Mindfucking
Buon giorno.
Questa domanda in linea di principio dovrebbe essere fatta in modo incrociato ad avvocato e psicologo perché prevede la collaborazione fra i due esperti. E in effetti si tratta di più di una domanda. Diciamo che è una domanda legale, ma che richiede di avere basi psicologiche ben fondate e rigorose, perciò la posto qui.
Comunque sia, chiedo: è possibile provare che qualcuno ha praticato mindfucking (quello di cui parlano i libri di Stefano Re) su di me senza consenso?
Racconto la vicenda: durante una conversazione fra me e un altro uno degli interlocutori comincia a parlare della divisione fra maschi Alpha e maschi beta, di come sia naturale questa divisione, anche nell'uomo, di come il beta deve ottenere la libertà diventando schiavo, che è felice se rinuncia a certe cose, etc. etc. insomma, tutte quelle cose che sono tipiche del mindfucking nel BDSM. Si dice allo schiavo che è libero per il fatto di essere schiavo e così lui non si ribella.
Ora, dopo aver subito questo Mindfucking ho cominciato a farmi le paturnie per colpa di quello che il mindfucker ha detto: con ciò rientriamo nella violenza psicologica e nella lesione personale.
Per quanto riguarda il fornire una prova di questi fatti, in mancanza di discorso scritto, come si può provare? Sarebbe più semplice fornire una prova se si dimostrasse di aver compiuto pratiche BDSM dopo aver subito il mindfucking e come sua conseguenza? E in tal caso oltre alle lesioni personali e alla violenza psicologica potrebbe essere aggiunta la violenza sessuale? Ed eventualmente se la pratica BDSM viene compiuta con qualcuno di diverso dal mindfucker, ma a causa del suo mindfucking, la prova ha ugualmente significato?
Questa domanda in linea di principio dovrebbe essere fatta in modo incrociato ad avvocato e psicologo perché prevede la collaborazione fra i due esperti. E in effetti si tratta di più di una domanda. Diciamo che è una domanda legale, ma che richiede di avere basi psicologiche ben fondate e rigorose, perciò la posto qui.
Comunque sia, chiedo: è possibile provare che qualcuno ha praticato mindfucking (quello di cui parlano i libri di Stefano Re) su di me senza consenso?
Racconto la vicenda: durante una conversazione fra me e un altro uno degli interlocutori comincia a parlare della divisione fra maschi Alpha e maschi beta, di come sia naturale questa divisione, anche nell'uomo, di come il beta deve ottenere la libertà diventando schiavo, che è felice se rinuncia a certe cose, etc. etc. insomma, tutte quelle cose che sono tipiche del mindfucking nel BDSM. Si dice allo schiavo che è libero per il fatto di essere schiavo e così lui non si ribella.
Ora, dopo aver subito questo Mindfucking ho cominciato a farmi le paturnie per colpa di quello che il mindfucker ha detto: con ciò rientriamo nella violenza psicologica e nella lesione personale.
Per quanto riguarda il fornire una prova di questi fatti, in mancanza di discorso scritto, come si può provare? Sarebbe più semplice fornire una prova se si dimostrasse di aver compiuto pratiche BDSM dopo aver subito il mindfucking e come sua conseguenza? E in tal caso oltre alle lesioni personali e alla violenza psicologica potrebbe essere aggiunta la violenza sessuale? Ed eventualmente se la pratica BDSM viene compiuta con qualcuno di diverso dal mindfucker, ma a causa del suo mindfucking, la prova ha ugualmente significato?
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Gentile utente,
sa quante volte si odono anche chiacchiere da bar su quanto Lei riferisce e non ci si fa "paturnie per colpa di quello che il mindfucker ha detto."
Non appare perpetrata nessuna violenza psicologica in quanto Lei riferisce,
dipende infatti dalla permeabilità e caratteristiche psicologiche della persona che ascolta certi centenuti
farsene penetrare e incorrere in ideazioni ossessive.
Cordiali saluti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Anche il suo è mindfucking. "Non sono gli altri che ti fanno sentire inferiore, sei tu che lo sei".
