Non piacere alle ragazze e conseguente calo dell'umore

Come ho scritto nel titolo, il problema della mia vita è quello di non piacere alle ragazze, o meglio, non piacere alle ragazze a cui vorrei piacere. Ora, io sono consapevole di non essere bellissimo (per carità, non sono un mostro), ma mi reputo una persona interessante, con tanti interessi, sveglia, intelligente, ho insomma una buona stima di me stesso come persona. Ciò che odio di me è il fatto di essere escluso a priori da molte ragazze, belle, che cercano ovviamente ragazzi del loro livello estetico. Ci sono ragazze che mi fanno la corte, ma il fatto che siano bruttine non fa che farmi stare peggio, ricordandomi che non posso puntare più in alto. Io sto molto male per questa situazione, il mio umore è spesso a terra, sono in cura da uno psicoterapeuta (che è anche psichiatra) da un anno, ma senza successo, alterno periodi in cui non esco di casa e sto bene (periodi in cui elimino lo stimolo di frequentare locali con ragazze, e mi dedico alle mie passioni) e altri in cui in seguito all'ennesimo rifiuto sono molto triste e penso che vorrei morire, che la mia vita così non abbia un senso, che se potessi andarmene per sempre senza dare dispiacere ai miei lo farei subito, ci metterei la firma. In questi periodi (anche lunghi mesi) dormo male e ciò ha risvolti negativi su ogni aspetto della mia vita. Non penso di soffrire di dismorfofobia poiché riconosco che i miei difetti non sono enormi e non mi rendono un mostro, ma la loro somma mi rende un "non abbastanza" per ciò a cui ambisco. Io vorrei ricorrere alla chirurgia per tentare di diventare più bello, anche se è sempre un terno al lotto. So che può sembrare una situazione assurda, che c'è gente che ha problemi ben più gravi, ma io sto molto male. Volevo chiedervi che ne pensate della mia situazione e se sia il caso di chiedere psicofarmaci al mio psichiatra.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

"...Io sto molto male per questa situazione, il mio umore è spesso a terra, ..."
comprendiamo il Suo malessere anche se non riusciamo a valutare d'aderenza con la realtà del suo essere fisicamente.
In linea di massima si può dire che l'aspetto fsico serve sicuramente al primo aggancio visivo, ma che poi è il resto che porta avebti la relazione: interessi comuni, simpatia reciproca...

Tuttavia Lei è già
"... in cura da uno psicoterapeuta (che è anche psichiatra) da un anno, ma senza successo, ...".
A questo punto, oltre che scrivere a noi, che non la conosciamo, Lei potrebbe fare delle valutazioni sull'efficacia della psicoterapia in corso, anche assieme al Suo psicoterapeuta (é riconosciuto come tale dall'Ordine dei medici?).

Riguardo ai farmaci, il referente è proprio il Suo psichiatra.

Forse La può aiutare leggere questi, tra i molti consulti sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/549692-essere-rifiutato-dalle-donne.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/508021-mi-sento-vuoto-senza-una-ragazza.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/413717-sconforto-tristezza.html

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
I farmaci, se pur utilissimi per molte situazioni, non mi sembrano indicati nel suo caso, ma sarà chi ha il piacere di occupasrsi di lei a stabilirlo.

Sembra trattarsi di una problematica legata alla sua autostima.
Alla mancanza di conferme da parte dell'altro sesso..
Al suo modo di relazionarsi, è di percepirsi.
Come è stato amato da ragazzino?
A sufficienza?
Ha mai avuto una ragazza?
Si è mai Innamorato?
È stato respinto?

La bellezza non è tutto, anzi, spesso non serve affatto.

Oggi, soprattutto, le ragazze si sono stancate dei maschi depilati, abbronzati, e fatui...ma vogliono di più.
Un partner pensante.

Non ho capito se la seguono anche dal punto di vista psichico e non sono farmacologico.

