La totale erezione, ma sento il pene come "anestetizzato", come non mio, non provo cioè
vengo a scrivere per chiedere un consulto in merito a un problema delicato, quello in titolo. E' un problema che ho notato da quando ho iniziato la mia attività sessuale con una donna, che comunque ha avuto inizio solo da pochissimo.
Durante il rapporto, nonostante un mio coinvolgimento emotivo e ripetuti tentativi di stimolazione fisica da parte del partner, non solo non riesco a raggiungere la totale erezione, ma sento il pene come "anestetizzato", come non mio, non provo cioè particolare piacere fisico; pertanto non riesco ovviamente neppure a raggiungere l'orgasmo, con tutte le conseguenze immaginabili in termini di rapporto col partner.
E' un problema che si è ripresentato con due donne diverse, quindi non credo sia legato a scarsa affinità; non soffro di alcuna particolare patologia, ma preciso che per questioni caratteriali mi sto avvicinando solo ora, alla mia età, al mondo femminile; in più sono una persona sicuramente ansiosa di natura; ed inoltre, anche per quest'ultimo motivo, non nascondo che ho fatto uso di alcool (in dosi tuttavia moderate!) per riuscire nell'intento di fare l'amore con una donna.
Potrei, secondo il vostro parere, ricercare in un mix tra queste cause, la ragione del mio problema? e se sì, prima di pensare ad un consulto specialistico di persona, come posso tentare di ovviare a questa invalidante difficoltà autonomamente?
Grazie infinite per l'aiuto che vorrete darmi.
>>>
No. Anche perché non avrebbe senso un tentativo "autonomo" chiedendo come fare a degli specialisti:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Voler far da sé, in caso di ansia, è solo un ennesimo sintomo della stessa ansia, che impedisce per vergogna o altro di recarsi dallo specialista. Ma spesso è il primo passo che occorre fare per uscirne.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
concordo con quanto espresso dal Collega ed aggiungo che sarebbe a mio avviso opportuno far fronte alla questione da una duplice prospettiva -medica e psicologica-, così da poterne considerare approfonditamente e in modo efficace i vari aspetti.
Ciò significa che sarebbe importante rivolgersi sia ad un andrologo per un controllo (immaginando che non ne abbia ancora mai fatti) e per chiarire dubbi ed ottenere informazioni corrette, sia ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare le problematiche connesse (le questioni 'caratteriali', l'inesperienza, l'ansia...).
Allego un paio di letture, che spero le saranno utili:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

Non conosco l'appropriatezza della mia domanda, ma mi sembra proprio che il senso sia diverso da come lo abbia inteso lei.
Colgo comunque l'occasione per ringraziare lei e la dott.ssa Scalco per le rapide ed utili risposte!
Buona giornata e buon lavoro
Qui ancora non siamo giunti all'Urologo...
Il problema che Lei pone può avere cause psichiche - ansia - ma anche fisiche.
Escludere le seconde permette di lavorare con maggiore chiarezza sulle prime.
Questa è la procedura che si ritiene la più corretta.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Ma nonostante tutto l'iter da seguire non è un fai da te, anche perché la sessualità è un essere, non un fare!
Andrologo come prima tappa, esclude le cause organiche, rare ma possibili anche all sua età, si stabilirà quele iter terapeutico e più adatto a lei, con la disamina di quelle psichiche e relazionali.
Consulti questo materiale, avrà modo di riflettere
https://www.valeriarandone.it/disfunzioni-sessuali-maschili/sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
>>>
Non è questione di appropriatezza, ogni domanda è lecita dal mio punto di vista. È questione che una delle tentate soluzioni più comuni dell'ansioso è proprio il rifiuto del confronto a viso aperto, l'evitamento. E a giudicare dal numero di consulti che lei ha inserito qui, credo si possa dire che le preoccupazioni la fanno da padrone nel suo caso. Se ha letto il link che le ho segnalato capirà cosa intendo.
Il paragone con il cardiologo non è calzante, perché nemmeno il cardiologo, per email, consiglierebbe mai a qualcuno di fare sport o modificare la propria dieta senza vederlo. Provi a scrivere in cardiologia e veda cosa le rispondono.
E siccome anche l'effetto del lavoro dello psicologo e più ancora dello psicoterapeuta non è un semplice placebo, e potrebbe pertanto avere effetti avversi, proprio come il cardiologo dobbiamo astenerci dal dare indicazioni precise a distanza senza sapere con chi stiamo interloquendo.

Grazie a tutti dei preziosi consigli che disaminerò attentamente.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?