Amore o mancanza?
Salve,
ho pensato di chiedere qui per un consiglio professionale.
Da quasi 3 anni ho avuto una relazione stabile con un ragazzo: lui è quasi perfetto, perchè è gentile, disponibile, bello fisicamente, altruista.
Da qualche mese tuttavia, ho cominciato a pensare di non amarlo più, di stare con lui per abitudine, convincendomi però dall'altro lato di starci bene per non ammettere a me stessa la situazione.
Lui mi ha sempre amata, o almeno credo, ma dopo quasi 3 anni il sentimento si è affievolito, come penso sia normale.
La nostra vita sessuale si è ridotta drasticamente, così come le nostre uscite: nonostante abitiamo a 5 minuti di macchina, abbiamo cominciato a vederci al massimo 2 volte a settimana. Lui inoltre è una persona abbastanza pesante, nel senso che quando comincia a scherzare mi prende molto in mezzo e non la smette finché non vede che me la prendo davvero (io dall'altra parte sono una persona abbastanza permalosa, il che non facilita.)
Ho provato a passarci sopra, ma questa situazione non mi andava proprio giù, così gli ho parlato e gli ho spiegato i problemi che io vedevo nella nostra relazione. Uno di questi problemi, forse il più importante, era che lui ha cominciato a darmi molte meno attenzioni rispetto a qualche tempo prima: ero sempre io a cercarlo per vederci e anche da un punto di vista fisico, passavo per quella che elemosina baci, coccole e rapporti sessuali.
Insomma, in tutto e per tutto gli correvo sempre dietro io.
Mettendo insieme altre mille piccole cose, mi sono resa conto che il nostro rapporto non andava più.. Discutevamo spesso per cose futili e se non lo vedevo, non ci stavo male, mi era abbastanza indifferente.
Ho preso il problema a due mani, l'ho affrontato e oggi pomeriggio l'ho lasciato: è stata una conversazione molto pacifica, tranquilla e quasi amichevole.
Quando mi sono resa conto di averlo lasciato sul serio, in casa da sola, ho cominciato a piangere a dirotto, ma poi mi sono detta di aver fatto la cosa giusta, che il dolore prima o poi passa.
Adesso però penso a tutto quello che abbiamo passato insieme, di quanto ci divertissimo tempo fa e di quanto mi manchi la persona che ho conosciuto: lui è stato il mio primo bacio, la mia prima volta in tutto.
Continuo a ripetermi di aver fatto bene a lasciarlo, ma poi penso che non troverò mai uno come lui: io so benissimo di non amarlo, ma sono certa che se lui si impegnasse di più potremmo stare benissimo insieme e probabilmente io ritroverei quel sentimento perso da tempo.
La domanda che mi pongo è la seguente: ho fatto male a lasciarlo?
Io alla fine con lui mi divertivo, non era una relazione da settimo cielo, però comunque ci stavo bene.
Mi stavo semplicemente accontentando o il mio amore per lui era nascosto nel mio inconscio?
Ora mi sento così sola, nonostante ci siano tutte le mie amiche a supportarmi.. Non averlo nella mia vita mi sembra impossibile, ma non capisco se sia perchè sono cresciuta con lui o perchè mi manca davvero la sua persona.
Grazie!
ho pensato di chiedere qui per un consiglio professionale.
Da quasi 3 anni ho avuto una relazione stabile con un ragazzo: lui è quasi perfetto, perchè è gentile, disponibile, bello fisicamente, altruista.
Da qualche mese tuttavia, ho cominciato a pensare di non amarlo più, di stare con lui per abitudine, convincendomi però dall'altro lato di starci bene per non ammettere a me stessa la situazione.
Lui mi ha sempre amata, o almeno credo, ma dopo quasi 3 anni il sentimento si è affievolito, come penso sia normale.
