Prevaricazione senso di superiorità da parte di mio fratello

Salve a tutti,

sono una giovane donna di 34 anni, orfana di padre dall'eta di 12 anni. Proverò ad essere sintetica ma precisa.

Studio all'università ( per una serie di motivi ho deciso di intraprendere gli studi specialistici a 30 anni), ho un lavoro part-time che gestisco in modo abbastanza autonomo. Sono fidanzata da 7 anni con un ragazzo che ha (per fortuna) un posto fisso, ma un po' per il mio guadagno instabile un po' per il suo stipendio medio, non riusciamo ancora a prenderci una casa tutta nostra (abbiamo provato, ma e' durata solo qualche mese).
Vengo al dunque. Ho un fratello due anni più giovane di me. Lui ha la terza media e lavora grazie ad una qualifica professionale. Ho sempre avuto l'impressione che si sentisse in qualche modo migliore di me. Cioè', riconosce le mie capacita' e competenze, ma ha un modo di fare irritante. Più volte e' arrivato a dirmi che nella vita ho sbagliato a non aver dato retta a lui (secondo lui, dovevo fare la poliziotta)...se mi chiede un favore, e' una richiesta retorica perché si aspetta che io dica di si (se lui dice che quella cosa e' importante, e' importante). Due anni fa, in un periodo in cui io sfortunatamente ero disoccupata, mi telefono' a casa un pomeriggio ed esordi' con 'ti ho trovato lavoro...ed e' il caso che tu non dica di no' (un lavoro come baby-sitter, che poi si rivelo' sottopagatissimo...ma che io...accettai, quasi per compiacere lui, anche se da una parte mi serviva perché non avevo un lavoro). Sono sicura, perché conosco bene mio fratello, che al mio posto non avrebbe mai accettato solo perché glielo chiedevo io. Insomma, il suo scopo, presumo, era quello di compiacere il suo collega il quale cercava appunto una baby-sitter. Ora, voi direte 'che gesto carino, t'ha trovato lavoro'...beh, e' il modo con cui si rivolge a me il problema. Mi sento prevaricata e non mi sento rispettata in quanto sorella maggiore con un una testa sulle spalle.

Il dubbio che il suo fosse un problema ancora più profondo, mi e' venuto quando moltissimi anni fa (avevo 17 o 19 anni) sognai mio padre che alla porta di casa mi chiamava con la mano per farmi avvicinare a lui...come se mi dovesse dire qualcosa. Quel sogno lo feci 2 volte in 2 settimane, identico. Io pero' entrambe le volte ho scosso la testa piangendo spaventata. Poi mi svegliavo di colpo. Quando raccontai questo sogno a mio fratello, mi chiese ' io c'ero nel sogno? e io 'no'. ' Allora vuol dire che papa' era venuto in sogno per dirti che in quel periodo dovevi dare retta a me quando ti dicevo che dovevi fare il concorso in polizia'. (all'epoca de sogno lui aveva 15 anni.. ma gliel ho raccontato solo 2 anni fa...). Io lo guardai in silenzio, perplessa. Ma anche infastidita.
Io vorrei capire cosa si nasconde dietro a questo modo di fare e di essere. Come mai e' cosi con me? io sono stanca di questo suo modo di fare. In generale, andiamo d'accordo, si parla del più e del meno, ma non mi piace per niente. Mi sento frustrata a volte.
Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Come mai e' cosi con me? "

Semplicemente perché Lei lo permette!
Anziché accettare un lavoro sottopagato solo per compiacerlo, ad es., perché non prova a cambiare poco per volta atteggiamento con Suo fratello?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

quando avete perso il papà lei aveva 12 anni e suo fratello 10, quindi per prima cosa le chiedo se suo fratello ha assunto il ruolo di "uomo di casa" quando avete subito quel grave lutto.
È andata così?
Non avete altri fratelli o sorelle, giusto?

In fin dei conti avete solo 2 anni di differenza e siete di conseguenza quasi coetanei, quindi lei non è una sorella maggiore effettivamente distante per età, che il suo fratellino possa percepire come più adulta e rispettare per questo.
Sottolineerei in ogni caso il fatto che il rispetto va conquistato e non è dovuto a priori, anche se un fratello maggiore si aspetterebbe che fosse così, e se lei si è mostrata nel tempo debole, insicura e indecisa (mi dica lei se può essere andata così) suo fratello lo ha visto e si è comportato di conseguenza.
Se oltretutto non gli ha posto un freno fin da subito è comprensibile che lui si sia "allargato" fino a trattarla come una figlia da consigliare, sgridare, indirizzare.
Che rapporti avevate all'epoca?

