Aggressività

Buongiorno,
sono la mamma di un bambino di 6 anni il cui comportamento, negli ultimi tempi, ci sta preoccupando.
Mio figlio frequenta l'ultimo anno di asilo. A scuola - questo lo riporto da quanto mi dicono le maestre - è un bambino sereno, vivace, responsabile ma - talvolta - prevaricatore nei confronti dei bimbi più piccoli.
Mi hanno chiesto che rapporto ha con la sorella (9 anni): lei è abbastanza dispotica e, a casa, viene da noi più volte ripresa perchè comanda il fratellino minore, ma sono molto legati tra di loro.
Vi scrivo perchè negli ultimi tempi le reazioni di mio figlio di fronte ad un capriccio non esaudito sono passate dalla fase di pianto e rifiuto, ad una fase molto più lunga (anche 3 ore) di pianti disperati, urla, calci, pugni (a cose e persone), parolacce, insulti (a chiunque, anche alla baby sitter) e minacce, anche gravi ("vi uccido"). L'episodio veramente preoccupante che mi ha spinta a scrivere è accaduto ieri: arrivato a casa dall'asilo mi ha chiesto di chiamare la mamma di un amico perchè voleva andare a trovarlo. Gli ho spiegato che, non conoscendo nè la mamma nè il suo amico, mi sarei informata e avrei recuperato il numero per invitarlo da noi. Da questo momento ha perso il controllo. Io stavo lavorando e ho dovuto delegare la gestione di questa crisi alla baby sitter, ma le urla disperate si sono protratte per circa 2 ore. Ha preso a calci porte, ha lanciato oggetti, ha inveito contro di loro. Io sono intervenuta più volte con calma cercando di fargli capire che la sua reazione era assurda (solitamente questo bastava per riportarlo alla "ragione"). Evidentemente non è servito a nulla perchè poco dopo ha estratto un grosso coltello e lo ha puntato alla schiena della baby sitter, minacciandola di morte. Lei è riuscita a disarmarlo e non è successo nulla. Quando, alla sera, ne abbiamo parlato con lui, è sembrato realizzare la gravità della sua azione e ha cominciato a piangere disperatamente, chiedendo il nostro perdono.
Al di fuori di questi eventi (ad oggi ne contiamo 4), il bambino è sereno, presente, sveglio e attivo. Interagisce molto bene con gli amici della sua età ma anche con gli adulti. Non ha particolari manie, accetta proposte anche impreviste, non reagisce in maniera drammatica ai cambiamenti repentini di programma, mangia volentieri, accetta ed applica bene le regole basi (chiedere per piacere, ringraziare, chiedere il permesso di alzarsi da tavola, rispettare gli altri etc.)
Siamo due genitori presenti: abbiamo un lavoro che ci permette una grande flessibilità e investiamo il tempo libero per trascorrerlo con i nostri figli. Viaggiamo, usciamo assieme, cerchiamo di proporre attività stimolanti in ambienti positivi. Quando lavoriamo, i nostri figli stanno con i nonni (che seguono e condividono le nostre linee guida per l'educazione).
Siamo veramente smarriti. E siamo seriamente preoccupati che questi scatti di ira sfocino in situazioni davvero serie.
Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'episodio del coltello è in effetti abbastanza preoccupante. Sembra che il bambino senta molta rabbia e aggressività, ma da qui ci è impossibile stabilire da cosa dipenda, se più dal temperamento o da qualcosa che sta accadendo nella relazione con altri attorno a lui. Probabilmente da entrambe. Vi raccomanderei di sentire un collega psicologo voi come genitori, senza portare inizialmente il bambino, e chiedere un parere di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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