Indecisione sentimentale
Salve, ho un problema sentimentale che mi causa molta sofferenza. Due anni fa ho conosciuto su un forum un ragazzo di cui mi sono innamorata nel giro di poco tempo.
Subito dopo aver compreso di provare dei forti sentimenti per lui glieli confessai ma lui mi rispose che non provava lo stesso per me. Io non insistetti e gli rimasi amica nonostante fossi innamorata di lui. Aggiungo che il rapporto con questo ragazzo è rimasto virtuale fino a non molto tempo fa, non lo avevo mai incontrato ne visto in viso per circa un'anno e mezzo, parlavamo soltanto, tantissimo.
Un'anno fa ho invece conosciuto un'altro ragazzo, simile al primo in quanto a carattere, entrambi timidi e introversi, con un passato molto difficile.
Ormai mi ero messa l'anima in pace riguardo il primo ragazzo, sapevo che non mi ricambiava dunque decisi di iniziare a frequentare quest'altra persona che mi ricambiò subito, solo che due mesi dopo il primo ragazzo mi ha confessato di essersi innamorato di me o meglio, di aver sempre provato dei sentimenti per me che per timore non mi ha confessato subito.
Io rimasi interdetta... quasi shoccata, non me lo sarei mai aspettata. Mi chiese di incontrarci finalmente, io accettai. Non gli dissi nulla dell'altro ragazzo e decisi di frequentare anche lui.
Insomma adesso frequento entrambi i ragazzi che non sanno nulla l'uno dell'altro, non c'è ancora stata intimità con nessuno dei due (anche perchè entrambi hanno problemi dal quel punto di vista, dei blocchi emotivi), sto cercando di capire cosa voglio ma è molto difficile.
Sembrerà folle ma io sono innamorata di entrambi e l'idea di dover abbandonare uno dei due non riesco ad accettarla, è come se chiedessero ad una madre di scegliere tra due figli.
Sono entrambi dei ragazzi molto sfortunati e sensibili, uno dei due ha un passato molto triste fatto di violenze subite da un genitore ed è evidente che abbia dei blocchi emotivi che io piano, piano sto cercando di "curare", l'altro prende psicofarmaci per curare una depressione (anche io li ho presi in passato e capisco cosa significa essere depressi). Nessuno dei due sospetta nulla di questa situazione non perchè sono brava a mentire ma perchè alla base dei due rapporti c'è qualcosa di reale, l'amore che io provo per entrambi, gli sguardi, le carezze, le parole che io dico ad entrambi non sono falsi ma reali. So che devo prendere una decisione ma non è facile, sto molto male per questa situazione ma non so che scelta fare, non posso lasciare nessuno dei due. Cosa dovrei fare secondo voi? Iniziare una psicoterapia? Grazie per l'eventuale risposta.
Subito dopo aver compreso di provare dei forti sentimenti per lui glieli confessai ma lui mi rispose che non provava lo stesso per me. Io non insistetti e gli rimasi amica nonostante fossi innamorata di lui. Aggiungo che il rapporto con questo ragazzo è rimasto virtuale fino a non molto tempo fa, non lo avevo mai incontrato ne visto in viso per circa un'anno e mezzo, parlavamo soltanto, tantissimo.
Un'anno fa ho invece conosciuto un'altro ragazzo, simile al primo in quanto a carattere, entrambi timidi e introversi, con un passato molto difficile.
Ormai mi ero messa l'anima in pace riguardo il primo ragazzo, sapevo che non mi ricambiava dunque decisi di iniziare a frequentare quest'altra persona che mi ricambiò subito, solo che due mesi dopo il primo ragazzo mi ha confessato di essersi innamorato di me o meglio, di aver sempre provato dei sentimenti per me che per timore non mi ha confessato subito.
Io rimasi interdetta... quasi shoccata, non me lo sarei mai aspettata. Mi chiese di incontrarci finalmente, io accettai. Non gli dissi nulla dell'altro ragazzo e decisi di frequentare anche lui.
Insomma adesso frequento entrambi i ragazzi che non sanno nulla l'uno dell'altro, non c'è ancora stata intimità con nessuno dei due (anche perchè entrambi hanno problemi dal quel punto di vista, dei blocchi emotivi), sto cercando di capire cosa voglio ma è molto difficile.
Sembrerà folle ma io sono innamorata di entrambi e l'idea di dover abbandonare uno dei due non riesco ad accettarla, è come se chiedessero ad una madre di scegliere tra due figli.
