione interiore", in cui tutto è nebuloso.
Son piuttosto convinta che, giovane e lucida come sa essere, troverà la risposta. Mi rendo però conto che vi è anche insito un timore di "perdere tempo", in più modi.
Ha mai pensato a un percorso psicologico per acquisire consapevolezza maggiore di sé, nel qui e ora e nell'avvenire?
Non che sia sempre necessario, ma talvolta può davvero essere utile.
Se si è in grado di vivere di sentimento senza porsi domande (impresa non facile), la ragione non dovrebbe essere sempre lì a parlarci. Il risultato è, appunto, una sorta di foschia psicologica. Creare un ponte tra il sentire e il riflettere (se proprio vogliamo dividerli) può creare un punto di incontro tra due dimensioni che paiono lacerare e non lasciano la giusta serenità in quel di cui si potrebbe godere.
[#4]
Utente
Gentile dr.ssa Migliari,
La ringrazio nuovamente per la Sua risposta che mi offre sicuramente punti di riflessione. Ho pensato si ad un percorso psicologico e non escludo che possa cominciare ad intraprenderlo. Oltre a ciò quello che mi lascia perplessa è anche la contradditorieta' della persona che ho accanto perché, si dice di non essere innamorato di me, ma al contempo, con i fatti, mi dimostra tutt'altro e io mi illudo sempre che possa essere cambiato qualcosa. Alle volte penso addirittura che lui abbia un'idea di amore piuttosto utopica e irraggiungibile.
La ringrazio nuovamente per la Sua risposta che mi offre sicuramente punti di riflessione. Ho pensato si ad un percorso psicologico e non escludo che possa cominciare ad intraprenderlo. Oltre a ciò quello che mi lascia perplessa è anche la contradditorieta' della persona che ho accanto perché, si dice di non essere innamorato di me, ma al contempo, con i fatti, mi dimostra tutt'altro e io mi illudo sempre che possa essere cambiato qualcosa. Alle volte penso addirittura che lui abbia un'idea di amore piuttosto utopica e irraggiungibile.
[#5]
Gentile Utente,
Rimuginare continuamente sull'interiorità di questo uomo, forse con la speranza di trovare una teoria che collimi con l'ipotesi di un innamoramento, potrebbe diventare ossessivo ed è comunque fonte di ansia...
Non possiamo sapere cosa si agiti in lui.
Qualunque sia il suo reale pensiero, le intenzioni e i fatti su ciò che vuole e non vuole sono chiari.
Talvolta vi è il rischio di andare avanti sperando che la propria presenza " faccia cambiare idea", o che la persona scopra in realtà di voler essere un compagno di vita.
Questo, a mio avviso, conferma che dentro di sè, se posso permettermi, non sta vivendo alla giornata, ma (come lecito) raffigurandosi il domani, sperando.
Vivendo poi appunto, però, un conflitto.
Che merita di essere affrontato e sciolto...
Rimuginare continuamente sull'interiorità di questo uomo, forse con la speranza di trovare una teoria che collimi con l'ipotesi di un innamoramento, potrebbe diventare ossessivo ed è comunque fonte di ansia...
Non possiamo sapere cosa si agiti in lui.
Qualunque sia il suo reale pensiero, le intenzioni e i fatti su ciò che vuole e non vuole sono chiari.
Talvolta vi è il rischio di andare avanti sperando che la propria presenza " faccia cambiare idea", o che la persona scopra in realtà di voler essere un compagno di vita.
Questo, a mio avviso, conferma che dentro di sè, se posso permettermi, non sta vivendo alla giornata, ma (come lecito) raffigurandosi il domani, sperando.
Vivendo poi appunto, però, un conflitto.
Che merita di essere affrontato e sciolto...
[#6]
Gentile utente,
Lei ci chiede:
"... è giusto continuare a stare con un uomo che dice di non amarmi e che non ha nessuna intenzione di progettare un futuro con me? .."
Perchè no?
Dipende dalle aspettative che Lei ha dalla vita.
Se Lei è serena perchè
lui tiene a Lei,
"con lui sto bene e non sono pronta a rinunciarci."
accetti questa situazione.
Se invece il desiderio di un amore è più importante
non dubiti di lasciarlo andare.
In questa situazione di
"una sorta di conflitto tra cuore e mente"
l'aiuto di un nostro/a Collega potrebbe rivelarsi importante.
Lei ci chiede:
"... è giusto continuare a stare con un uomo che dice di non amarmi e che non ha nessuna intenzione di progettare un futuro con me? .."
Perchè no?
Dipende dalle aspettative che Lei ha dalla vita.
Se Lei è serena perchè
lui tiene a Lei,
"con lui sto bene e non sono pronta a rinunciarci."
accetti questa situazione.
Se invece il desiderio di un amore è più importante
non dubiti di lasciarlo andare.
In questa situazione di
"una sorta di conflitto tra cuore e mente"
l'aiuto di un nostro/a Collega potrebbe rivelarsi importante.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 26.8k visite dal 08/03/2017.
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