La nostra vita sessuale si è ridotta drasticamente, così come le nostre uscite: nonostante abitiamo a 5 minuti di macchina, abbiamo cominciato a vederci al massimo 2 volte a settimana. Lui inoltre è una persona abbastanza pesante, nel senso che quando comincia a scherzare mi prende molto in mezzo e non la smette finché non vede che me la prendo davvero (io dall'altra parte sono una persona abbastanza permalosa, il che non facilita.)
Ho provato a passarci sopra, ma questa situazione non mi andava proprio giù, così gli ho parlato e gli ho spiegato i problemi che io vedevo nella nostra relazione. Uno di questi problemi, forse il più importante, era che lui ha cominciato a darmi molte meno attenzioni rispetto a qualche tempo prima: ero sempre io a cercarlo per vederci e anche da un punto di vista fisico, passavo per quella che elemosina baci, coccole e rapporti sessuali.
Insomma, in tutto e per tutto gli correvo sempre dietro io.
Mettendo insieme altre mille piccole cose, mi sono resa conto che il nostro rapporto non andava più.. Discutevamo spesso per cose futili e se non lo vedevo, non ci stavo male, mi era abbastanza indifferente.
Ho preso il problema a due mani, l'ho affrontato e oggi pomeriggio l'ho lasciato: è stata una conversazione molto pacifica, tranquilla e quasi amichevole.
Quando mi sono resa conto di averlo lasciato sul serio, in casa da sola, ho cominciato a piangere a dirotto, ma poi mi sono detta di aver fatto la cosa giusta, che il dolore prima o poi passa.
Adesso però penso a tutto quello che abbiamo passato insieme, di quanto ci divertissimo tempo fa e di quanto mi manchi la persona che ho conosciuto: lui è stato il mio primo bacio, la mia prima volta in tutto.
Continuo a ripetermi di aver fatto bene a lasciarlo, ma poi penso che non troverò mai uno come lui: io so benissimo di non amarlo, ma sono certa che se lui si impegnasse di più potremmo stare benissimo insieme e probabilmente io ritroverei quel sentimento perso da tempo.
La domanda che mi pongo è la seguente: ho fatto male a lasciarlo?
Io alla fine con lui mi divertivo, non era una relazione da settimo cielo, però comunque ci stavo bene.
Mi stavo semplicemente accontentando o il mio amore per lui era nascosto nel mio inconscio?
Ora mi sento così sola, nonostante ci siano tutte le mie amiche a supportarmi.. Non averlo nella mia vita mi sembra impossibile, ma non capisco se sia perchè sono cresciuta con lui o perchè mi manca davvero la sua persona.
Grazie!
[#1]
Gentile ragazza,
vi eravate messi insieme ancora adolescenti, trascorrendo alti e bassi, quali ci ha raccontato.
Che il sentimento si affievolisca dopo tre anni non è affatto "normale",
succede,
accade.
E dunque ha deciso di lasciarlo.
Ma ora si tormenta:
".. La domanda che mi pongo è la seguente: ho fatto male a lasciarlo? .."
Noi di qui non lo sappiamo.
Sembra che Lei abbia ponderato adeguatamente la situazione,
che non abbia compiuto un "colpo di testa".
Ma con certezza non lo si può sapere.
Se il Suo amore per lui "è nascosto nel mio inconscio" si rifarà vivo, non crede?
vi eravate messi insieme ancora adolescenti, trascorrendo alti e bassi, quali ci ha raccontato.
Che il sentimento si affievolisca dopo tre anni non è affatto "normale",
succede,
accade.
E dunque ha deciso di lasciarlo.
Ma ora si tormenta:
".. La domanda che mi pongo è la seguente: ho fatto male a lasciarlo? .."
Noi di qui non lo sappiamo.
Sembra che Lei abbia ponderato adeguatamente la situazione,
che non abbia compiuto un "colpo di testa".
Ma con certezza non lo si può sapere.
Se il Suo amore per lui "è nascosto nel mio inconscio" si rifarà vivo, non crede?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 06/03/2017.
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