Ok, sono psicologicamente debole e mi faccio le paturnie perché sono psicologicamente debole. Ecco, questo dovrebbe essere un motivo valido per ricevere delle tutele. O no? Ad esempio, che mi si risarcisca quando mi si fanno questi discorsi di stampo eugenetico e nazista ed io per 5 anni resto disoccupato a farmi le paturnie sul fatto che dovrei diventare lo schiavo sessuale di qualcuno. O no?
Non lo so: la soluzione è suicidarsi per spostare l'attenzione della società su un problema urgente come questo? Peccato che se mi suicido il problema non lo risolvo. Ma magari volete la morte ideologica al fine di rendere evidente il problema. Eh? Risolverlo per gli altri!
Ok, sono psicologicamente debole e mi faccio le paturnie perché sono psicologicamente debole. Ecco, questo dovrebbe essere un motivo valido per ricevere delle tutele. O no? Ad esempio, che mi si risarcisca quando mi si fanno questi discorsi di stampo eugenetico e nazista ed io per 5 anni resto disoccupato a farmi le paturnie sul fatto che dovrei diventare lo schiavo sessuale di qualcuno. O no?
Non lo so: la soluzione è suicidarsi per spostare l'attenzione della società su un problema urgente come questo? Peccato che se mi suicido il problema non lo risolvo. Ma magari volete la morte ideologica al fine di rendere evidente il problema. Eh? Risolverlo per gli altri!
[#3]
Utente
E' comprensibile l'interesse che lei ha nel far passare tutto questo per una non violenza. Si vuol dare la priorità al "disturbo" in modo tale che le dinamiche di potere interpersonali restino immutate: si vuol mantenere lo status quo. Si pensa: "beh, magari se lui, che subisce il potere altrui, impara ad accettare di subire questo potere, non soffre più, non si lamenta e lo status quo viene mantenuto senza vittime".
Purtroppo in questa circostanza è inutile cercare di salvare la dinamica di potere. L'unica soluzione è riconoscere il problema e risolverlo. Ed il problema è, in questo caso: che ho subito violenza. La soluzione è individuare insieme, psicologo e cliente, quali sono le tracce che questa violenza subita ha lasciato.
Una volta trovate queste tracce, l'unica cura, per me, sarà il risarcimento giudiziario. Tutto qui. Non c'è altra soluzione.
Purtroppo in questa circostanza è inutile cercare di salvare la dinamica di potere. L'unica soluzione è riconoscere il problema e risolverlo. Ed il problema è, in questo caso: che ho subito violenza. La soluzione è individuare insieme, psicologo e cliente, quali sono le tracce che questa violenza subita ha lasciato.
Una volta trovate queste tracce, l'unica cura, per me, sarà il risarcimento giudiziario. Tutto qui. Non c'è altra soluzione.
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Da un punto di vista legale dovrebbe trovare, appunto, un legale che la segua nella sua richiesta. Ma pur non essendo la legge il mio campo, dubito che le sarà facile trovarne. La sua argomentazione sembra troppo debole.
Da psicologo posso invece dirle che non troverà alcun collega disposto a imbarcarsi in una causa che sembra persa in partenza.
Se per ogni stupidaggine che gli altri ci dicono dovessimo far loro causa, faremmo prima a estinguere la specie umana che a estinguere i processi.
Da psicologo posso invece dirle che non troverà alcun collega disposto a imbarcarsi in una causa che sembra persa in partenza.
Se per ogni stupidaggine che gli altri ci dicono dovessimo far loro causa, faremmo prima a estinguere la specie umana che a estinguere i processi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Eh, già... Ed è per questo che le cose finiranno male. E non per quelli della mia risma, sia chiaro.
Dovremmo far causa a chi ci riduce in uno stato di schiavitù con le parole. Cioè, in realtà la soluzione adeguata sarebbe massacrarlo di botte: purtroppo la legge non lo permette. La legge è ingiusta.
Ma poi il nazismo è esattamente ridurre in schiavitù con le parole.
E non si atteggi a "superiore" con il suo distacco, dottor Santonocito, che non lo è. Tutt'altro.
Dovremmo far causa a chi ci riduce in uno stato di schiavitù con le parole. Cioè, in realtà la soluzione adeguata sarebbe massacrarlo di botte: purtroppo la legge non lo permette. La legge è ingiusta.
Ma poi il nazismo è esattamente ridurre in schiavitù con le parole.
