Cambio di idee

Buongiorno.
Avrei bisogno di un vostro illustre parere sulla seguente situazione: mio figlio di quasi 8 anni cambia idea in continuazione. Questo mi destabilizza, perchè non so mai cosa voglia davvero. Cambia idea di continuo su tutte le scelte che deve fare, inoltre si " vende " facilmente, nel senso che se non vuole fare qualcosa basta promettergli un giocattolo e farà qualsiasi cosa. Mi chiedo se tutto ciò sia normale. Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signora,

come mai si sente addirittura "destabilizzata" dal fatto che il suo bambino cambi spesso idea?
Di quali argomenti e di quai scelte stiamo parlando?
Tende ad accontentarlo in tutto?
Si potrebbe dire che è suo figlio a "comandare" in casa?

Il padre del bambino come si comporta con lui e cosa pensa della situazione?

Per quanto riguarda il fatto che comprandogli un giocattolo lo si convince a fare qualsiasi cosa non posso che risponderle che questo è perfettamente normale: ogni bambino intelligente e furbo impara ad attuare le strategie che i genitori gli permettono di impiegare per ottenere quello che vuole.

Se un bambino impara ad es. che la mamma "cede" facilmente utilizzerà continuamente il rifiuto di fare quello che deve per ottenere quello che vuole (il giocattolo).
Ovviamente questo non è nè educativo nè utile a preparare il bambino ad un futuro nel quale non gli accadrà certo con frequenza di poter negoziare il dovere con una ricompensa immediata.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie gentilissima Dottoressa. Il bambino cambia idea per tutto ad esempio: prima decide di non voler andare ad una festa di compleanno, un attimo dopo decide di voler andare e ripete in continuazione che non vede l'ora. Ed è così per tutte le altre scelte. (preciso che a volte fa anche il contrario, cioè decide che vuole fare una cosa e la ripete in continuazione e poi invece all'improvviso decide di non farla).
Per il fatto del "vendersi", le dicevo che mi sembra un pò eccessivo perchè pur di ottenere qualcosa farebbe anche qualcosa che a lui addirittura fa schifo come ad es. mangiare un cibo che lo fa vomitare.
E' un pò viziato. Mio marito dice che è normale, ma a me a volte sembra "esaurito", scusi per il termine ma davvero non gli si sta dietro a questi continui cambi di idea.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"non gli si sta dietro a questi continui cambi di idea"

Quindi in casa comanda il bambino, se siete voi ad andargli dietro e non lui a venire dietro a voi e alle regole che dovrebbero arrivare da voi.

In questo modo rischiate di crescere un bambino capriccioso e convinto di poter fare il bello e il cattivo tempo, e non pronto alle inevitabili frustrazioni che la vita comporta - perchè non potrà sempre comandare e ottenere quello che desidera.

Le suggerisco un cambio radicale di prospettiva: è vostro figlio che deve seguire quello che voi dite e non il contrario.
Se fa i capricci è necessario porre delle regole e farle rispettare, tollerando il fatto che inizialmente utilizzerà tutti i metodi a sua disposizione per farvi desistere.
le regole danno certezze prima di tutto al bambino e creano serenità in casa perchè ognuno sa cosa può e deve fare, cosa è tollerato e cosa non lo è.
Una buona regola nel vostro caso potrebbe essere quella che quando ha preso una decisione, avendo avuto il tempo per pensarci bene, quella decisione resterà definitiva.
Questo gli insegnerà a diventare una persona decisa, che sa valutare bene le situazioni, e non un eterno indeciso.

Lei sta incontrando delle difficoltà a dargli regole?
Se sì, come mai?
Teme di essere considerata "cattiva" se non lo asseconda?
E' troppo stanca per discutere su tutto?