Sono entrambi dei ragazzi molto sfortunati e sensibili, uno dei due ha un passato molto triste fatto di violenze subite da un genitore ed è evidente che abbia dei blocchi emotivi che io piano, piano sto cercando di "curare", l'altro prende psicofarmaci per curare una depressione (anche io li ho presi in passato e capisco cosa significa essere depressi). Nessuno dei due sospetta nulla di questa situazione non perchè sono brava a mentire ma perchè alla base dei due rapporti c'è qualcosa di reale, l'amore che io provo per entrambi, gli sguardi, le carezze, le parole che io dico ad entrambi non sono falsi ma reali. So che devo prendere una decisione ma non è facile, sto molto male per questa situazione ma non so che scelta fare, non posso lasciare nessuno dei due. Cosa dovrei fare secondo voi? Iniziare una psicoterapia? Grazie per l'eventuale risposta.
[#1]
Cara Utente,
penso che quello che lei prova non sia amore, ma compassione ("sofferenza condivisa") e identificazione con questi due ragazzi entrambi problematici e sfortunati, tanto che descrive indirettamente il suo ruolo come quello di una madre, più che di una fidanzata:
"è come se chiedessero ad una madre di scegliere tra due figli"
"non c'è ancora stata intimità con nessuno dei due (anche perchè entrambi hanno problemi dal quel punto di vista, dei blocchi emotivi)".
Quello che lei vuole, in base a ciò che scrive, parrebbe essere "aiutare" qualcuno, o meglio "curare" qualcuno, più che "stare" con qualcuno.
In precedenza ha avuto altre relazioni?
Le è già successo di essere attratta da persone problematiche e in difficoltà, che percepisce come sole, sfortunate e prive di altri aiuti?
penso che quello che lei prova non sia amore, ma compassione ("sofferenza condivisa") e identificazione con questi due ragazzi entrambi problematici e sfortunati, tanto che descrive indirettamente il suo ruolo come quello di una madre, più che di una fidanzata:
"è come se chiedessero ad una madre di scegliere tra due figli"
"non c'è ancora stata intimità con nessuno dei due (anche perchè entrambi hanno problemi dal quel punto di vista, dei blocchi emotivi)".
Quello che lei vuole, in base a ciò che scrive, parrebbe essere "aiutare" qualcuno, o meglio "curare" qualcuno, più che "stare" con qualcuno.
In precedenza ha avuto altre relazioni?
Le è già successo di essere attratta da persone problematiche e in difficoltà, che percepisce come sole, sfortunate e prive di altri aiuti?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Si dottoressa, ho già avuto una relazione durata sette anni terminata perchè entrambi non provavamo più nulla (eravamo molto giovani quando avevamo iniziato la relazione, circa 16 anni). Anche lui era (era perchè ora sta meglio) un ragazzo che io percepivo come sfortunato, aveva avuto un incidente e per anni a più riprese si era dovuto sottoporre ad interventi alle gambe per sistemarle. Ho sempre provato attrazione verso uomini che io percepivo come sfortunati, forse perchè mi identifico, anche io ho avuto problemi in passato (depressione, ansia... sono stata in terapia da adolescente ed ho preso psicofarmaci, inoltre ho una situazione famigliare che mi rende molto triste, il rapporto con mia madre è sempre stato difficoltoso). Dunque è un problema psicologico? Dovrei iniziare una terapia e confessare a questi due ragazzi la situazione?
La ringrazio per la celere risposta.
La ringrazio per la celere risposta.
[#3]
Le suggerirei di rivolgersi ad uno psicologo per "sganciarsi" dalla necessità di occuparsi di problemi di altri invece che dei suoi: occupandosi di sè potrà essere più equilibrata nei confronti delle altre persone e occuparsi di loro per motivi realmente altruistici, se lo desidererà.
Potrà inoltre riuscire ad instaurare una relazione di coppia basata sull'amore e non sull'aiuto del quale il suo partner necessita.
Concorderà con lo psicologo come comportarsi con questi due ragazzi, con i quali sostanzialmente non c'è una vera e propria relazione, ma più che altro un'amicizia affettuosa: non conoscendo tutti i dettagli della situazione e trattandosi di ragazzi problematici non è utile che le dia un consiglio, se non quello di iniziare a valutare oggettivamente la natura del suo trasporto affettivo verso queste due persone.
Potrà inoltre riuscire ad instaurare una relazione di coppia basata sull'amore e non sull'aiuto del quale il suo partner necessita.
Concorderà con lo psicologo come comportarsi con questi due ragazzi, con i quali sostanzialmente non c'è una vera e propria relazione, ma più che altro un'amicizia affettuosa: non conoscendo tutti i dettagli della situazione e trattandosi di ragazzi problematici non è utile che le dia un consiglio, se non quello di iniziare a valutare oggettivamente la natura del suo trasporto affettivo verso queste due persone.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 07/03/2017.
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