Paura della gita
Salve, vorrei parlare in merito a mio figlio, di 16 anni.
Fa il 2º superiore e verso Marzo la sua classe parte in gita di 2 giorni.
Ora, quando aveva 12 anni, e faceva la 1ª media, mangiava molto male, è stato un anno con un forte reflusso gastroesofageo, di cui ne risentiva molto psicologicamente: non voleva proprio andare a scuola. Sempre quell'anno in 1ª media, andò in gita per un giorno, e stette molto male, forse è anche dovuto al fatto che quel giorno mangió schifezze. Negli anni precedenti non ha mai avuto problemi ad andare in gita col pullman, nulla di nulla, ma da quel giorno non ne volle nemmeno sentir parlare di gite.
Ora a metà marzo vorrebbe tanto andare in gita ma ha paura che gli accada di nuovo quanto successo anni fa. Che consigli potete darmi?
(Ora il suo problema inerente al reflusso Lo sa gestire, in prima media stava per essere bocciato, ma lui con una grande forza d'animo è riuscito a passare gli esami di terza media con un bel 10!)
Fa il 2º superiore e verso Marzo la sua classe parte in gita di 2 giorni.
Ora, quando aveva 12 anni, e faceva la 1ª media, mangiava molto male, è stato un anno con un forte reflusso gastroesofageo, di cui ne risentiva molto psicologicamente: non voleva proprio andare a scuola. Sempre quell'anno in 1ª media, andò in gita per un giorno, e stette molto male, forse è anche dovuto al fatto che quel giorno mangió schifezze. Negli anni precedenti non ha mai avuto problemi ad andare in gita col pullman, nulla di nulla, ma da quel giorno non ne volle nemmeno sentir parlare di gite.
Ora a metà marzo vorrebbe tanto andare in gita ma ha paura che gli accada di nuovo quanto successo anni fa. Che consigli potete darmi?
(Ora il suo problema inerente al reflusso Lo sa gestire, in prima media stava per essere bocciato, ma lui con una grande forza d'animo è riuscito a passare gli esami di terza media con un bel 10!)
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gentilissima, nel cervello del ragazzo si + creato un classico condizionamento, la gita rievoca quel momento e il contesto "identico£ fa temere che possa ripresentarsi. Il rischio di star davvero male il quell'occasione c'è. (aspettativa, suggestione ecc)
io direi di non forzarlo, per uscire da questa situazione si dovrebbero fare piccoli passi, piccole uscite, magari anche con la famiglia per far apprendere, in modo graduale, che non c'è alcun pericolo.
potrebbe essere utile l'aiuto di un terapeuta.
saluti
io direi di non forzarlo, per uscire da questa situazione si dovrebbero fare piccoli passi, piccole uscite, magari anche con la famiglia per far apprendere, in modo graduale, che non c'è alcun pericolo.
potrebbe essere utile l'aiuto di un terapeuta.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 26/02/2017.
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