Le allego una lettura che potrebbe aiutarla davvero.
Coraggio!

https://www.valeriarandone.it/articoli/dalluomo-che-non-deve-chiedere-mai-al-metro-sexual-fino-ad-arrivare-al-sapio-sexual/

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Grazie delle risposte.

Per rispondere alla Dottoressa Brunialti: è proprio questo il motivo della mia frustrazione, l'essere rifiutato a priori dalle ragazze, il primo step, l'aggancio visivo. Le ragazze (molte) evitano accuratamente il mio sguardo, eliminando ogni possibilità di interazione successiva, e io reputo essere il mio aspetto fisico la causa principale, in particolare gli occhi, molto infossati e all'ingiù con occhiaie scure, che rendono il mio sguardo difficile da sostenere (credo). Se avviene l'interazione, noto sempre una certa riluttanza a guardarmi in viso, cosa che non avviene con altri ragazzi che reputo appunto più belli di me.

Per la Dottoressa Randone:

In età infantile mi è stato detto esplicitamente di essere brutto da mie coetanee, e a ciò sono seguiti diversi rifiuti alle scuole medie. Al liceo ho avuto una rinascita grazie a un percorso di psicoterapia, ho avuto le prime storie (3 in 5 anni) con ragazze carine e molto ambite, storie che ho sempre vissuto malissimo per via della mia palese inferiorità estetica, e della abnorme quantità di corteggiatori che andavano appresso alle ragazze in questione. L'inferiorità di cui parlavo è sempre stata confermata dalle amiche delle ragazze in questione, che mi davano del brutto alle spalle. Da piccolo, in tutte le fasce d'età sono stato sempre bullizzato (in maniera lieve, per carità), e tra le offese più gettonate vi era appunto l'aspetto fisico, in particolare il naso e gli occhi. Insomma, raramente mi son sentito accettato dai miei coetanei. Ultimamente ho tentato moltissimi approcci con conoscenti e sconosciute, sempre finiti male. Mi sono innamorato una volta, ma purtroppo non fu amore ricambiato, e questo rifiuto, a distanza di 8 anni, mi pesa ancora come un macigno, poiché reputo la persona in questione il meglio a cui potrei ambire, sia a livello fisico, caratteriale, relazionale (sono stato molto amico con la ragazza in questione). Purtroppo mi rendo sempre più conto che a me viene negata ogni possibilità, vengo ignorato a prescindere, oppure le ragazze rifiutano cortesemente ogni invito. E non vedo altre cause che il mio aspetto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Quando guarda le ragazze, sorride o resta tendenzialmente serio?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Rimango tendenzialmente serio. Ho difficoltà nei cosiddetti sorrisi sociali, quelli che si fanno normalmente quando incontriamo una persona, nel senso che non mi è mai venuto naturale farli. Dice che può influire?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Certo che può influire. Se si sente in imbarazzo nelle situazioni sociali, gli altri lo notano subito. E sarebbe troppo poco consigliarle "sorrida di più" o "si alleni a sorridere". Occorre probabilmente un piano di cambiamento articolato, che le permetta di rompere le rigidità che prova nei rapporti sociali, dovute presumibilmente al cattivo rapporto che ha con la sua stessa immagine e alle esperienze passate.

Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta che adotti un approccio pratico e orientato direttamente al cambiamento, come lo strategico o il comportamentale.
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Utente
Utente
No, provo imbarazzo solo in grandi gruppi con più di 4-5 persone, altrimenti sono a mio agio, a meno che non ci siano appunto ragazze da cui sono attratto e altri maschi in competizione. Effettivamente la psicoterapia non mi sta portando a niente, ma lo psicoterapeuta non ha mai fatto riferimento a miei comportamenti disfunzionali, dice semplicemente che non appaio molto estroverso a primo impatto. Certo lui dovrebbe avere l'onestà intellettuale di riconoscere i progressi pressoché nulli e indirizzarmi verso un trattamento specifico, perché ora come ora le sedute mi sembrano identiche a quelle di consulenza che si fanno all'inizio.