Vostra madre come vi tratta?
Nota delle differenze nel suo comportamento nei vostri confronti?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Salve dott.ssa Massaro,
grazie per la risposta. Si, lui in un certo senso ha fatto l'uomo (unico) di casa...ma comunque entrambi abbiamo aiutato nostra madre a svolgere moltissimi tipi di compiti.
Io ho avuto l'impressione che lui si fosse identificato (nel senso psicoanalitico del termine) con mio padre dopo la sua morte...un giorno mi disse che lo sogno' che lo guardava dallo specchietto retrovisore della macchina e gli diceva 'tu sei me'.
Pero' lui questo potere su di me se l'e' preso, e' sempre stato cosi con me. Per molte cose andiamo d'accordo e abbiamo un discreto dialogo, ma quando eravamo adolescenti, qualche volta abbiamo litigato di brutto, e lui e' arrivato a dirmi parole brutte, menzionando mio padre. Ho sempre temuto che potesse avere qualche forma di rancore profondo nei miei confronti. Io non saprei...la vedo tanto presunzione, credo si voglia o si senta veramente superiore nella vita di tutti i giorni.

Per quanto riguarda mia madre...beh, peggio che mai. Il maschio e' maschio...a prescindere. Non che di me non riconosca qualità' o altro, pero' si, ha sempre avuto un modo diverso di trattarci (mia madre e' del sud, finche mio padre era in vita, lei era casalinga. Anche lei con scarsissima istruzione).

grazie
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

dove muore prematuramente il padre, frequentemente accade che il fratello maschio ne prenda le veci indipendentemente dall'età.

Con la connivenza della madre, certamente.
Figura che Lei non nomina neppure nel consulto, come non esistesse.
Solo nella replica #3 in risposta alla Collega.
Come mai?
Che ruolo ha in tutto ciò
e nelle dinamiche fra Voi due figli?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buonasera dott.ssa Brunialti,
grazie per la risposta.
Lo so, stavo per scriverlo nel primo post che vivo con mia madre, poi non so perché ci ho ripensato. Ho un buon rapporto con mamma, soprattutto negli ultimi anni, parliamo, non litighiamo mai....da adolescente fu burrascoso, in gran parte a causa dell'adolescenza, che come si sa purtroppo e' una fase di vita un po' strana. Posso solo dire che stranamente mia madre l ho sempre sentita più come una zia che come una mamma...mi sono sentita più simile a mio padre (carattere, modi di fare, attitudini, fisicamente ho un po' di entrambi). Ma non a mia madre, abbiamo veramente poco in comune.
Per quanto riguarda me e mio fratello...nn saprei...quando litigavamo nell'adolescenza, mia madre non mi difendeva, sembrava quasi che ne rimanesse spettatrice e basta. Secondo me, non riusciva o forse nn voleva mettersi contro di lui...e' pur sempre il maschio di casa.

Grazie
[#6]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

"... e' pur sempre il maschio di casa."

Il "maschio di casa"?
C'è un vantaggio insito "per grazia ricevuta"? Non capisco.
Oppure fa parte della Vostra cultura familiare?

Lei ha già una ragguardevole età per auto determinarsi, anche in assenza dell'appoggio femminile materno.








[#7]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Per la dottoressa Pileci, grazie.
Si, sto cambiando poco a poco...dopo l'episodio del lavoro di baby-sitter (che fini dopo 3 mesi perché non mi sentivo soddisfatta) mi sono ripromessa che dovevo smetterla di compiacere gli altri, che dovevo avere il coraggio di dire no, se una cosa non mi andava. LO sto facendo, ma a gran fatica, diciamo che sto cercando di lavorare sulla mia impostazione mentale di base, fatta di una fiducia in me stessa piuttosto altalenante (sono ambiziosa, persistente davanti a obiettivi che per me sono importanti, se fallisco mi rialzo, riprovo, cambio strategia....pero' non sono piena di me).
[#8]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Dott.ssa Brunialti,

credo di aver risposto usando la prospettiva di mia madre. Un po' l'impostazione familiare si, era quella. Quando era vivo mio padre faceva tutto lui (tranne le faccende domestiche). Io ero la bambina a cui veniva vietato tutto (mio padre era all'antica, geloso, contrario a viziare i figli, contrario a dare troppa libertà). Pero' come personalità, ripeto, mi sento più simile a lui che a mia madre.