Qual è stata la sua esperienza di figlia?
Come è stata cresciuta?
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Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie mille Dottoressa.
<<Lei sta incontrando delle difficoltà a dargli regole?>> A volte si, forse perchè a me le regole non piacciono molto, perciò cerco di dargliene poche e chiare (tipo non si picchia, non si dicono bugie, si rispetta gli altri ecc.).
<<Teme di essere considerata "cattiva" se non lo asseconda?>> A volte; quando gli dico no cerco sempre di motivare la scelta negativa.
<<E' troppo stanca per discutere su tutto?>> Assolutamente no.
<<Qual è stata la sua esperienza di figlia?>> I giudizi sono soggettivi e se in questo caso dessi un giudizio sulla mia infanzia potrei inconsapevolmente condizionare la sua risposta, così faccio degli esempi di vita vissuta durante l'infanzia: - dalla nascita fino ai 6 anni (inizio della scuola) se mi rifiutavo di rispettare la regola che al pomeriggio bisogna dormire, ricevevo automaticamente le botte (pesanti non uno schiaffetto). Andavo a dormire piangendo giurando che da adulta avrei lasciato libertà di scelta ai miei figli; - a circa 10 anni ho espresso il desiderio di frequentare la scuola di pallavolo ma mi è stata sempre negata a favore di una palestra scelta da mia madre. Ci sono tanti altri esempi come quelli appena fatti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se lei ha ricevuto un'educazione severa ed è anche stata picchiata quando non ha ubbidito è comprensibile che voglia che l'esperienza del suo bambino sia completamente diversa.

E' importante che gli abbia dato le regole che ha elencato: riesce a farle rispettare?
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Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Si, le regole che ho dato le rispetta. Da poco tempo ho iniziato a dargli dei limiti a questi cambi di idea (tipo se deve fare qualcosa gli do qualche giorno per riflettere e poi deve dirmi si oppure no) ma - questa è una mia impressione - lui sembra non essere maturo, in quanto prima sceglie una cosa e poi vuole continuamente cambiare la sua decisione. Credo che io alla sua età fossi più matura e a volte mi vengono dei dubbi, cioè dandogli una infanzia bella e felice siamo sicuri che questo andrà a suo favore? Nella vita non è tutto rosa e fiori.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' immaturo perchè è pur sempre un bambino di 8 anni e se ha la possibilità di cambiare più volte idea quando deve prendere una decisione la sfrutta, com'è normale che sia. : )

Il punto è che in questo modo non è probabilmente felice, quanto piuttosto confuso, perchè non gli viene insegnato a essere un bambino deciso e quindi ad investire anche affettivamente sulla scelta definitiva che compie (coltivando desideri e formulando aspettative al riguardo).

In questo senso è importante che lei inizi a stabilire nuove regole e a insegnargli che quando deve prendere una decisione può avere un tempo congruo a disposizione per decidere, ma una volta presa la decisione (salvo casi eccezionali) questa rimarrà invariata.
Insegnargli a decidere e a decidersi andrà a suo favore, perchè in futuro dovrà decidere innumerevoli volte senza potersi tirare indietro nè cambiare idea.

Per quanto riguarda lei, se è stata cresciuta con metodi severi e poca o nulla empatia immagino che non avesse affatto la possibilità di fare capricci e di cambiare idea, quindi ha dovuto per forza di cose imparare a prendere le sue decisioni senza tirarla troppo per le lunghe e/o non ha avuto proprio voce in capitolo (come nella scelta di non fare il corso di pallavolo che desiderava tanto).
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Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Cara Dottoressa, le sue osservazioni mi fanno riflettere molto, e devo dire che la trovo davvero brava nel suo lavoro. Proprio oggi ho avuto l'occasione di mettere in pratica questa regola e , come al solito, appena presa la sua decisione già voleva cambiarla dopo pochi minuti, ma non gliel'ho permesso. Lui ovviamente è rimasto male ma sento di dover procedere in questa direzione. Inoltre, ha qualche consiglio da darmi sul fatto che il bambino sembra anche rinunciatario, nel senso che alla minima difficoltà smette di lottare per quello che vuole. Appena ha davanti un ostacolo desiste.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Probabilmente le due cose vanno di pari passo e quando lo abituerà ad essere più deciso troverà anche maggiore motivazione nei confronti degli obiettivi che gli interessano - perchè è fondamentale capire quanto una cosa gli interessa, per valutare se rinuncia in generale a quello che vuole o se lo fa quando comunque si tratta di qualcosa che in fondo non gli interessa così tanto.