Ho troppa paura della morte dei miei genitori
Buonasera.
Sono una ragazza di 25 anni. Non posso lamentarmi perché ho quasi tutto per essere felice: sono in salute, sto ultimando il mio percorso di studi universitari, lavoro, sono fidanzata da molti anni con il mio compagno, ho amici (pochissimi ma buoni!) e ho una famiglia bellissima che amo e che mi ama. Ho vissuto un'infanzia molto felice circondata dall'amore dei miei genitori, di mia sorella, dei miei nonni e dei miei zii materni. Nella prima adolescenza purtroppo ho perso il mio prozio e la mia nonna ed è come se l'incanto fosse svanito. Nell'incoscienza e immaturità dei miei 12 anni non ho compreso subito la gravità della perdita a livello affettivo. Solo ora che ne ho più del doppio comprendo quanto mi manchino e quanto vorrei che fossero qui non noi. Negli anni, tra disguidi e litigi, gli altri parenti si sono gradualmente allontanati e da che festeggiamo Natale, compleanni e varie ricorrenze alla presenza di amici di famiglia e numerosi parenti, nell'arco di poco più di 5 anni io, i miei genitori e mia sorella, ci siamo ritrovati soli (o con pochissimi parenti con cui tuttavia non abbiamo un rapporto di quotidianità). è per questo motivo che convoglio tutto il mio amore nei confronti dei miei genitori e di mia sorella. Tra di noi c'è dialogo costante. Parliamo di tutto e condividiamo tante cose insieme, tutti i giorni. Non potrei immaginare di vivere senza di loro. Spesso, all'improvviso, vengo assalita da una grande malinconia e quando immagino il peggio per loro, immediatamente piango e penso che se gli dovesse mai succedere qualcosa non potrei continuare a vivere. Preferirei uccidermi piuttosto che continuare un'esistenza senza di loro. Amo il mio ragazzo e ho intenzione di costruire un futuro con lui, ma la mia famiglia è insostituibile e ogni volta che ciascuno di loro ha qualche piccolo sintomo di malanno, penso sempre al peggio. Vorrei proteggerli a costo della mia vita (e aggiungo che della mia morte non ho assolutamente paura) e sono egoista nel pensare che preferirei morire prima io piuttosto che vederli andare via e continuare senza di loro.
è normale provare una sensazione del genere? Esiste un rimedio?
Grazie.
Sono una ragazza di 25 anni. Non posso lamentarmi perché ho quasi tutto per essere felice: sono in salute, sto ultimando il mio percorso di studi universitari, lavoro, sono fidanzata da molti anni con il mio compagno, ho amici (pochissimi ma buoni!) e ho una famiglia bellissima che amo e che mi ama. Ho vissuto un'infanzia molto felice circondata dall'amore dei miei genitori, di mia sorella, dei miei nonni e dei miei zii materni. Nella prima adolescenza purtroppo ho perso il mio prozio e la mia nonna ed è come se l'incanto fosse svanito. Nell'incoscienza e immaturità dei miei 12 anni non ho compreso subito la gravità della perdita a livello affettivo. Solo ora che ne ho più del doppio comprendo quanto mi manchino e quanto vorrei che fossero qui non noi. Negli anni, tra disguidi e litigi, gli altri parenti si sono gradualmente allontanati e da che festeggiamo Natale, compleanni e varie ricorrenze alla presenza di amici di famiglia e numerosi parenti, nell'arco di poco più di 5 anni io, i miei genitori e mia sorella, ci siamo ritrovati soli (o con pochissimi parenti con cui tuttavia non abbiamo un rapporto di quotidianità). è per questo motivo che convoglio tutto il mio amore nei confronti dei miei genitori e di mia sorella. Tra di noi c'è dialogo costante. Parliamo di tutto e condividiamo tante cose insieme, tutti i giorni. Non potrei immaginare di vivere senza di loro. Spesso, all'improvviso, vengo assalita da una grande malinconia e quando immagino il peggio per loro, immediatamente piango e penso che se gli dovesse mai succedere qualcosa non potrei continuare a vivere. Preferirei uccidermi piuttosto che continuare un'esistenza senza di loro. Amo il mio ragazzo e ho intenzione di costruire un futuro con lui, ma la mia famiglia è insostituibile e ogni volta che ciascuno di loro ha qualche piccolo sintomo di malanno, penso sempre al peggio. Vorrei proteggerli a costo della mia vita (e aggiungo che della mia morte non ho assolutamente paura) e sono egoista nel pensare che preferirei morire prima io piuttosto che vederli andare via e continuare senza di loro.
è normale provare una sensazione del genere? Esiste un rimedio?
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
certamente "..la mia famiglia è insostituibile ..", ma proprio in quanto tale è destinata a non accompagnarci per sempre.
La Sua famiglia D'ORIGINE è destinata a lasciare il passo alla SUA famiglia, quella che costituirà con il Suo ragazzo.
Immaginando che la loro vita sia in pericolo, che termini,
".. vengo assalita da una grande malinconia e quando immagino il peggio per loro, immediatamente piango e penso che se gli dovesse mai succedere qualcosa non potrei continuare a vivere. .."
E, quando ciò accade, una fase della vita termina.
Ma non la vita stessa.
Lei chiede se è normale la Sua situazione.
Certamente va elaborata la finitezza della vita,
la propria e quella di chi si ama.
certamente "..la mia famiglia è insostituibile ..", ma proprio in quanto tale è destinata a non accompagnarci per sempre.
La Sua famiglia D'ORIGINE è destinata a lasciare il passo alla SUA famiglia, quella che costituirà con il Suo ragazzo.
Immaginando che la loro vita sia in pericolo, che termini,
".. vengo assalita da una grande malinconia e quando immagino il peggio per loro, immediatamente piango e penso che se gli dovesse mai succedere qualcosa non potrei continuare a vivere. .."
E, quando ciò accade, una fase della vita termina.
Ma non la vita stessa.
Lei chiede se è normale la Sua situazione.
Certamente va elaborata la finitezza della vita,
la propria e quella di chi si ama.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 05/03/2017.
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