Ora la situazione e' cambiata. Almeno...mio fratello vive a casa sua ed e' da poco diventato
papa'. Il dialogo e' tranquillo, pero' rispetto a me possiede un'intelligenza più' sociale, più' pratica. Io sono più introversa, più da libri, vita dinamica e vivace a livello intellettuale ma comunque non ho più gli eccessi e le stravaganze che avevo quando ero una ventenne.

Ho un dubbio. Cosa intende per 'autodeterminarsi senza l'appoggio materno"?
[#9]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gradualmente prenderà consapevolezza,
da sè o aiutata da una nostra Collega psicologa,
del proprio valore.

Il fatto che Suo fratello sia diventato papà mi allieta: mollerà un po' la presa su di Lei, auspico.

Si sentirà un po' persa,
e poi respirerà a pieni polmoni.
[#10]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Grazie, dott. ssa Brunialti,

per ironia, mia nipote e' femmina, e lui stravede per la bimba.
Ogni tanto continua a cercarmi per chiedermi di aiutarlo a fare qualcosa, a coinvolgermi in qualche sua iniziativa, quasi come se avesse bisogno di me, nonostante lui abbia una discreta forza di carattere (almeno, cosi sembra esteriormente) ma rispetto a prima ho imparato a dire no, non senza qualche remoto e vago senso di colpa (ingiustificato lo so), forse per abitudine mentale.

Io sto combattendo per trovare la mia strada, per affrancarmi dal 'falso se'' che mi sono costruita sin da piccola.

Grazie
[#11]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Mi fa piacere la conquista del "NO", cosa piuttosto difficile per molte donne.

Anche se le strade sono talvolta lunghe e tortuose,
Meglio incamminarsi che non rimenere ferme in auto commiserazioni.

Saluti cari!
[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
La mancanza di suo padre l'ha sicuramente segnata, sia perché lo sentiva più affine a lei, sia perché è una figura fondamentale per l'autostima delle figlie.
Se non fosse venuto meno è possibile che la sua ambizione e il desiderio di realizzare se stessa avrebbero trovato sostegno e compimento e la sua autostima sarebbe oggi più solida.

Probabilmente suo fratello si è sentito investire di quel ruolo, anche grazie al rapporto con vostra madre che privilegia il figlio maschio rispetto alla femmina, e lei l'ha inconsapevolmente seguito su questo terreno, dandogli retta e legittimando le sue "uscite".

Ha un ragazzo? L'ha avuto in precedenza?
[#13]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
dott.ssa Massaro,

Si, anche io credo che se fosse venuto a mancare almeno dopo la mia maggiore eta', mi sarei emancipata prima.

sono fidanzata da 7 anni, ma per motivi economici ancora non riusciamo a sistemarci. Quindi sono ancora qua da mamma, dopo un breve periodo di convivenza (recente) che per motivi economici abbiamo dovuto interrompere. A volte credo, anzi, e' palese, che continuare a stare qua non mi aiuta molto a livello psicologico. Ho proprio bisogno di autonomia...comunque sia io che lui stiamo cercando delle soluzioni, solo che tra la mia famiglia e la sua non arrivano aiuti, quindi dobbiamo sacrificarci il doppio. Almeno pero' il mio fidanzato ha un altro background familiare...di certo non come il mio...ci accomuna il fatto che anche lui e' orfano, ma di madre.

Mi sa che io arriverò' più tardi degli (delle altre) in questa vita.
[#14]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Rileggendo dall'inizio vedo che in realtà ce l'aveva già detto, ma la sua famiglia cosa pensa di lui? Suo fratello ne ha una buona opinione o sta ostacolando la sua relazione?

