Dinamiche di fine relazione

Gentili psicologi,
ci terrei ad avere un vostro punto di vista sulla mia situazione.
ho chiuso una settimana fa una relazione durata quasi 4 anni , nell'ultimo anno sentivo che non era più la persona adatta a me: cultura differente (livelli di istruzione diversi ) diversi interessi, amici diversi (non mi son mai trovato bene con le sue amicizie femminili) e ormai pochi punti in comune. io sono un musicista , lei lavora nel settore estetico.
fin qui tutte considerazioni date dal vissuto; quello che invece non capisco è perchè ora che ci siamo separati mi sembra la persona di cui avevo bisogno, la persona che vorrei ancora al mio fianco e la persona che mi sembra di desiderare.

aggiungo che un anno fa dopo una grave ricaduta di m. di crohn( da parte mia) avevamo sospeso la relazione. ho rischiato la vita e mi sono legato molto a lei ma dopo la relazione non ha più retto forse anche per questo (lei ha subito uno shock e io ho iniziato ad vivere ascoltandomi di più , ci siamo un po' distaccati) . dopo il suo abbandono mi son sentito nel vuoto totale ma ho ripreso in mano la mia vita, ho tolto i farmaci e son tornato ad essere una persona normale superando l'abbandono; dopodichè lei è tornata da me.

sono molto legato alla sua fisicità (per 4 anni abbiamo avuto orgasmi simultanei) ed al suo affetto e gentilezza nei miei confronti, è la donna fisicamente dei miei sogni e abitando anche vicini abbiamo condiviso molto tempo assieme. ora provo quasi un senso di gelosia e mi manca davvero molto, percepisco ansia e tristezza. spesso mi sogno di lei che mi tradisce.
mi sembra tutto di nuovo così difficile, nonostante la decisione sia stata di comune accordo nel lasciarci (in maniera serena e facendo l'amore per l'ultima volta) e nonostante io percepissi che non ero più felice con lei.

uno dei motivi che mi ha consapevolizzato nel chiudere la relazione è stata la mancanza , da parte mia, del desiderio di progettualità (anche per i viaggi.)
spero di aver elencato i punti che mi turbano.
le domande che mi faccio spesso sono: poteva andare avanti una relazione così ? è normale che io stia così ora? la gelosia che percepisco fa parte della fase che vivo? è possibile che io abbia idealizzato eccessivamente la sua figura?

ringrazio di cuore chiunque abbia voglia di aiutarmi
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazzo,

Mi ha colpito particolarmente una sua frase
<< quello che invece non capisco è perchè ora che ci siamo separati mi sembra la persona di cui avevo bisogno, la persona che vorrei ancora al mio fianco e la persona che mi sembra di desiderare.>>

Perché la separazione e il distacco abbandonico da e di una persona cara, con la quale abbiamo condiviso tempi e spazi importanti e corposi della nostra vita, tra cui una appagante sessualità,
Altro non è che un lutto! . Il lutto ha varie fasi di elaborazione e ci tocca attraversarle...
Non è facile dimenticare, razionalizzare, parliamo di di amore, di sentimenti, di emozioni, di passione e di desiderio...
non di ragione. (Non ci può essere razionalità)

Si dia tempo, l'elaborazione del lutto è quel processo lento che è obbligatorio dopo la fine di un amore,

dovrà attraversare con coraggio e dolore la fine di questo legame insieme a tutte le ruminazioni rabbiose, colpevolizzanti e tristi che si presentano:
<< poteva andare avanti una relazione così ? è normale che io stia così ora? la gelosia che percepisco fa parte della fase che vivo? è possibile che io abbia idealizzato eccessivamente la sua figura?>>.....

Questo link potrebbe tornarle utile https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6179-quando-finisce-un-amore-sintomi-e-cure.html

Un saluto

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo.
intanto la ringrazio sinceramente per aver messo a mia disposizione il suo tempo e la sua professionalità.

forse ( come Lei ha suggerito) il conflitto più grande da risolvere è quello tra ragione e sentimento. il mio lato razionale è consapevole di una relazione non completa e questo mi spesso genera molti pensieri in contrasto a quello che provo (gelosia, nostalgia ecc).

lei suggerisce di non sentirla più per elaborare completamente questo "lutto"?

nell'articolo che mi ha linkato mi son ritrovato nel primo punto "Chi lo accompagna alla morte, dolcemente, fino alla fine dei suoi giorni [...]"

questa volta, non avendo percepito un abbandono come un anno fa, sento che ci sono dinamiche diverse ma mi è altrettanto difficile digerire il momento.

purtroppo è probabile che sia rimasta solo attrazione e affetto e questi non bastavano..

ringrazio di nuovo questo sito e lo staff per il prezioso aiuto
[#3]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Lei suggerisce di non vederla più per elaborare completamente questo lutto?

Vede? Questa stessa è una domanda (dubbio) fondato sulla razionalità. È più che comprensibile questo tentativo di razionalizzazione di fronte ad una perdita. Ma quanto le è utile rimuginare?:
-Su cosa sia andato o meno?
-Su cosa fare ora ?
- se ci sono stati errori?

È tutto poco utile perché la stancano questi pensieri che credo abbiano una base ansiosa...

Non abbia fretta di capire. Lasci che le emozioni, anche le più dolorose, facciano il loro corso senza giudicarle....

sarà l'accettazione della disarmonia a condurla gradualmente a riprendere la serenità che merita.

Ora si prenda cura di lei..
Inizi ad ascoltarsi

Questo deve fare ora!

Saluti cari
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore,
ho letto e riletto le sue parole e ho cercato di farle mie.
come lei ben dice i pensieri stancano e spesso faccio fatica a farne a meno.
la lotta tra razionale e irrazionale è ancora accesa ma cerco di non giudicare ciò che provo ne a darci delle spiegazioni.

quando sono in armonia con le persone che amo sento che tutto doveva andare così e che la vita offre sempre nuove strade; quando invece è presente la solitudine mi sembra di aver sbagliato e vorrei tornare indietro.

prendo atto dei miei due lati e spero che questa consapevolezza sia un passo importante.

quando ne avrò bisogno ri-leggerò le sue parole e mi ricorderò di prendermi sempre cura di me e di ascoltarmi.

la ringrazio sinceramente
[#5]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Bene!
Sono lieto per lei e dei passetti che sta facendo
È già un buon inizio ;-)

Le auguro ogni bene!
Noi siamo qui

Un caro saluto