Disperazione
Salve, sono una ragazza di 28 anni.
Sono una persona solare, allegra, e per chi non mi conosce appaio una ragazza leggera e spensierata.
Purtroppo ho una serie di problemi familiari che hanno radici nella mia infanzia che non riesco a condividere con gli altri né ad affrontare con me stessa per paura di esserne schiacciata. E' come se non facessero parte di me.
E questo mi crea un forte disagio soprattutto, anzi, unicamente durante la notte.
Vorrei affrontare le cose ma, come al solito, mi sembra di sbattere la porta in faccia ai problemi e di chiudere a chiave.
Purtroppo (e non so il perché) ho imparato a vivere la condivisione come forma di vittimismo e di debolezza, ma questa mancanza mi fa sentire tremendamente sola ed incompresa, ed alle volte la notte mi sento disperata e non riesco a dormire.
Inoltre, sottraendomi da queste situazioni è come se non sapessi più chi sono, come se non avessi una consistenza, un'identità.
Come faccio ad affrontare o quanto meno ad imparare a convivere e condividere serenamente i miei problemi?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione
Sono una persona solare, allegra, e per chi non mi conosce appaio una ragazza leggera e spensierata.
Purtroppo ho una serie di problemi familiari che hanno radici nella mia infanzia che non riesco a condividere con gli altri né ad affrontare con me stessa per paura di esserne schiacciata. E' come se non facessero parte di me.
E questo mi crea un forte disagio soprattutto, anzi, unicamente durante la notte.
Vorrei affrontare le cose ma, come al solito, mi sembra di sbattere la porta in faccia ai problemi e di chiudere a chiave.
Purtroppo (e non so il perché) ho imparato a vivere la condivisione come forma di vittimismo e di debolezza, ma questa mancanza mi fa sentire tremendamente sola ed incompresa, ed alle volte la notte mi sento disperata e non riesco a dormire.
Inoltre, sottraendomi da queste situazioni è come se non sapessi più chi sono, come se non avessi una consistenza, un'identità.
Come faccio ad affrontare o quanto meno ad imparare a convivere e condividere serenamente i miei problemi?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione
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"Purtroppo (e non so il perché) ho imparato a vivere la condivisione come forma di vittimismo e di debolezza"
Gent.le Ragazza,
ci sono convinzioni alimentate dalla cultura di provenienza e dall'educazione ricevuta che ognuno di noi interiorizza fino a considerarle quasi come valori assoluti, uno di questi è proprio il mito dell'autoreferenzialità, in altre parole, devo farcela da solo, sempre e comunque e, aggiungerei a qualsiasi costo anche a costo di
" sentire tremendamente sola ed incompresa, ed alle volte la notte mi sento disperata e non riesco a dormire."
Quando il disagio e la sofferenza non trovano uno spazio d'ascolto e di elaborazione dentro di noi, è possibile che possano interferire con il ciclo sonno-veglia oltre che non la qualità della nostra vita quotidiana.
In realtà, chiedere un aiuto qualificato non rivela solo la nostra vulnerabilità ma sopratutto la disponibilità a concederci un'opportunità per realizzare quel processo di cambiamento che, da soli abbiamo tentato invano di promuovere.
A tal proposito ti invito a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Gent.le Ragazza,
ci sono convinzioni alimentate dalla cultura di provenienza e dall'educazione ricevuta che ognuno di noi interiorizza fino a considerarle quasi come valori assoluti, uno di questi è proprio il mito dell'autoreferenzialità, in altre parole, devo farcela da solo, sempre e comunque e, aggiungerei a qualsiasi costo anche a costo di
" sentire tremendamente sola ed incompresa, ed alle volte la notte mi sento disperata e non riesco a dormire."
Quando il disagio e la sofferenza non trovano uno spazio d'ascolto e di elaborazione dentro di noi, è possibile che possano interferire con il ciclo sonno-veglia oltre che non la qualità della nostra vita quotidiana.
In realtà, chiedere un aiuto qualificato non rivela solo la nostra vulnerabilità ma sopratutto la disponibilità a concederci un'opportunità per realizzare quel processo di cambiamento che, da soli abbiamo tentato invano di promuovere.
A tal proposito ti invito a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 08/03/2017.
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