Con quale obiettivo si è riscritta all'università? Per suo interesse culturale o per aspirare a una professione diversa?
Nel frattempo non ha la possibilità di cercare un lavoro che le garantisca un reddito un po' più alto dell'attuale?
Sarebbe infatti importante che lei riuscisse a emanciparsi e costruire una sua vita autonoma.
[#15]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Buongiorno dott.ssa Massaro,

non saprei cosa pensa la mia famiglia riguardo a questo, nessuno ne ha mai parlato, come se fosse una cosa naturale. No, non ostacola la mia relazione...mio fratello semplicemente esprime opinioni su cosa io avrei dovuto fare/scegliere nella vita, un po' su tutti i campi (cose che ovviamente non stanno ne' in cielo ne' in terra...ad esempio, lui sognava di entrare in polizia, non io, che sono allergica a quei tipi di lavori...eppure, se fossi stata abbastanza intelligente, lo avrei fatto)...tutt'ora sta cercando di coinvolgermi in nuovo progetto ideato da lui...ma nulla, io gli ho detto che in questo periodo sono impegnata...

Per quanto riguarda l'università', in realtà' il primo percorso di studi (filosofia) lo iniziai a 24 anni...poi dopo 2 anni di esami sospesi per quasi un anno, poi ho iniziato da capo un nuovo percorso con lo scopo di specializzarmi in una professione (a breve dovrei iniziare la tesi). Non so perché ma con gli studi sono andata a rilento, non per mancanza di volontà, anzi, ma...non lo so...forse paura di raggiungere una meta cosi ambita...sono solo ipotesi.

Il lavoro che faccio ha molte facce...vengo pagata in base ai risultati che raggiungo, ma la cosa che mi piace e' che me lo gestisco in modo autonomo...la dipendente l ho fatta altre volta da giovanissima qua e la', ma non mi sono mai sentita realizzata...a volte credo che non faccia per me fare la sottoposta tutta la vita...a me piace lavorare creandomi i miei guadagni, progettando qualcosa, collaborando con qualcuno...io e il mio fidanzato abbiamo dei progetti lavorativi...ma ci vuole tempo.
[#16]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

"... mio fratello semplicemente esprime opinioni su cosa io avrei dovuto fare/scegliere nella vita, un po' su tutti i campi ...".
Bene. Lei ora ha passato i XX anni, e dunque non è più una ragazzina.
E però ha iniziato a porre barriera affinchè i giudizi di suo fratello non Le entrino dentro condizionandola.

Riguardo alla Sua storia universitaria,
comprendo che "finire" è come affacciarsi su un orizzonte sterminato e indefinito
e la paura può farla da padrona.
Ma se avete prospettive di famiglia occorre fare realisticamente i conti con un orologio biologico che per la donna non è un optional.

A XX anni è come se avesse una vita di un decennio meno...
[#17]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
si, e' vero, ne sono consapevole. Abbiamo infatti parlato di creare famiglia non appena ne abbiamo la possibilità...mi rincuora, se cosi' si può' dire, il fatto che conosco qualcuno che ha messo su famiglia dopo i 34 anni...e' normale, la paura c'e'...ma io sento il bisogno di colmare alcuni vuoti che avrei dovuto colmare anni fa...
[#18]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Se aiutata,
potrebbe farlo in un tempo più breve,
con maggiore sicurezza,
con meno dubbi e sofferenza.

Non crede?
[#19]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
sto pensando di rivolgermi a qualcuno che mi aiuti in questo percorso di crescita...soprattutto che mi faccia prendere consapevolezza di cose che io, forse, non vedo.

Grazie per i suoi spunti, mi sono stati molto utili...avevo bisogno di sfogarmi.
[#20]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

"...Avevo bisogno di sfogarmi."
Forse aveva bisogno non solo di sfogarsi, cosa che può fare anche con fidanzato, amiche, ...;
bensì di altri e differenti punti di vista professionali sulle problematiche in oggetto.

".. rivolgermi a qualcuno...: saggia decisione.
Tenga conto che il .."qualcuno".. deve essere uno Psicologo/a meglio se Psicoterapeuta
regolarmente iscritto "Albo degli Psicologi" della Sua regione, sezione A.

Sia molto attenta su questo.
Gli abusi sono all'ordine del giorno,
come del resto il millantare titoli che non si posseggono
o che non hanno alcun riconoscimento ufficiale (v. counselor, coach, trainer, ecc.).

Cordialità.












[#21]
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
ne sono consapevole...di solito chiedo all'usl una lista degli psicoterapeuti, che da quel che so io curano lavorando nel mondo interiore di una persona. E' proprio quello di cui ho bisogno, perché' da sola non faccio molto in questo senso, anzi, continuo a rimuginare sui perché e sui miei sentimenti di rabbia.
[#22]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Chiedere all' USL OK.

Altrimenti consultando diettamente l'Albo dell'ordine psicologi.

Saluti cordiali.