E non si atteggi a "superiore" con il suo distacco, dottor Santonocito, che non lo è. Tutt'altro.
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Lei è adulta e consapevole, le pratiche sessuali improntate a dominanza e sottomissione sono state volute da lei, quindi è difficile dimostrare quello che lei desidera.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Utente
Le parole sono importanti...
Non basta che siano fortemente volute invece, ci vuole anche la BUONA volontà! Certo che le volevo fortemente: credevo che per essere felice fosse necessario diventare schiavo. E' ovvio che quella credenza era falsa, ma era altrettanto ovvio che la mia credenza era determinata da manipolazioni altrui!
Peraltro credevo anche che fosse l'unico modo, per me, di avere rapporti sessuali, perché ero stato convinto, attraverso manipolazioni, di non possedere gli standard genetici per poter avere rapporti sessuali: il mindfucker mi ha raggirato per farmi credere di essere un maschio beta.
E' stata una violenza e basta. Su questo non c'è da discutere. Quello che chiedo a voi è come trovarne le tracce. Il dottor Santonocito fa capire che non si può. La dottoressa Brunialti pure, col suo silenzio.
Lei, dottoressa Randone, che dice?
Certo, sarebbe tutto più facile se non ci fossero la legge italiana e le armi da fuoco a farla rispettare. Se vivessimo senza tecnologie avrei maciullato il cranio del mindfucker e delle sue amichette mistress a mani nude, poi avrei preso la moglie e la casa del mindfucker, vendendo le case delle amichette. Purtroppo c'è la legge.
Non basta che siano fortemente volute invece, ci vuole anche la BUONA volontà! Certo che le volevo fortemente: credevo che per essere felice fosse necessario diventare schiavo. E' ovvio che quella credenza era falsa, ma era altrettanto ovvio che la mia credenza era determinata da manipolazioni altrui!
Peraltro credevo anche che fosse l'unico modo, per me, di avere rapporti sessuali, perché ero stato convinto, attraverso manipolazioni, di non possedere gli standard genetici per poter avere rapporti sessuali: il mindfucker mi ha raggirato per farmi credere di essere un maschio beta.
E' stata una violenza e basta. Su questo non c'è da discutere. Quello che chiedo a voi è come trovarne le tracce. Il dottor Santonocito fa capire che non si può. La dottoressa Brunialti pure, col suo silenzio.
Lei, dottoressa Randone, che dice?
Certo, sarebbe tutto più facile se non ci fossero la legge italiana e le armi da fuoco a farla rispettare. Se vivessimo senza tecnologie avrei maciullato il cranio del mindfucker e delle sue amichette mistress a mani nude, poi avrei preso la moglie e la casa del mindfucker, vendendo le case delle amichette. Purtroppo c'è la legge.
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"Peraltro credevo anche che fosse l'unico modo, per me, di avere rapporti sessuali, perché ero stato convinto, attraverso manipolazioni, di non possedere gli standard genetici per poter avere rapporti sessuali: il mindfucker mi ha raggirato per farmi credere di essere un maschio beta. "
Le ripeto, lei è adulto, capace di intendere e di volere e consenziente, nessun legale opterà per la violenza o per il raggiro.
Ma noi siamo clinici, forse sarebbe più utile analizzare - ma non online, ma con un nostro collega de visu - le sue problematiche con la sessualità/affettività.
Sempre se lei ne abbia voglia.
Le allego una lettura sull'argomento, come potrà leggere non si tratta di mode o di pratiche agite a cuor leggero.
https://www.valeriarandone.it/articoli/il-sadomasochismo-e-le-sue-regole/
Le ripeto, lei è adulto, capace di intendere e di volere e consenziente, nessun legale opterà per la violenza o per il raggiro.
Ma noi siamo clinici, forse sarebbe più utile analizzare - ma non online, ma con un nostro collega de visu - le sue problematiche con la sessualità/affettività.
Sempre se lei ne abbia voglia.
Le allego una lettura sull'argomento, come potrà leggere non si tratta di mode o di pratiche agite a cuor leggero.
https://www.valeriarandone.it/articoli/il-sadomasochismo-e-le-sue-regole/
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 4.5k visite dal 22/02/2017.
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