Ansia per università
Gentile dottore,
Le scrivo perché purtroppo questa questione mj sta creando tantissima ansia. Sono iscritto al primo anno di Farmacia, ho fatto tutti gli esami del semestre con ottimi voti, gli esami mi piacciono molto ma documentandomi e stando a contatto con colleghi più grandi di me, non posso non ignorare che ci sono problemi con gli sbocchi lavorativi dopo. E quest'ansia per tutto ciò che ho letto mi sta rendendo la vita impossibile.. so di essere piccola, che da qui a 6 anni c'è un abisso, ma non riesco a calmarmi. Ho delle crisi di pianto, non riesco a smettere, mi sveglio costantemente nel panico, faccio incubi oppure mi rigiro sempre nel letto.. durante la giornata faccio fatica a mangiare, specialmente perché penso che sono un fallimento e che deluderei i miei solo al pensiero di voler cambiare facoltà.. ho iniziato a soffrire di acufeni, ovviamente devo andare dall'otorino, ma ho notato che aumentano fortemente quando mi agito per questo motivo. Non trovo sollievo in niente. Vorrei solamente spegnere il cervello..
Ho provato a parlare coi miei di questa scelta, vorrei andare ad ingegneria, per cercare di realizzarmi in un futuro. Ho sempre studiato tanto e credo di meritarmi delle gratificazioni..
Sono frustrata e abbattuta perché quando ho accennato il discorso, mia madre non mi minimamante fatto terminare il discorso, ha iniziato ad urlare e basta, dicendomi che oramai avevo fatto la mia scelta..
Ma io lo faccio anche per rendere orgogliosi di me i miei genitori e soprattutto per trovare la serenità di una volta.. Mi sembra di vivere in una tortura.
Scusi per lo sfogo, mi rendo conto che è così.. però avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
La ringrazio.
Le scrivo perché purtroppo questa questione mj sta creando tantissima ansia. Sono iscritto al primo anno di Farmacia, ho fatto tutti gli esami del semestre con ottimi voti, gli esami mi piacciono molto ma documentandomi e stando a contatto con colleghi più grandi di me, non posso non ignorare che ci sono problemi con gli sbocchi lavorativi dopo. E quest'ansia per tutto ciò che ho letto mi sta rendendo la vita impossibile.. so di essere piccola, che da qui a 6 anni c'è un abisso, ma non riesco a calmarmi. Ho delle crisi di pianto, non riesco a smettere, mi sveglio costantemente nel panico, faccio incubi oppure mi rigiro sempre nel letto.. durante la giornata faccio fatica a mangiare, specialmente perché penso che sono un fallimento e che deluderei i miei solo al pensiero di voler cambiare facoltà.. ho iniziato a soffrire di acufeni, ovviamente devo andare dall'otorino, ma ho notato che aumentano fortemente quando mi agito per questo motivo. Non trovo sollievo in niente. Vorrei solamente spegnere il cervello..
Ho provato a parlare coi miei di questa scelta, vorrei andare ad ingegneria, per cercare di realizzarmi in un futuro. Ho sempre studiato tanto e credo di meritarmi delle gratificazioni..
Sono frustrata e abbattuta perché quando ho accennato il discorso, mia madre non mi minimamante fatto terminare il discorso, ha iniziato ad urlare e basta, dicendomi che oramai avevo fatto la mia scelta..
Ma io lo faccio anche per rendere orgogliosi di me i miei genitori e soprattutto per trovare la serenità di una volta.. Mi sembra di vivere in una tortura.
Scusi per lo sfogo, mi rendo conto che è così.. però avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
La ringrazio.
[#1]
Gentile ragazza, comprendo la sua preoccupazione , si leggono notizie spesso brutte sui giornali, ma mi sembra che studiare farmacologia le interessi, le piaccia, e gli esami sono andati bene.. Sicura che ingegneria sia un strada migliore e un lavoro che piacerebbe fare ? Forse si preoccupa troppo.. le consiglio perciò di prendere contatto con lo Spazio Giovani della sua Università per valutare con calma le possibilità, e le difficoltà, ma anche la sua
motivazione , perchè la motivazione è fondamentale.
Trovo che Lei è molto esigente con sè stessa, è bello e denota senso di responsabilità preoccuparsi in questo modo..responsabile .. anche fin troppo, mi pare..
..
Che educazione ha avuto ? che rapporto ha coi suoi genitori?
Una psicoterapia l'aiuterebbe ad avere le idee più chiare, anche a valorizzare la brava, responsabile ragazza che ha sempre dimostrato di essere.
Buon lavoro e buoni pensieri..
motivazione , perchè la motivazione è fondamentale.
Trovo che Lei è molto esigente con sè stessa, è bello e denota senso di responsabilità preoccuparsi in questo modo..responsabile .. anche fin troppo, mi pare..
..
Che educazione ha avuto ? che rapporto ha coi suoi genitori?
Una psicoterapia l'aiuterebbe ad avere le idee più chiare, anche a valorizzare la brava, responsabile ragazza che ha sempre dimostrato di essere.
Buon lavoro e buoni pensieri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile utente,
già un mesetto fa ci ha posto un problema analogo
e Le è stato risposto.
Si era interessata per essere seguita di persona.
Ha poi cercato di applicare l'orientamento ricevuto e le risposte da Lei richieste?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 07/03/2017.
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