Crisi nervose
Salve,
Ormai da qualche anno mi capita di sentire un forte sollievo e senso di felicità a cui subito dopo subentra una sorta di alienazione dalla realtà , in cui faccio strane associazioni di idee , pensieri logici ma de contestualizzati, che diventano sempre più illogici e bui, che mi portano a forti crisi , forti pianti, e tristezza che può durare anche giorni , bisogno di rimanere da sola , poca voglia di parlare. Sono una persona MOLTO socievole, ma perdo sempre più l'interesse nella conversazione con chi mi sta intorno ( il mio è un ambiente giovane e molto stimolante). I primi episodi risalgono a quando ero bambina, a causa di una maestra poco professionale, a 7/8 anni soffrivo di disturbi d ansia e mi sotto ponevo ad autocritiche corpose, mia madre me ne racconta, a 12 anni ho ricominciato a soffrire di ansia e disturbi del sonno , culminata nell'adolescenza a punto con queste sporadiche crisi che nei momenti più impropri (come assemble di scuola o comunque in mezzo alla folla) mi portavano come ho detto ad allenarmi, e seguire soltanto la voce del pensiero , che per un breve periodo, brevissimo, dopo una rottura , mi procurava visioni uditive , poi è passato. Da quando mi sono trasferita in un'altra città, gli episodi si ripetono di gran lunga più spesso, adesso sto incominciando a preoccuparmi, non riesco più a gestirle come prima. Ho sempre pensato fossero cose normali , ma data la frequenza non so più se lo sono, e questo mi angoscia.
Ormai da qualche anno mi capita di sentire un forte sollievo e senso di felicità a cui subito dopo subentra una sorta di alienazione dalla realtà , in cui faccio strane associazioni di idee , pensieri logici ma de contestualizzati, che diventano sempre più illogici e bui, che mi portano a forti crisi , forti pianti, e tristezza che può durare anche giorni , bisogno di rimanere da sola , poca voglia di parlare. Sono una persona MOLTO socievole, ma perdo sempre più l'interesse nella conversazione con chi mi sta intorno ( il mio è un ambiente giovane e molto stimolante). I primi episodi risalgono a quando ero bambina, a causa di una maestra poco professionale, a 7/8 anni soffrivo di disturbi d ansia e mi sotto ponevo ad autocritiche corpose, mia madre me ne racconta, a 12 anni ho ricominciato a soffrire di ansia e disturbi del sonno , culminata nell'adolescenza a punto con queste sporadiche crisi che nei momenti più impropri (come assemble di scuola o comunque in mezzo alla folla) mi portavano come ho detto ad allenarmi, e seguire soltanto la voce del pensiero , che per un breve periodo, brevissimo, dopo una rottura , mi procurava visioni uditive , poi è passato. Da quando mi sono trasferita in un'altra città, gli episodi si ripetono di gran lunga più spesso, adesso sto incominciando a preoccuparmi, non riesco più a gestirle come prima. Ho sempre pensato fossero cose normali , ma data la frequenza non so più se lo sono, e questo mi angoscia.
[#1]
Gentile Utente,
Si avverte questa Sua ansia profonda di fronte a episodi che fa appunto ormai fatica a gestire.
Racconta di un passato già segnato da problematiche simili.
Lei ci descrive a grandi linee, come è inevitabile, cosa prova, come si sente...
Posso chiederLe se in passato ha intrapreso un percorso con uno specialista?
Oppure se sta prendendo in considerazione l'opportunità ora, data la lunga storia che racconta?
Si avverte questa Sua ansia profonda di fronte a episodi che fa appunto ormai fatica a gestire.
Racconta di un passato già segnato da problematiche simili.
Lei ci descrive a grandi linee, come è inevitabile, cosa prova, come si sente...
Posso chiederLe se in passato ha intrapreso un percorso con uno specialista?
Oppure se sta prendendo in considerazione l'opportunità ora, data la lunga storia che racconta?
dr.ssa Alessia Ghisi Migliari
[#2]
Utente
Non ho consultato mai uno specialista, anche perché non ho informato i miei genitori negli ultimi anni ma ne ho parlato solo con qualche amico. Non l'ho mai preso in considerazione perché credevo fossero comunque cose normali, legate all'età, e gestibili mediante un percorso autonomo, ma ovviamente non capisco se è davvero preoccupante quello che mi sta succedendo, o se sto sopravvalutando la situazione.
Secondo lei è necessario consultare uno psicologo?
Grazie mille
Secondo lei è necessario consultare uno psicologo?
Grazie mille
[#3]
gentile ragazza, sui è necessario, se c'è una oggettiva difficoltà a gestire la cosa è ovvio che non si tratta più di "cose normali legate all'età".
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 25/02/2017.
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