Sono gay, nessuno lo sa ed è tutto complicato
Sono un ragazzo di 23 anni e sono gay. E' la prima volta che lo dico a qualcuno in realtà, anche se solo in forma virtuale, ma ormai sono abbastanza sicuro in merito al mio orientamento sessuale e sentivo il bisogno di confessarlo.
Ai miei genitori, a mio fratello o ai miei amici non potrei mai confidare un dettaglio simile della mia vita: i miei familiari non capirebbero, i miei coetanei anche. Forse potrei parlarne al mio migliore amico, ma se farlo danneggiasse la nostra amicizia?
Per questo preferisco fingere, sto al gioco quando si va in un locale e tutti fanno commenti di ammirazione per una ragazza, recito una parte quando mi vengono fatte particolari domande. Il problema è che sto cominciando a stancarmi e sento che la situazione non può più andare avanti così.
Sono stanco di svegliarmi la mattina e scoprire che i miei sogni solo sogni: desidero una vita più autentica, qualcuno con cui non sono costretto a fingere e che capisca quello che provo. Ma trovare un ragazzo non è facile, soprattutto se le mie "ricerche" avvengono in "incognito". Ho provato con alcuni siti e app di incontri, con un paio di persone c'è stata una chat interessante e costruttiva, ma al momento di concordare un possibile incontro dal vivo tutto è scemato in un nulla di fatto: la prima volta mi sono tirato indietro io, la seconda abbiamo semplicemente smesso si scriverci.
Vivo in qualche modo anche una certa paura di affrontare una relazione. Non ne ho mai avute di vere e proprie, ci sono state solo vaghe esperienze, ancora prima che riflettessi sul mio orientamento sessuale. Quindi avverto la sensazione che mi manchi sempre qualcosa, che non sono sereno e felice come posso apparire alla gente.
E tutto è in una situazione di stallo, continuo ad essere sopraffatto da domande quali: come faccio a trovare una persona con cui legarmi sentimentalmente? Dovrei o no confidare il mio segreto a qualcuno? Mi sentirei meno solo se condividessi questo peso?
Perciò ho deciso di cercare un aiuto qui. So che a distanza non si può fare molto, ma apprezzerai tanto qualche consiglio o anche solo un'opinione.
Grazie.
Dirlo? Non dirlo? dal mio punto di vista è un problema non prioritario. E' il suo mondo e non necessariamente deve condividerlo con amici e/o famigliari. Solo quando si sentirà stabile e sicuro di una relazione allora potrà porsi il problema.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Ci scrive:
" ormai sono abbastanza sicuro in merito al mio orientamento sessuale..."E' quell'ABBASTANZA che mi ha lasciato perplessa, ma poi nel prosieguo del consulto il dubbio non compare più.
Se fosse "abbastanza" sicuro, ma non del tutto, chieda una consulenza presso un/a Collega perfezionata in ambito psico-sessuale; sarà più tranquillo, poi. Nella Sua zona esistono molte risorse al riguardo.
Rispetto al fatto che nessuno lo sa,
"..Dovrei o no confidare il mio segreto a qualcuno?.."
ritengo interessanti le risposte che può dare la ricerca riferita in questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1115-omosessualita-non-sempre-fare-outing-e-una-buona-cosa.html
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Capisco il suo suggerimento e lo apprezzo. Mi chiedo però soltanto se, date le difficoltà che vivo anche solo per capire come andare alla ricerca di una relazione, parlarne ad esempio con un amico già in questo momento invece non possa essere di aiuto per trovare conforto e consigli .
Certo è che allo stesso tempo mi preoccupa non sapere quale sarà la sua reazione.
Saluti.
Hai mai pensato che "tutto" è complicato proprio perchè "nessuno" lo sa? Quale che sia la ragione, tutti noi abbiamo paura di ciò che non conosciamo. Ma in natura il coraggio non esiste, esiste la paura. Il coraggio non è altro che la paura superata. E nessuno potrà mai superare una paura al nostro posto: o scegliamo di superarla o scegliamo di non farlo.In ambedue i casi siamo "condannati" a scegliere. Prova per un attimo a mettere tutti da parte e centrati su di te, ponendoti questa domanda: " Come mi comporterei, cosa farei di diverso oggi, se smettessi di avere paura di tutto ciò di cui ho paura?" Tra le cose che ti vengono in mente, la più piccola mettila in pratica. ogni giorno fai concretamente una piccola cosa diversa e vedi cosa succede. Prima di trovare qualcuno che ti ami e da amare, devi partire da te. Se tu per primo non ti ami, se sei il primo a non accettarti, perchè gli altri dovrebbero farlo? Riparti da qui. Riparti da te. L'altra cosa sulla quale dovrai lavorare sodo è abbattere i muri di questa solitudine. Sentirsi soli non significa sempre esserlo davvero. Puoi farcela, sei molto più forte di quanto credi di essere.
Dr.ssa Alessandra saglimbene
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa - Specialista in Psicoterapia Breve strategica
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.